Telenovela Terza corsia A4: l’impegno del governo Letta

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Attraverso una specifico emendamento al “Decreto del Fare”, il Governo di fatto per la prima volta considera che la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4 nel tratto Quarto D’Altino-Villesse è una priorità nazionale.
Al punto che lo stesso Governo è disposto a rendere disponibili importanti finanziamenti.

Bivio A23-A4
Lo ha confermato ieri a Udine la presidente della Regione, Debora Serracchiani, incontrando i giornalisti assieme al presidente di Autovie Venete Emilio Terpin, ed esprimendo la propria soddisfazione per una decisione che è il frutto dell’assiduo lavoro di questi mesi, volto appunto a “un riconoscimento di strategicità che porti anche ad una disponibilità economica da parte del Governo”.

Di fatto, come spiega la stessa presidente, al Decreto del Fare è stato aggiunto un comma che individua cinque opere, tra cui la Terza Corsia dell’A4, da realizzare con finanziamenti derivati da un Fondo speciale “rinunce” in cui confluiscono risorse residue provenienti da opere non più cantierabili.

“Credo che sia davvero un successo straordinario della nostra Regione, un riconoscimento importante – ha detto Serracchiani – di un lavoro fatto assieme ad Autovie Venete, che mi fa essere fiduciosa sulla possibilità di ottenere la necessaria disponibilità economica al completamento dell’opera, nell’interesse del Friuli Venezia Giulia e del Paese, oltre che in una logica di sicurezza stradale”.

Dal punto di vista tecnico, una volta che il Decreto del Fare sarà definitivamente convertito in legge il Ministro per le Infrastrutture, nell’arco di circa tre mesi, provvederà all’assegnazione dei primi contributi alle cinque opere indicate come prioritarie.

Parallelamente la presidente ha espresso l’auspicio che sia sbloccato nei prossimi giorni un “Prestito ponte” di 150 milioni di Euro da parte della Cassa Depositi e Prestiti. In proposito il presidente di Autovie Venete Terpin, esprimendo “ammirazione” per quanto la presidente Serracchiani è riuscita a ottenere dal Governo nazionale, ha precisato che il Prestito Ponte era già previsto da un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti tre anni fa, poi rinnovato lo scorso autunno.
Il rallentamento nell’erogazione è stato determinato dalla necessità che il Ministero delle Infrastrutture rilasci alla Cassa stessa specifiche garanzie, oggetto di continui approfondimenti. A questo punto “do per scontato – ha affermato Terpin – che Cassa Depositi e Prestiti e Ministero stanno lavorando per perfezionare il tutto, e sono certo che a breve l’esito sarà favorevole”.

Alla luce di queste importanti novità, che di fatto consentono ora “una raccolta multipla di risorse da Governo, Fondo Rinunce, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea degli Investimenti, istituti bancari”, sarà fatto un aggiornamento del Piano economico e finanziario per la terza corsia, che risale al 2009, per poter arrivare al definitivo completamento dell’opera”.

 

“Non possiamo che esprimere, assieme a Tondo, positività alla notizia.
L’accoglimento da parte del Governo di larghe intese dimostra ulteriormente che la terza corsia dell’A4 è ritenuta un’opera strategica, come da noi sempre sostenuto, e non un intervento faraonico come affermato, invece, da alcuni esponenti del centrosinistra.
Il pressing di tutti i parlamentari del FVG, cosa che purtroppo non c’è stata negli anni passati, e l’attenzione del ministro Lupi hanno fatto si che venisse ulteriormente riconosciuta la dimensione strategica per il Paese di questo intervento”.

Ad intervenire in merito alla terza corsia dell’A4 è il presidente del Gruppo Pdl in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Colautti.

“Con il pragmatismo che ci contraddistingue – prosegue Colautti – rimaniamo in attesa di vedere i fatti, attualmente siamo in una condizione sospensiva dato che solo e se le altre opere comprese nel Decreto del Fare non riusciranno a spendere le risorse loro assegnate, allora eventuali residui saranno spartiti, con criteri ancora tutti da stabilire, tra altri interventi strategici tra cui la terza corsia.

“L’augurio – conclude Colautti – è che non succeda quello che abbiamo già vissuto con gli accordi relativi all’edilizia sanitaria e carceraria, dove lo Stato pur avendoci inseriti nelle priorità strategiche non ha poi fatto seguire i fatti e soprattutto i finanziamenti”.

Redazione

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