Vincenzo Martines sul Pisus negato a Udine : una vicenda piuttosto strana (Tondo & Ioan)

Share Button

Senza voler ripetere quanto già efficacemente denunciato dal Sindaco Furio Honsell, i risultati e le modalità di comunicazione della graduatoria relativa ai progetti presentati nell’ambito del Programma comunitario PISUS (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) delineano i contorni di una volgare operazione pre elettorale volta ad influenzare il voto alle elezioni amministrative per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Udine.

Udine 01 www.dovatu.it Romano Bragutti

Lascio a voi giudicare:

  • dopo oltre un anno di continui, ingiustificabili, rinvii dell’approvazione della graduatoria dei progetti presentati da numerose amministrazioni locali della nostra regione, “casualmente” la graduatoria vede la luce proprio una settimana prima del voto per le elezioni regionali ed amministrative;
  • come ormai consuetudine in questi cinque anni di legislatura, la città di Udine è esclusa (almeno per il momento) dal finanziamento dei progetti di riqualificazione urbana e la decisione viene resa pubblica nello stesso giorno in cui sulla stampa locale campeggia a lettere cubitali la notizia di un surreale accordo tra il Presidente uscente Renzo Tondo ed il candidato sindaco del centro destra Adriano Ioan per lo sviluppo futuro di Udine;
  • tale accordo si baserebbe sul recupero di aree dismesse e di edifici inutilizzati (Caserma Osoppo, ex Macello ed ex Frigorifero, Teatro Odeon, ecc.) e sul sostegno alle iniziative turistico-culturali della città al fine di farle recuperare la sua funzione emporiale: esattamente lo stesso obiettivo del progetto presentato dal Comune di Udine, a valere sul Programma PISUS, che oggi non viene finanziato come non sono stati finanziati i molti progetti di recupero e ristrutturazione di aree dismesse proposti dal Comune per i quali la Regione non solo ha negato nuovi finanziamenti al Comune “eretico” di Udine, ma addirittura è giunta a ridimensionare e tagliare fondi che erano già stati concessi e posti a bilancio dalla precedente amministrazione regionale violando quel principio di continuità amministrativa che rappresenta una irrinunciabile salvaguardia di buona amministrazione e di imparzialità dell’azione di ogni Pubblica Amministrazione;
  • il messaggio indirizzato ai cittadini udinesi, che trapela dalla consequenzialità dei due punti che precedono, è fin troppo ovvio e volto ad influenzare l’andamento elettorale: se volete che la vostra città abbia i finanziamenti che finora non ha avuto (e anche molti di più se quanto promesso con il succitato surreale accordo fosse anche solo parzialmente vero) dovete votare Tondo in Regione e Ioan in Comune; e poco importa che il patto pomposamente siglato dai due candidati di centro destra sia manifestamente insostenibile sotto il profilo finanziario (specie nell’attuale contingenza di crisi economica).

La scorrettezza istituzionale e la strumentalità delle azioni poste in essere dal centro destra vanno ben oltre le ragioni dell’attuale competizione elettorale e denunciano la visione “proprietaria” delle istituzioni pubbliche propria di questa parte politica: esse, le istituzioni, non sono un bene comune ad appannaggio di tutti i cittadini, garanzia indispensabile per governare in modo trasparente ed imparziale la vita sociale della comunità che le esprime, ma un centro di potere da conquistare con ogni mezzo per piegare al volere ed agli interessi di una sola parte l’azione amministrativa e di governo della pubblica amministrazione.

Vincenzo Martines

Redazione

Commenti

Nome *

Sito web

Ultime news