Ad intervenire è il presidente di Autonomia Responsabile in Consiglio Regionale FVG e referente regionale di Italia Unica, Renzo Tondo.
“La Serracchiani e la sinistra – commenta Tondo – facciano ora i conti, non con quanto ha indicato l’economista Vico, ma con il proprio ego e la decisione scellerata di aver interrotto un percorso avviato dalla mia precedente amministrazione con il governatore della Lombardia Formigoni per far diventare il nord es la locomotiva del Paese”.
“Le nostre imprese chiedo nuovi canali di sviluppo, compito della politica è crearli. La Serracchiani non risponda a me, ma ai nostri imprenditori lasciati al palo solo per ragioni elettorali”.
Ad intervenire sullo “scippo” da parte dello Stato della gestione e organizzazione della Protezione Civile FVG è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Luca Ciriani già responsabile della Protezione Civile nella Giunta Tondo.
“La nostra Protezione Civile – ricorda Ciriani – sino ad oggi è stata direttamente gestita dai volontari che rispondevano ai Sindaci sotto la direzione della Regione. Unico caso in Italia non per grazia ricevuta, ma nata a seguito di una eccellente gestione del terremoto in Friuli. La Protezione Civile FVG è ancora presa a modello nazionale per l’ottima organizzazione ed i risultati che ha prodotto allora e che continua a garantire in tutta Italia”.
“Il nostro modello vincente di Protezione Civile, esempio concreto di come si può applicare il principio di sussidiarietà, viene spazzato via da un articolo della riforma Boschi che la inserisce tra le materia di competenza dello Stato e che quindi risponderà alle Prefetture”.
“L’assessore spara ormai cartucce a salve e siamo arrivati a dover lottare per una clausola di salvaguardia quando, invece, il nostro modello di Protezione Civile si sarebbe potuto esportare in tutto il Paese”.