SCI: PROGETTO PRAMOLLO, ESISTE UN PIANO ‘B’ ?

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“Relativamente al Progetto Pramollo Nassfeld è necessaria in Consiglio Regionale FVG un’operazione verità per evitare il rischio che diventi una Chimera,  visto il dibattito riapertosi in questi giorni a seguito  delle osservazioni critiche avanzate dalla Corte dei Conti . Per questo motivo nella seduta odierna dei Capigruppo è stata depositata una Mozione   e richiesto l’ inserimento  della discussione nella prossima seduta del Consiglio regionale prevista per il giorno 18 maggio ”.

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Lo dichiarano  il presidente di Area Popolare in Consiglio Regionale FVG, Alessandro Colautti primo firmatario insieme ai colleghi di Autonomia Responsabile Roberto Revelant e di Forza Italia Riccardo Riccardi.

“Considerato che l’iniziativa riguardante la realizzazione della funivia – spiegano i presentatori – ha avuto inizio con la presidenza Illy è proseguita con la presidenza Tondo ed ora a distanza di tre anni dall’inizio della legislatura segna ancora il passo, il tutto in un diverso contesto socio-economico caratterizzato dai mutati rapporti con l’Austria e tenuto conto, inoltre, che la Corte dei Conti al fine di evitare ripercussioni negative sugli equilibri del bilancio, ha individuato, con riferimento alla copertura delle leggi regionali di settore del 2015 delle criticità , è opportuno che la problematica venga affrontata formalmente in aula impegnando la Giunta a predisporre, considerata la crisi economica in generale e quella del Land Carinzia in particolare, in tempi relativamente brevi un piano B che, a fronte di un eventuale fallimento del progetto Pramollo individui un master plan alternativo in modo da non legare in maniera indissolubile il futuro di Pontebba e della vallata, ma più in generale del turismo invernale delle Alpi Carniche e Giulie, “ad un filo” con il rischio di consegnare un’intera zona ad un irrimediabile condizione di degrado ed abbandono”.

“E’ necessario  inoltre, continuano i presentatori,  che Promoturismo FVG presenti una analisi aggiornata dell’impatto che la realizzazione dell’opera avrebbe sul turismo invernale regionale in termini di ricettività e quali iniziative promozionali si possono prospettare e con quali sinergie con la Carinzia e gli altri poli sciistici regionali atteso che un’opera così importante non può non essere inserita in una nuova programmazione, modificando di fatto i parametri dell’offerta turistica”.

“La Giunta – concludono Colautti, Riccardi, Revelant– dovrebbe presentare, in anticipo, sull’assestamento di bilancio un master plan inerente le risorse e le opere necessarie per la manutenzione e il mantenimento degli impianti dei vari poli, al fine di consentire che i conseguenti investimenti possano essere cantierati tra la fine del 2016 ed inizi del 2017”.

A seguire il testo della mozione:

 

Mozione  

 

Oggetto: <<Progetto Pramollo: esiste un piano B, in caso di fallimento dell’iniziativa Pramollo, per il rilancio del turismo sciistico regionale?

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

PREMESSO che la Corte dei conti, con deliberazione n. FVG/36/2016/RQ del 25 febbraio 2016, nell’ambito dell’attività di funzione ausiliaria che l’articolo 1, comma 2, del decreto legge n. 174/2012 ha intestato alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, al fine di intercettare e di segnalare all’organo politico eventuali scompensi, sistemici o puntuali, che potrebbero ripercuotersi negativamente sugli equilibri del bilancio, ha individuato, con riferimento alla copertura delle leggi regionali di settore del 2015, alcune singole disposizioni di legge che presentano aspetti di distonia rispetto ai principi dell’ordinamento, quali si desumono anche dalle pronunce della Corte costituzionale;

