Si voterà fra un anno, salvo un commissariamento o una disgrazia all’attuale sindaco di Udine Furio Honsell.
Con largo anticipo, Udine Today ha effettuato nei giorni scorsi un simpatico sondaggio on-line fra i propri lettori per la carica di primo cittadino di Udine, il “sindic” del capoluogo friulano.
Duemila utenti unici hanno infatti espresso le proprie preferenze (35mila voti complessivi) tra una rosa di tredici candidati scelta per l’occasione dall’intraprendente Giancarlo Virgilio e dal morigerato Nicola Angeli: il gioco è stato vinto da Claudia Gallanda del Movimento 5 Stelle (1697 voti), seguita da Stefano Salmè (estrema destra, 1423 voti) ed Enrico Bertossi (1216 voti, ufficialmente indipendente, senza apparentamenti politici conclamati).
La leadership espressa dalla prima conferma quanto, nella pratica, siano irrisorie le preferenze e l’attività in genere espressa all’interno del meetup pentastellato che l’avrebbe recentemente ‘scaricata’: ma questo è il problema principale di M5S che pone le basi elettorali in un voto dal basso numericamente estremamente esiguo: i voti, per M5S li prende Beppe Grillo. Punto.
Gli smanettoni comunque ci sono, dicono gli avversari politici, ed il movimento non poteva non primeggiare in una consultazione online, dicono gli analisti del voto.
Stefano Salmè, da un passato fondamentalmente ‘nero’ anche se ondivago (alle ultime Regionali si presentò con il PdL) ha drenato una certa componente di destra dell’elettorato udinese, stante l’apatica assenza di un candidato ufficiale proprio del centro destra friulano. Lo squadrismo digitale, dicono i critici, ha preso la forma della testuggine attorno a Salmè che comunque stuzzica l’attenzione dell’opinione pubblica con la sua posizione intransigente di fronte all’emergenza dei profughi e dell’immigrazione senza regole.
Bertossi è Bertossi: sotto l’hashtag #PrimaUdine si sta delineando un programma ma soprattutto una rosa di competenze, politicamente trasversali, che sostanziano un taglio decisivo con l’attuale amministrazione di Furio Honsell, grande sconfitta di questo sondaggio empirico promosso da Udine Today (e ‘sta mattina, l’assessore Venanzi, delfino di Enzo Martines – ma pronto a fargli le scarpe in casa PD, attendendo l’onda di risacca di Renzi – faceva jogging di buonora, meditando sul suo periclitante quinto posto, con poco meno di ottocento voti).
Sono in tanti però che immaginano proprio Bertossi, l’ex assessore delle giunta Illy, dal curriculum intenso e grande nemico del burattinaio Da Pozzo presidente della Camera di Commercio, andare al ballottaggio con il candidato M5S (quel che sarà tra Gallanda dissidente e screditata da uno dei meetup locali, il realista Perozzo che appare un po’ stufo (nono con 627 voti a favore) o un Marco Belviso o da qualchedun altro calato da Bruxelles dall’onorevole vegano Marco Zullo che – con diete anti FriuliDOC, decrescite sostenibili, vaccinazioni facoltative, pulman gratuiti per tutti e complottismo da scie chimiche che coinvolge pure gli stessi consiglieri grillini in consiglio regionale (tranne una) – difficilmente creerà un feeling con l’elettorato udinese che rimpiange fasti ed opulenza del recente passato.
Proprio Marco Belviso, detto il Perbenista ol Rompipalazzo, esce scassato da questo simpatico sondaggio: 614 voti lo infilano in decima posizione, nonostante egli reclami di essere l’unica testata senza bavaglio, il blogger dei blogger, l’anticasta (che però non scrive mai – scusate, non posta mai- proprio contro la casta di quel Giovanni Da Pozzo della Camera di Commercio e di Confcommercio etc.) che dissemina intriganti copia-incolla ad una mailinglist di qualche decina di opinion-leader o, semplicemente, indirizzi di posta elettronica. Importante è stato il suo ruolo, nella società udinese, di scopritore di scandali friulgiuliani: ma negli anni ha perso smalto e dallo scandalo degli incarichi al Comune di Codroipo non sì è più ripreso. Ieri poi, a poche ore dai risultati del sondaggio di Today, ha annunciato querela nei confronti di Elena Bianchi, consigliere regionale M5S che avrebbe avvisato i suoi di “informarvi meglio delle compagnie che scegliete”, in quanto “mescolarsi con un personaggio di così pessima fama sia deleterio per il movimento“, boicottando un evento sponsorizzato da Zullo a Udine previsto per domani 4 aprile. La querelerebbe per diffamazione ma, in verità, è egli stesso ad essersi diffamato, diffondendo alla sua brava malinglist parte della corrispondenza elettronica della consigliera Bianchi.
