SELLA NEVEA: CENTRO SCIISTICO IN DEPRESSIONE (VIDEO)

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Questo video parla chiaro: Sella Nevea, località sciistica friulana, destinataria di mille rivoli di finanziamenti regionali, è tristemente in svendita.

Dopo l’incidente alla funivia del versante sloveno (sono cadute nel vuoto due cabine fortunatamente vuote), è saltato il collegamento transfrontaliero: si scia solo in Italia, infatti da Bovec (Slo) non si sale più sul Canin/Kanin, l’antiquato impianto è definitivamente andato in pensione e la società che lo gestiva è fallita. Il capitale necessario a ricostruire il tutto è ingente, nessuno se la sente di investire “tra funivie e nuvole”.
Nubi di crisi e tornadi di polemiche si addensano su di una località bellissima e nevosa, vittima però di una gestione pubblica dello snowbusiness che ha dimostrato tutte le sue inadeguatezze strategiche: zona troppo remota, distante dall’autostrada, impianti sovradimensionati per un traffico prettamente locale, milioni di euro per collegarsi ad una zona sciistica, quella slovena, che era prevedibilmente a rischio chiusura già anni fa.

E adesso, chi paga?

 

 

Redazione

3 commenti

  1. stefano d'incà says:

    Dic 6, 2013

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    innanzitutto,diciamo che uscendo dall’autostrada a tarvisio,la percorrenza sino a sella nevea,non è di certo superiore a quella richiesta,uscendo a carnia,per raggiungere le località sciistiche carniche o sappada.nonostante le musiche funeree
    di sottofondo,il documentario evidenzia forse le più belle montagne della ns.regione;percorrere delle piste da sci,in assenza di neve e definire le stazioni
    di arrivo della cabinovia come “cattedrali in un deserto pietroso”,quando,già da ora,le stesse sono coperte da un folto manto nevoso,mi pare improprio,come improprio mi pare che la parte italiana debba farsi carico delle inadempienze del governo sloveno,per onorare quel debito di riconoscenza per aver implementato il demanio sciabile di bovec,che è pur sempre,dopo kraniska gora,il centro sciistico più importante della slovenia.sella può contare su metri e metri di neve e magari,riaprendo un uscita a chiusaforte,il tragitto sarebbe più breve e,non scordiamoci che “mala tempora currunt” e che i poli regionali hanno tutti la loro rilevanza,per le valli di riferimento e gli operatori turistici.

    • Redazione says:

      Dic 6, 2013

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      Ha ragione, la ‘candida consolatrice’… consola.

  2. Gian says:

    Dic 6, 2013

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    Questo video mi ha strappato qualche lacrimuccia :'(

Commenti

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