PREMESSO altresì che in questo ambito la Corte dei conti ha segnalato, ad ausilio dei suoi destinatari, fattispecie in cui è insita una criticità o anche una possibile criticità di alcune disposizioni legislative in relazione alle quali non si rinviene quella ragionevole certezza che deve sussistere in ordine alla realizzazione delle risorse che garantiscono la copertura della spesa; ragionevole certezza che deve esistere, con contenuti chiari e attendibili, sia sotto il profilo dell’”an” sia sotto il profilo del “quantum”;

PREMESSO infine che in questo contesto la Corte dei conti segnala l’articolo 2, commi 42 e 43, che, per la realizzazione del progetto relativo agli interventi riguardanti il comprensorio sciistico di Pramollo-Nassfeld, oltre al mutuo a carico della Regione di 48 milioni (richiamato all’articolo 1, comma 3), prevede la compartecipazione finanziaria del Land della Carinzia per 6 milioni e 160 mila euro: la legge stabilisce inoltre che la procedura di gara per la selezione del concessionario che dovrà realizzare e gestire in project financing il progetto in questione (finanziato con il mutuo predetto) sarà avviata subordinatamente alla ricezione di un impegno formale da parte del citato Land ed in particolare, per quest’ultimo aspetto, il finanziamento dell’iniziativa comprendente il comprensorio sciistico pare quindi basato su un’entrata dai contorni incerti;

RICORDATA la deliberazione della Giunta regionale n. 2644 del 29 dicembre 2015 con la quale si determina che il costo dell’intervento in project financing, quale risulta dal piano economico finanziario asseverato, ammonta a € 82.591.307,00, di cui € 79.544.809,00 per costi di realizzazione, spese tecniche, investimenti, ed € 3.046.498,00 per IVA, e che a tale onere si provvede per parte pubblica con una compartecipazione nella misura massima del 67,9% (corrispondente a € 53.208.815,00) del costo dell’opera, pari a € 78.363.498,00 di cui € 75.317.000,00 per lavori e 3.046.498,00 per IVA (come previsto dalla L.R. 20/1999, art. 4, comma 3 bis), così articolato: • € 6.160.000,00 derivante dalla partecipazione finanziaria da parte del Land Carinzia; • € 5.850.844,80 della cessione di aree di proprietà regionale; • La somma restante necessaria al raggiungimento del 67,9%, pari a € 41.197.920,20;

ATTESO che tale progetto che lo sviluppo turistico dell’area pontebbana è stato prospettato in numerosi accordi e protocolli tra la Repubblica d’Austria e la Repubblica Italiana, nonché tra le confinanti Regioni Friuli Venezia Giulia e Land Carinzia (Protocollo di Collaborazione di Klagenfurt 8 giugno 1999; Protocollo di Collaborazione di Trieste 14 dicembre 2001; Protocollo di programmazione 27 luglio 2004 modificato e integrato con Atti integrativi 2 agosto 2005 e 25 luglio 2006);

CONSIDERATO che sull’attuazione di tale progetto sembrano emergere, anche da notizie stampa, dubbi sull’effettiva partecipazione, anche se non eccessiva e quantitativamente considerata pari a poco più di 6 milioni di euro, del Land Carinzia poiché fortemente indebitato per il crack Hypo Bank;

TENUTO CONTO che il Land Carinzia è a rischio insolvenza se non vi fossero le continue iniezioni di liquidità da parte del Governo di Vienna in quanto, sempre da notizie stampa, sarebbero ben dieci i miliardi di euro che il Land deve pagare a fronte delle obbligazioni della defunta Hypo Bank, ed anche vendendo tutto, scuole ed ospedali esclusi, il Land arriverebbe a malapena a pagare metà del debito;

TENUTO CONTO che il comprensorio di Nassfeld Pramollo è legato a doppio filo al crack di Hypo Bank, in quanto la Banca è socio della società di gestione degli impianti al 33% (e che la quota societaria di Hypo Bank nella Nassfeld Bergbahnen Gmbh sembrerebbe non si sia trovato ancora un acquirente), e che per una stessa quota (33%) è socio lo stesso Land Carinzia (pieno di debiti, proprio a causa di Hypo Bank), mentre gli altri soci privati gestiscono l’altro terzo del pacchetto, con 8 milioni di euro sotto forma di equity e 17 milioni di euro di finanziamenti bancari;

