La starlet televisiva Tommaso Cerno prende le difese dell’indifendibile Stefano Mazzolini dichiarato ineleggibile dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia: “Tre volte ha preso migliaia di voti e tre volte non è stato eletto, questa volta per una legge che il consiglio di Stato considera sbagliata e che invece la maggioranza regionale considera piú importante del voto popolare. Non c’è da stupirsi, basta vedere il governo che sostengono. Il popolo indica una strada e se ne segue un’altra, tra l’altro appoggiando Berlusconi padre spirituale del conflitto di interessi, poi si sfogano su Mazzolini per lavarsi la coscienza”.
Così leggiamo sul sito del Messaggero Veneto (che è un quotidiano di Udine, in Friuli, ma si chiama Veneto, boh?).
Piano con le sparate: “per tre volte migliaia di voti”. Ma dove?
Per un soffio, alle ultime regionali, per le quali è stato dichiarato ‘ineleggibile’ prima dalla Giunta delle Elezioni e poi dal Consiglio regionale (mò aspettano le sue controdeduzioni per dichiararlo decaduto, slavo inciuci dell’ultima ora), è divenuto il terzo consigliere della Lega Nord (su tre), con 928 preferenze.
L’anno passato, per la carica di Sindaco di Tarvisio (Ud), ha preso 595 voti ed è stato riconfermato sindaco Carlantoni.
Alle regionali 2008, ha ottenuto la sua migliore performance, con 1.019 voti (6° su 8 candidati della Lega), comunque con un nulla di fatto, rimanendo quindi a far panini a Camporosso.
Comprendiamo che Cerno abbia fatto il Liceo Classico ma confondere centinaia per migliaia… Oppure non si è documentato (come ha fatto una mesata fa con il Barolo o tempo fa con Promotur e Pramollo, tutta una confusione…). Oppure… gli vuole bene e vuole comunque difenderlo: deontologicamente irregolare ma apprezziamo molto i buoni sentimenti.
Qui si respira demagogia sovietica: “ Il popolo indica una strada e se ne segue un’altra”. Pur essendo il bel Friuli una piccola e bella regione, dire che il popolo è composto da 928 persone, è iperbolicamente riduttivo. Cos’è, il Soviet Supremo in salsa leghista? O il signor Cerno (dottore, con una storia un po’ contorta) può interpretare cosa voglia il popolo? O è una boutade pubblicitaria in favore di Mazzolini? Ma quanto bene si vogliono! Apprezziamo.
“La maggioranza regionale”: ma non funzionava così? Chi piglia più voti… o Cerno mette in dubbio la democrazia, il parlamentarismo… quasi, quasi ha ragione: sa qualcosa che non sappiamo o che non può dire?
Poi la frecciata ovvia a “Berlusconi” e il paludoso argomento del “conflitto d’interessi”. Silvio è in conflitto e Stefano (che paragone…) no, dice Cerno.
Tutti e due, invece. Uno ha mezza Italia, l’altro il suo ‘campicello’…
Ora, diamo per scontato che Cerno non abbia la minima idea di cosa sia l’elefante Promotur e di quanti interessi e skipass ruotino attorno a questa società/agenzia. Sa magari chi la ‘governa’, i suoi ‘bilanci’ ma, come dimostrato più volte, certi giornalisti dovrebbero mettere gli sci ed andare a vedere di persona, evitare a priori l’argomento in caso non sappiano proprio sciare, come il direttore del Messaggero Veneto Omar Twitter Monestier, ad esempio, che non ha mai minimamente accennato alla vergognosa vicenda (oggetto di interrogazioni) sui chilometri gonfiati delle piste da sci friulane.
Ma, nel dubbio, Cerno avrebbe potuto leggersi quell’interrogazione di Mauro Travanut : “Pare che Stefano Mazzolini non perda occasione per mostrare un uso improprio nell’utilizzo della società, tanto che troppo spesso svolge un’attività più funzionale ad interessi di parte che allo sviluppo del sistema economico della montagna …, giungono continue segnalazioni in merito al fatto che ci sarebbero in circolazione un numero considerevole di biglietti gratuiti di accesso agli impianti di risalita gestiti da Promotur”. Questa interrogazione è di Gennaio 2013.
