Negli anni sessanta – settanta venne creato il polo sciistico di Sella Nevea (Chiusaforte, UD): l’impianto funiviario originale, costruito dalla Ceretti & Tanfani, venne inaugurato il 12 dicembre 1970, a fronte di un investimento di oltre mezzo miliardo di lire.
Negli anni ’80 iniziò il dissesto finanziario e si sentì pesantemente il problema delle slavine: l’agonia si protrasse sino al settembre 2004, quando il procuratore fallimentare della Sella Nevea spa, al tribunale di Tolmezzo, aggiudicò alla Promotur Spa (100% regionale), per l’importo di 224 mila euro, gli impianti sciistici e le strutture collegate di Sella Nevea, comprensorio sciistico che la stessa Promotur aveva gestito in affitto dal 1997.
I beni acquisiti fuono la Funivia del Canin con i relativi immobili della stazione a valle comprensiva del bar ristorante e della stazione a monte con pubblico esercizio, i due skilift di Conca Prevala e le quattro sciovie (tre del Poviz e quella dello slalom) di Sella Nevea. Difficile quantificare quanto spese Promotur durante la gestione in affitto; la Spa regionale dichiarò che “le spese sono state di gran lunga superiori al valore dell’acquisto”.
Quindi Illy iniziò i grandi investimenti: mise a disposizione ben 34 milioni di euro: sostituì la funivia con la ”Telecabina bifune 2 S”, della Leitner (inaugurata nel 2008) e investì 17 milioni per la Funivia Funifor, della Doppelmayr, con due cabine da 100 passeggeri ciascuna, per collegare, nel Gennaio 2010, la stazione sciistica italiana a quella slovena di Bovec / Kanin (dal rifugio Gilberti a Sella Golovec).
Dopo due stagioni caddero due cabine dalla funivia del versante sloveno: nessuno si accorse di quanto fosse antiquato l’impianto sloveno con il quale ci si era collegati.
Venne quindi chiuso il comprensorio sloveno, la società che lo gestiva fallì e le piste slovene sono tuttora chiuse: il milionario Funifor porta infatti gli sciatori a veder una seggiovia rotta e gli entusiasmi per Sella si spensero nel silenzio.
Negli anni, i politici di turno tentano comunque di farsi pubblicità: Mazzolini Stefano, ex presidente Promotur, fantasticò di “una seggiovia biposto, che partirà dall’area della telecabina del Canin per giungere alla zona di arrivo del vecchio skilift “Rosso””. Stanziò tre milioni di euro, “in precedenza destinati alla realizzazione di un nuovo parcheggio a Sella Nevea”. Fortunatamente non se ne fece nulla.
Perché il parcheggio? Perché il parcheggio, piazzale Slovenia, è incredibilmente a monte della partenza della cabinovia che non parte da dove partiva la vecchia funivia ma circa trecento metri a piedi più in basso: mistero.
Ora i giornali locali riportano la notizia (data per certa!) dell’allargamento del demanio sciabile di Sella Nevea anche sul Montasio: un altopiano (molto bello) in costante battuta di sole dove la neve si scioglie repentinamente. Sullo stesso versante giace il fantasma di un’altra pista, dismessa da anni…
Gli sloveni stanno lentamente ripristinando il loro comprensorio, con finanziamenti pubblici importanti ma non sufficienti: circa 5 milioni di euro, di cui 3 di cofinanziamento europeo.
Un altro milione e mezzo dovrebbe essere messo sul piatto da PromoturismoFVG (Promotur ha infatti assorbito in un’unica agenzia regionale PromoturismoFVG).
Oggi Sella Nevea continua a ‘vivere’ dopata di denari pubblici.
Sella ha scarso afflusso di turisti, il tanto decantato FIS Training Center per le discipline veloci funziona a singhiozzo, ‘tirano su’ le medie stagionali con l’apertura prolungata (fino di solito al 25 Aprile) rispetto agli altri comprensori sciistici: sabato e domenica arriva qualcuno ma durante la settimana è un deserto.
Inequivocabili, in proposito, le immagini della webcam fornite oggi ogni mezz’ora: riguardano l’obsoleta seggiovia a due posti, cimelio di Piancavallo (Pn) ed installata qui per collegare la pista che scende da Sella Prevala (stazione a monte del Funifor) e la partenza della pista Canin (rifugio Gilberti e stazione a monte della cabinovia Canin). Per scendere a valle, infatti, bisogna salire…
Sella è un deserto… comunque milionario.
