TAR boccia OGM: batosta per multinazionali sementiere

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Oggi sia il Tar del Lazio che il Tar del Friuli Venezia Giulia hanno definito le questioni relative agli Ogm, bocciando il ricorso contro stop semine Ogm. Soddisfazione Movimento 5 Stelle, Frattolin: «Grande vittoria del MoVimento e una bruciante sconfitta per chi, come Fidenato, ha utilizzato anche l’arma delle intimidazioni per contrastare la nostra battaglia di civiltà»

mais ogm
In particolare, con sentenza n. 178/2014 il Tar del Friuli Venezia Giulia ha rigettato il ricorso proposto da Giorgio Fidenato, in qualità di titolare dell’azienda agricola “In Trois”, avverso l’ordine imposto dalla direzione delle Attività produttive della Regione/Servizio del Corpo forestale regionale del 31 ottobre 2013 e del 20 novembre 2013 che dettava disposizioni in materia di raccolta e movimentazione del mais geneticamente modificato.

Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto legittimi i provvedimenti emanati dalla Regione che, in conformità alla normativa comunitaria, hanno previsto accorgimenti tecnici nella fase di raccolta idonei ad evitare la commistione di prodotti Ogm e prodotti naturali.

Sempre oggi il Tar del Lazio, con sentenza n. 4410/2014, ha respinto il ricorso di Fidenato e di Dalla Libera contro il decreto ministeriale del 12 luglio 2013 che vietava per 18 mesi la coltivazione di varietà mais geneticamente modificato MON 810 ritenendo il provvedimento ministeriale perfettamente legittimo.

«Siamo molto soddisfatti per la sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech Mon810 modificato geneticamente. Ora il governo Renzi, con la velocità che ostenta in ogni occasione, dia subito indicazioni chiare alle prefetture e agli enti locali su come agire con i trasgressori, ricordandosi che il decreto scadrà comunque nel gennaio 2015». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin commenta così, a caldo, la sentenza del Tar del Lazio».

«Siamo in presenza di una decisione molto importante perché finalmente si riconoscono le conseguenze negative per l’ambiente dovute alla diffusione deliberata di ogm – spiega Frattolin -. È una grande vittoria del MoVimento 5 Stelle che su questo tema ha agito con forza a tutti i livelli. Ed è una bruciante sconfitta per chi, come Fidenato, ha utilizzato anche l’arma delle intimidazioni per contrastare la nostra battaglia di civiltà. Siamo contenti – sottolinea la portavoce M5S – che almeno la giustizia italiana non si sia piegata alle multinazionali sementiere».

«La sentenza del Tar del Lazio non fa che confermare la legittimità delle nostre proposte in Consiglio – aggiunge il consigliere regionale Cristian Sergo -. Ora lo possiamo dire senza paura di essere smentiti: la nostra costante pressione per mantenere il Friuli Venezia Giulia una regione “ogm free” è stata efficace».

Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia ed assessore alle Risorse agricole Sergio Bolzonello ha espresso soddisfazione per le due sentenze che, pur nelle loro diverse portate, danno ragione all’azione della Giunta, il cui indirizzo si dimostra così essere sempre stato coerente.

Il vicepresidente ha ricordato che la Giunta regionale è stata l’unica in Italia ad affrontare con coraggio il problema Ogm e a trovare soluzioni normative quando il clima anche nazionale era ben diverso da oggi.

La Regione ha constatato con altrettanta soddisfazione che le sentenze riguardano sia la semina dello scorso anno sia il divieto di semina in generale.

 

Redazione

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