Pare l’evoluzione di quella di due anni prima sempre di Travanut: “ il Presidente di Promotur avrebbe nella sua disponibilità, sulla base di una delibera del C.d.A. che gli consente tale facoltà, un numero consistente di Ski-pass giornalieri che puntualmente consegna a Sua discrezione… quali siano stati i criteri adottati per la distribuzione dei gadget a disposizione in occasione della Gara di Coppa del Mondo e se corrisponde al vero che sono stati consegnati a persone estranee alle finalità cui sono destinati… e se non sia invece il caso di preoccuparsi per degli atteggiamenti che, ancora una volta si qualificano come delle evidenti e sin troppo palesi violazioni delle deleghe istituzionali ricevute, mettendo a rischio le finalità e gli obiettivi del proprio mandato”. Ed è la punta dell’ceberg…
Ma, visto che l’argomento è finito nel dimenticatoio, sempre in tema di conflitto d’interessi, riproponiamo a Cerno lo ‘Snowpark di Tarvisio’ (che Dovatu chiamò ‘Moneypark di Mazzolini‘, tre giorni prima dell’uscita in prima pagina sul Messaggero Veneto): un sacco di soldi pubblici per creare un’area di grande afflusso proprio davanti al ristorante di Mazzolini.
Queste foto rendono il conflitto d’interessi?
L’unico parcheggio, l’unico accesso, oltre alla strada statale (e metri di neve) è il parcheggio riservato del ristorante di Mazzolini. Cerno, ci sei mai stato?
Monestier e il Messaggero Veneto: quanti soldi pubblici han preso, tramite Manzoni, per pubblicizzare quotidianamente, l’inverno passato, Promotur e il suo presenzialista presidente, tra i corregionali? E’ come se l’Egitto si pubblicizzasse in Egitto!
A parte le pagine ‘Effetto Neve’, difficile capirne l’impronta, se redazionale o publi-redazionale, difficile condividerne i contenuti.
Ma i comunicati stampa, profusi da Mazzolini tramite l’ufficio stampa (che non sa sciare!), quanta redemption automatica ed indiscussa hanno avuto?
Numeri sparati e immediatamente pubblicati, con risultati fiabeschi di decine di migliaia di sciatori, mentre a centinaia si lamentavano che metà delle piste e degli impianti delle stazioni sciistiche erano chiusi?
La pillola dorata delle piste più sicure dell’arco alpino!
Ma, fare due verifiche, non so, sui termini di paragone? Son solo da noi le Alpi? E’ solo la Polizia che fa sicurezza? E il coefficiente di sinistrosità congeniato a Tavagnacco? Lo 0,15%, dicono, tanto nessuno controlla…
Sarà come il famoso coefficiente a Zig-zag che dopa del 40% il chilometraggio totale delle piste?
E le palle di Promotur sui prezzi degl skipass? In cui viene diffusa la tabellina che paragona le due piste del Canin al Carosello del Dolomiti Superski?
E il premiatissimo sito web di Promotur? Al Premio Web Italia 2012, pagando 120€, www.promotur.org è arrivato 21° ! e Promotur è scritto anche sbagliato: Promotour. E daje elogi, evviva Mazzolini! (che ha vinto un lumachino di mare insieme alla chiocciola della email).
Ma l’apoteosi, quest’anno, è stata l’inaugurazione della seggiovia Prasnig: nel 2013, spendendo quasi 4 milioni di euro, hanno fatto un collegamento… a piedi! E MV a pubblicare pari-pari il comunicato… e reclame pre-elettorale. Invece, leggiti qua cos’è.
Chi è ipocrita?
6 commenti
Gianmarco Clemente says:
Lug 21, 2013
Hahahaha fantastico articolo. Davvero complimenti 😉 ogni tanto ci vuole qualcuno che dica le cose come stanno… Lo so… Ci dobbiamo ancora sentire ma purtroppo ho molti impegni che non mi permettono questo incontro. Chissà… Magari un giorno…
bruno says:
Lug 28, 2013
Evidentemente certe lobby hanno un potere mediatico incredibile. Sappiamo a quale lobby mi riferisco
andrewdine says:
Lug 30, 2013
vogliamo poi vedere quanti di questi km (veri o fasulli) sono effettivamente innevati durante TUTTA la stagione? Regione inadatta al turismo sciistico.
Enrico Pascolo says:
Ago 10, 2013
Se Tommaso Botto imparasse a scrivere, o forse meglio, a trasferire concetti (posto che ne abbia) al prossimo farebbe un indubbio servizio per la collettività.
Così invece si limita ad insinuare pulci nell’orecchio.
Tommaso Botto says:
Mag 30, 2015
Enrico Pascolo, lei non vedrà più pubblicati i suoi commenti. Questo è il concetto.
gianni says:
Ott 28, 2016
Porco d vuoi nascondere il numero di targa del pikup