SCI: Progetto Pramollo, Promotur, i media e tutto ciò che gira attorno

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Aspettando la candida consolatrice, in Friuli ferve l’attesa e si auspica un nuovo corso, più internazionale, più economico, più privato e meno pubblico, di gestione dello snow business.
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Le ultime dichiarazioni dell’Assessore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai tanti che da anni sperano, sognano e si adoperano a sostegno della realizzazione della cabinovia che collegherà Pontebba (UD) a Nassfeld (Carinzia).
Siamo in Italia e i tempi della politica, si sa, sono biblici.
Comunque, preso atto di questo assioma ontologico, chi tifa “Pramollo” non dorme sonni tranquilli perché, per dirla come il consigliere regionale Enore Picco (Lega Nord), “Pramollo è una grande opportunità, a parte i limiti tipicamente friulani”.

Tipicamente friulano è anche il claim dell’enogastronomia regionale: anni fa, nel settore turistico, echeggiava (non senza polemiche ma con buoni risultati in termini di redemption) uno slogan ancor più identitario ed ammiccante: Ospiti di gente unica. Guest of unique people

Siamo tipici e siamo unici: per questo forse ci siam guadagnati una specialità istituzionale.
Ma con alcuni limiti, alcuni storici (atavici?) altri coevi, perchè viviamo l’epoca dell’autoflagellazione: complice una maledetta deriva psicologica delle masse, ci fustighiamo col cilicio, cercando colpe dove ci sono invece opportunità e alibi dove risiedono invece le capacità.

Pramollo: per Werner Krcivoj (portavoce del comprensorio sciistico -ancora per poco- austriaco), “Che si sia stato un tentativo di tirare per le lunghe è evidente.”
I motivi, in estrema sintesi: Promotur Spa teme la concorrenza del nascituro polo sciistico transfrontaliero; della stessa idea alcuni albergatori e ristoratori tarvisiani; idem per operatori turistici delle altre vallate. Gira ancora la voce: “Perchè portiamo i soldi in Austria?”. Il vecchio pensiero.

Il 30 Novembre si potrebbe aprire una procedura dinnanzi al giudice amministrativo, tra i sostenitori privati del project financing e la Regione Friuli Venezia Giulia, “rea” di non aver rispettato la scadenza dei 120 giorni dalla dichiarazione di pubblico interesse dell’opera: “Non mi pare il caso…”, media la sindaco di Pontebba Isabella De Monte.
D’altronde, ormai, la cabinovia si farà.

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Promotur: gestisce la galassia sciistica del Friuli, un patrimonio di piccoli ma interessanti e divertenti comprensori sciistici che possono offrire veramente tanto; un salottino dello sci (The Lounge of Ski).
Purtroppo la gestione è pubblica (come l’Inps) e ciò l’ha portata a fare investimenti azzardati, a chiudere sempre i bilanci in rosso… la settimana scorsa (con i meteo che allertavano per gli zero termici a quote attorno ai 3.300mt) ha acceso i cannoni sparaneve… una bella bagnata! Costosa però…

 La gestione (non solo l’attuale ma quelle che si sono succedute negli ultimi anni) di questa società pare, a tanti, invasiva e distorta: un esempio è la limatura al rialzo del chilometraggio totale delle piste, che da 76 (dato ufficiale di Friulia Spa, proprietaria al 100%) è giunta, all’ultima presentazione, a 144 chilometri.
Può una Spa pubblica fare ciò?

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Enore Picco (Lega Nord): “Non lo può fare! È ora di finirla di buttar via i soldi. Stefano Mazzolini (ndr: presidente da un anno di Promotur Spa, anch’egli Lega Nord) è una prima donna, fa quello che vuole, non ascolta nessuno. I giornali non ne parlano perché mangiano anche loro”.

