Sul pluridecennale sogno di collegare, con una funivia, l’italiana Pontebba (Ud) al comprensorio sciistico carinziano di Pramollo Nassfeld, gli austriaci ed il Proponente del project financing (capofila la multinazionale austriaca Doppelmayr) mantengono il più totale mutismo.
Intanto ieri è stata ritirata la mozione di Ncd, AR e FI, presentata la settimana scorsa alla Giunta del Friuli Venezia Giulia, sul progetto Pramollo (interventi riguardanti il comprensorio sciistico di Pramollo-Nassfeld con la compartecipazione finanziaria della Carinzia) ed il rilancio del turismo sciistico regionale.
Il consigliere Alessandro Colautti (NCD) precisa che “la finalità della mozione era proprio questa: iniziare un approfondimento serio sull’annoso tema, evitando silenzi e ulteriori rinvii, con l’impegno ad esaminare l’argomento nella Commissione consiliare competente, alla presenza della presidente Serracchiani e dell’assessore Sergio Bolzonello”, proprio Bolzonello che i rumors di palazzo presentano da sempre come contrario all’opera che costerebbe come minimo alla regione 48 milioni di euro.
“Abbiamo ritirato la mozione”, spiega Colautti, “a fronte della disponibilità di dedicare una sessione in Commissione sul solco dei temi presentati con la mozione.”
Infatti, considerata la crisi economico-finanziaria in particolare proprio del Land austriaco dopo il crack di Hypo Bank, socia della società di gestione degli impianti al 33%, al pari dello stesso Land, l’impegno che i proponenti chiedevano alla Giunta regionale era di predisporre un piano alternativo al progetto Pramollo, un piano “B” per poter intervenire anche in caso di un suo fallimento, salvando così comunque il futuro di Pontebba e della vallata, ma più in generale del turismo invernale delle Alpi Carniche e Giulie.
Per Colautti, “l’impressione è che non vi siano garanzie certe sul fronte carinziano, questa parrebbe l’unica motivazione per cui non è ancora stato emesso il bando.”
Per contro, si ode unicamente una stentorea conferma degli impegni da parte del Land Carinzia, diffusa dall’assessore Mariagrazia Santoro, che si rifà però ad una comunicazione intercorsa l’Agosto scorso, tra la Regione FVG ed il Land, ben prima quindi della conclamata crisi finanziaria d’Oltralpe.
Un aspetto questo già stigmatizzato dalle osservazioni della Corte dei Conti.
“Anche perché”, dice Colautti, “dobbiamo considerare pure l’investimento successivo, stimabile in 30-40 milioni di euro, per convertire Pontebba e la vallata in quel salto di qualità che è alla base stessa del progetto. I 48 milioni devono essere considerati come un investimento iniziale, finalizzati solo al primo insediamento. Parliamo quindi, a spanne, di un centinaio di milioni di soldi pubblici ed il tema delle garanzie diviene cruciale”.
Altro aspetto che andrà approfondito è comprendere i significato dell’opera riguardo agli asset attuali dell’offerta sciistica regionale, quindi far presentare a Promoturismo FVG un’analisi aggiornata dell’impatto che la realizzazione del progetto avrebbe sul turismo invernale regionale in termini di ricettività, e quali iniziative promozionali si possono prospettare anche in sinergia con la Carinzia e gli altri poli sciistici regionali. Ma anche presentare, in anticipo sull’assestamento di bilancio, un master plan inerente le risorse e le opere necessarie per la manutenzione e il mantenimento degli impianti dei vari poli per consentire che gli investimenti possano essere cantierati tra fine 2016 e inizi 2017, evidenziando nel contempo gli investimenti previsti in tutti i poli sciistici, compreso il rafforzamento del sistema ricettivo limitrofo agli impianti.
“Si tratta di riconsiderare lo sci regionale che sinora rientra grosso modo nella tipologia ‘fuori porta’: avremmo un polo di rilevanza internazionale. Non si tratta quindi solo di analizzare eventuali scogli alla realizzazione dell’opera ma di evitare di creare una cattedrale nel deserto, dimostrando forza di volontà ed approntando quelle modifiche anche culturali che si renderebbero necessarie. Il dibattito quindi è finalizzato anche a comprendere se la Regione ha capito quest’aspetto.”
Continua quindi il dibattito ma proprio i diretti interessati (Land Carinzia e Doppelmayr) tacciono con la stampa, anche sull’eventualità (diffusa dal decennale lobbysta del project Werner Krcivoj) del pagamento d’una penale proprio alla ditta Doppelmayr di 8 milioni di euro.
Tace l’europarlamentare Isabella De Monte (Pd) che aveva fatto del Progetto Pramollo il suo cavallo di battaglia elettorale, tace il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi, tace anche il Governo Renzi, interrogato sull’argomento, due anni fa, dall’allora M5S (ora Fratelli d’Italia) Walter Rizzetto: un’interrogazione dettagliata e certamente premonitrice che purtroppo, come tante altre, giace nel limbo delle “non evase”.
Visto il tema, importante ed internazionale, l’opinione sicuramente autorevole del Governo centrale sarebbe come minimo auspicabile.
Ma, probabilmente, i pontebbani non si accontentano più di ‘selfie’ ed annunci e si sentono presi in giro da ormai troppo tempo.