RAVVISATA la necessità di tenere in considerazione le difficoltà oggettive della situazione che però non possono lasciare il comune di Pontebba, la vallata e l’intera area montana, in un limbo di un futuribile rilancio della sua economia turistica che per l’impatto che l’opera riveste può ben considerarsi di valenza regionale;

CONSIDERATO che l’iniziativa riguardante la realizzazione della funivia ha avuto inizio con la presidenza Illy è proseguita con la presidenza Tondo ed ora a distanza di tre anni dall’inizio della legislatura segna ancora il passo, il tutto in un diverso contesto socio-economico caratterizzato dai mutati rapporti con l’Austria condizionati negativamente dalla gestione dei flussi migratori e di fronte ad una situazione perdurante di crisi che inevitabilmente colpisce anche il settore sciistico;

RICORDATA l’audizione tenutasi a Udine, in seno alla II Commissione permanente, l’8 ottobre 2015 del Direttore generale di Promotur, dott. Pietrangelo, e del Vice Presidente della Regione Bolzonello in merito agli impianti invernali nella quale, in sintesi, è stato rilevato che per poter accrescere il flusso turistico verso i nostri poli sciistici e, più in generale, verso le nostre località montane, poiché la montagna non è legata solo al turismo invernale ma anche a quello estivo, sono necessari degli investimenti e un’idea di turismo più strutturata anche dell’essenziale sviluppo del connesso aspetto ricettivo-alberghiero.

TUTTO CIO’ PREMESSO SI IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

A predisporre, considerata la crisi economica in generale e quella del Land Carinzia in particolare, in tempi relativamente brevi un piano B, che a fronte di un eventuale fallimento del progetto Pramollo, partendo dal lungo lavoro progettuale e relative spese individui comunque un master plan alternativo in modo da non legare in maniera indissolubile il futuro di Pontebba e della vallata ma più in generale del turismo invernale delle Alpi Carniche e Giulie “ad un filo” con il rischio di consegnare un’intera zona ad un irrimediabile condizione di degrado ed abbandono;

A prevedere nell’analisi fattuale che verrà prodotta l’utilizzo delle medesime risorse, sia economiche che immobiliari (anche se non le stesse), messe a disposizione della Regione, per sostenere le proposte progettuali che verranno individuate mantenendo quindi l’impegno per il rilancio di quel territorio che ha già subito in passato pesanti ripercussioni proprio legate al superamento del sistema doganale;

A presentare da parte di Promoturismo FVG una analisi aggiornata dell’impatto che la realizzazione dell’opera avrebbe sul turismo invernale regionale in termini di ricettività e quali iniziative promozionali si possono prospettare e con quali sinergie con la Carinzia e gli altri poli sciistici regionali atteso che un’opera così importante non può non essere inserita in una nuova programmazione, modificando di fatto i parametri dell’offerta turistica.

A presentare, in anticipo sull’assestamento di bilancio un master plan inerente le risorse e le opere necessarie per la manutenzione e il mantenimento degli impianti dei vari poli, al fine di consentire che i conseguenti investimenti possano essere cantierati tra la fine del 2016 ed inizi del 2017 evidenziando nel contempo gli investimenti previsti nei diversi poli, compreso il rafforzamento del sistema ricettivo nei luoghi limitrofi agli impianti per il sostegno di un settore (ricettivo alberghiero) indispensabile per il miglior utilizzo degli impianti sciistici e quindi il disegno generale di sviluppo invernale ed estivo della montagna friulana.   Trieste, 10 maggio 2016

COLAUTTI                                      REVELANT                                     RICCARDI

 

copertina Che il Signore SCIA con voi

Redazione

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