Sci e giornali: è di oggi l’interrogazione del consigliere regionale Franco Baritussio (PDL) all’Assessore al Turismo Federica Seganti (tecnica -non eletta- della Lega Nord) su Eventi sportivi sciistici invernali di valenza strategica regionale – Finanziaria 2012 e piano pluriennale:
“Premesso che le procedure relative alla Finanziaria 2012 sono ormai avanzate;
Considerato che, come si apprende dalla stampa di questi giorni, dopo un’estate in cui si sono succeduti comunicati su meriti o demeriti relativi ad eventi persi o conquistati, solo da poco si sarebbe costituito un coordinamento (formato da Promotur, Fisi FVG e società sportive) allo scopo di coordinare e proporre all’amministrazione regionale un piano annuale e pluriennale degli eventi sciistici di interesse regionale di valenza strategica (determinata, quest’ultima, anche dall’indotto che questi eventi portano alle economie locali);
Considerato altresì che le scadenze ufficiali per prenotarsi agli eventi di cui sopra nei termini richiesti hanno sempre posto gli sci club (organizzatori ufficiali degli eventi) fino all’ultimo momento di fronte al rischio di scoperture economiche e/o alla necessità di rinunciare all’evento con tutte le conseguenze che ciò comporta;
Atteso che non molti giorni fa, contattato verbalmente dal sottoscritto su questo tema, l’assessore regionale al Turismo comunicava di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione in merito;
INTERROGA L’ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO per sapere:

se, quanto riferito dai giornali, sia il segno che la comunicazione finalmente c’è stata;

se la copertura finanziaria degli eventi di cui sopra (annuale e pluriennale) può considerarsi acquisita o in via di acquisizione”.

Poiché i giornali sono una cosa seria (si spera) e scriverli (bene) è molto difficile: capita infatti che, storditi dalle tante cifre vomitate da Tavagnacco (UD), sede centrale (ancora per pochi mesi) di Promotur Spa, i giornalisti di Economy (settimanale di economia di Mondadori) abbiano scritto che Sella Nevea è cresciuta di altri trenta chilometri con il collegamento con la slovena Bovec  (saranno 15 in tutto).
Abbiamo richiesto un chiarimento su tanti numeri presentati dalla Spa durante l’ultima conferenza stampa: bocca cucita.
A Tavagnacco dovrebbero considerare una frasetta di tal Albert Einstein: “Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta, può essere contato.”

Calza a pennello il pensiero di Alessandro Colautti, consigliere PDL del Friuli Venezia Giulia:

“La discordanza con il dato presentato da Friulia?
Credo sia necessario giungere ad una misurazione univoca attraverso la medesima tecnologia.

La polemica sulle misurazioni delle piste va definitivamente risolta per poter porre fine ad una inutile e dannosa dialettica tra Enti regionali.
Credo ci siano oggi strumenti tecnologici avanzati per misurare le piste, scegliendo dei criteri di partenza condivisi all’unanimità; ad esempio il calcolo lineare, poiché trovo difficile altre modalità di calcolo.

Ad ogni buon conto, il problema non è quello di fare pubblicità ingannevole ma di fare una riflessione sul nostro demanio sciabile formato da 5 poli che hanno caratteristiche particolari non configurando un sistema uniforme, per cui tutti i km vanno spalmati sulle varie realtà sciistiche formando solo in parte un carosello sciistico unico, elemento questo che rende appetibile una zona a vocazione sciistica.

Le nostre montagne sono belle e variegate ma non saranno 10km in più o in meno a rendere più attrattive le piste, per cui è gioco forza che la regione continuerà a ripianare il deficit prodotto da Promotur.
Forse è giunto il momento i ripensare al ruolo tutto pubblico di Promotur, verificare quale ruolo può avere il privato negli investimenti, capire fino in fondo se il progetto Pramollo non sia un vantaggio piuttosto che una negazione”.

Gianfranco Moretton, Enzo Marsilio e Sandro Della Mea (consiglieri regionali PD, i primi due assessori durante il governatorato Illy) si sono rifiutati di rispondere alle nostre domande.

Li invitiamo a praticare il baiting.

Tommaso Botto

4 commenti

  1. […] Niente di nuovo: cose che già si sapevano e che ultimamente (forse in ritardo) hanno animato il dibattito politico regionale. […]

  2. […] il commento sulla volontà della Regione Friuli Venezia Giulia di realizzare un impianto di collegamento funiviario tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo. Allego copia dell’articolo a firma […]

  3. […] Sandro Della Mea (PD) che, precisando le ragioni della richiesta di audizione per verificare la reale volontà di realizzare il progetto, ha sottolineato che occorre fare chiarezza sulle garanzie richieste e che […]

  4. […] buttammo lì qualche riflessione sui media e tutto ciò che ruota attorno a questo vitale progetto. Le cronache (in senso stretto) di questi giorni ci danno importanti […]

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