12 commenti
SCRUPOLI says:
Apr 18, 2016
annoterei anche lo Stadio dello Slalom (20 anni fa o più?) con la pista ripida dove non saliva nemmeno il gatto col verricello, la chiusura della Funivia ITA-SLO per l’errata manutenzione della seggiovia importata da Piancavallo e gli anni, lunghi anni, in cui hanno rotto i coglioni a chi saliva in scialpinistica o andava in fuori pista in quei due pezzettini percorribili (da qui il nome PROIBITUR famoso). Grazie
p.s.
anche magari la tentata vendita di Illy alla società canadese…
Edi Duri says:
Apr 19, 2016
PRima di tutto Sella Nevea c’e’, si sta organizzando e sta tentando di darsi un aspetto dignitoso organizzato e funzionale anche a discapito delle tante buone lingue in cui si rispecchiano solo e soltanto lati negativi di questo polo sciistico d’alta quota. Negli anni e’ stato bistrattato, messo in disparte e abbandonato a se’ stesso per far posto ad altri siti sciistici ove Promotur ha investito molto piu’ pesantemente di Sella senza una vera ragione. La prima contraddizione di questo articolo e’ l’suo dell’ ” l’obsoleta seggiovia a due posti, cimelio di Piancavallo (Pn)” che stride con il titolo di spreco di denaro pubblico: A Sella Nevea si usa anche quanto gli altri rottamano altroche’ spreco. Il secondo punto sta nel fatto che anche gli Sloveni dopo aver tentato altre strade stanno investendo negli inpianti di risalita in questa zona, come mai se e’ un “deserto” ? Il terzo ma non esaustivo punto sta nel fatto che una funivia costruita negli anni 60 e cioe’ dopo circa cinquanta anni VA CAMBIATA almeno per un fatto di sicurezza e non per “sprecare denari pubblici” come e’ stato fatto prima e pure a piu’ caro prezzo in altri comprensori sciistici regionali. Aggiungo un fatto descritto nell’articolo come marginale e cioe’ la durata della stagione sciistica in Sella: quando gli altri devono chiudere Sella da’ il meglio di se’ e permette di poter sciare fino alla fine di Aprile e normalmente fino a Pasqua. Aggiungo inoltre che in questi anni di crisi molte persone trovano lavoro e conforto in Sella stanziandosi cola’ tutto l’anno, sono i primi germogli di una vera Sella Nevea, segnale che gli sforzi fatti e che si faranno portano a dei frutti.
SANDRO says:
Apr 20, 2016
CHI SOSTIENE A SPADA TRATTA SELLA NEVEA NON E’ MAI ANDATO A VEDERE ALTRI POSTI. HA ORIZZONTI LIMITATI.
AL says:
Apr 21, 2016
insomma ci hanno mangiato in tanti e il banchetto vorrebbero continuarlo
Gianfranco M. says:
Apr 21, 2016
alpinisti ed appassionati della montagna e del Canin continuano a chiedersi come la sovrintenndenza abbia potuto autorizzare quello schifo di funivia che deturpa il paesaggio. per farla hanno sconquassato il nevaio e mezza montagna. e percorsi, trincee e fortificazioni della prima guerra, dove sono finiti? Illi e Tondo e Serracchiani non dicono nulla?
Andrea Leupa says:
Mag 9, 2016
Andate a vedere cosa hanno sconquassato da altre parti….
Nevaio? Mezza montagna?Fortificazioni?
Sono sempre lì.
Funivia che deturpa il paesaggio?
Non c’è un pilone tra le stazioni di partenza ed arrivo….
Accendete qualche neurone prima di scrivere scemenze.
katia says:
Apr 21, 2016
articolo di parte pagato da Pramollo!!!
Tommaso Botto says:
Apr 21, 2016
ma non avete altri argomenti? cosa centra Pramollo?
http://www.amazon.it/dp/B00TI7L9EW
Sesselift says:
Apr 27, 2016
Sentiero CAI636 distrutto causa lavori in corso funivia VIDEO
http://www.youreporter.it/video_Sentiero_CAI636_distrutto_causa_lavori_in_corso_funivia_1?refresh_ce-cp
Gianfranco Zanini says:
Ago 2, 2017
Purtroppo non c’è paragone tra Pramollo e Sella Nevea. Il motivo principale, a mio giudizio, è la scarsità di sole che, se da un lato rende la stagione sciistica più duratura, assieme al clima spesso assai rigido, rende la località meno attraente. Non c’è poi paragone per lo sviluppo delle piste che al Pramollo superano ormai largamente i 100 Km, per non parlare della modernità degli impianti che permettono di smaltire rapidamente moltissimi sciatori. A vantaggio di Sella Nevea è invece l’ambiente di alta montagna con la possibilità di dedicarsi non solo allo sci e allo sci-alpinismo, ma ad escursioni e scalate per gli appassionati ad ogni livello di preparazione.
Sergio sommacal says:
Ago 5, 2017
Ah, queste Regioni a statuto speciale!
Sella Nevea, il deserto milionario - GognaBlog says:
Set 29, 2017
[…] Sella Nevea, il deserto milionario di Tommaso Botto (pubblicato il 18 aprile 2016 su dovatu.it) […]