Altra vittima del sondaggino di Today (con simpatia) è Alessandro Colautti: l’ex PSI di Tangentopoli è infatti penultimo, con 581 voti, è additato in numerose osterie come il responsabile dell’impennata della bolletta dell’acqua (a Udine, storicamente ricca del vitale liquido, il prezzo è superiore, incredibilmente, a quello applicato a Palermo). Ma il consigliere regionale che, il caos dà in riavvicinamento a Renzo Tondo dopo la fuga alfanoide del Nuovo Centro Destra, probabilmente otterrà il placet di Riccardo Riccardi e della Lega Nord a rappresentare il resuscitato Centro Destra alle comunali udinesi… Udine Today, nell’imbarazzo, ha messo Loris Michelini a prendere i voti del centro destra: ben 646, inserendolo all’ottavo posto.
Il PD è esanime di suo ma il colpo alla nuca gliel’ha dato (e glielo sta dando) Furio Honsell.
Il sindaco di Udine, imparentato al PD, ha distrutto una città fiorente. L’ha data in mano ad orde di barbari provenienti dal Pakistan, dall’Afghanistan e da qualche circolo culturale radical chic che vorrebbe un mondo su misura dei single, al massimo di coppie gay che procreano negli Stati Uniti, che progettano piste ciclabili simili al gioco dell’oca e che paradossalmente tifano per l’Islam, abbattendo migliaia di alberi centenari e facendo a gara per chi memorizza più decimali del “pi greco”. Udine è sporca, i tombini sono intasati, le strade sono piene di buche, le zanzare ci fanno impazzire, il centro storico è morto,.. Nel sondaggio di Today, Venanzi, Nonino e Martines (che dovrebbe essere la punta di diamante) risulterebbero quinto, sesta e settimo.
La Santoro, assessore della Seracchiani, è ultima: ma diverrà socia onoraria del Gruppo Alpini di Udine Sud. Martines (che è alpino) se ne guarda bene: l’abbinata con le Penne Nere non ha mai portato voti, gli Alpini (quelli veri, non gli Amici degli Amici…) fiutano subito l’opportunismo elettorale e se ne tengono distanti.
Altra cosa è, in tema alpino, valutare l’Adunata Nazionale ad Udine fra due anni: ma pare più un onore che un onore, visti i tempi e la grave crisi interna che ha investito l’ANA.
La Gianna Malisani, la deputata che nessuno sa cosa faccia a Roma nemmeno su Facebook, sta tra Colautti e Belviso: un’altra ‘tuonata’ per i due…
Al quarto posto troviamo ‘Pieri’ Pietro Fontanini: l’ufficio stampa personale, quello della ancor viva Provincia di Udine, ha fatto il possibile, portando 952 voti al navigatissimo politico, che le malelingue udinesi lamentano essere il responsabile della caotica deviazione che complica non poco il collegamento stradale tra la città ed il casello autostradale di Udine Sud. L’autore di mille inutili rotonde, infatti, avrebbe allontanato il traffico da Basaldella, dove risiede: un tempo l’ingresso in autostrada era fulmineo, ora si transita in mezzo a segherie e strane rotonde, con una curiosa segnaletica che ti abbandona in mezzo ai campi… C’è poi da dire che l’integralismo friulanista non coincide con il dialetto udinese: in centro infatti la parlata è di stampo veneto ma solo gli udinesi DOC lo sanno.
2 commenti
3 aprile 2017 blog dovatu - Enrico Bertossi says:
Apr 3, 2017
[…] Sondaggi politici: i risultati acidi per il sindaco di Udine (Today) […]
Marco Lizzi says:
Apr 3, 2017
STUPENDO STUPENDO STUPENDO …
Mi diverte tanto. Grazie veramente.