La triade dei nuovi feudatari, i nuovi vassalli, i nuovi servitori della gleba e gli schiavi di domani
1. LE BANCHE
Danno a noi correntisti interessi attivi ridicoli mentre ci pelano con tassi al limite dell’ usura sui prestiti che ci concedono. Per ogni euro che noi lasciamo in deposito attivo, le banche possono legalmente concederne 20 in prestito ad altre persone, (con la garanzia di € 5.000 nostri ne prestano € 100.000 ad altri) accrescendo vergognosamente i propri guadagni. A noi riconoscono interessi attivi ridicoli mentre ci pelano sui prestiti che chiediamo applicandoci tassi al limite dell’ usura. Le banche sono padrone della Banca d’ Italia, che contrariamente a quanto generalmente si crede, non è di emanazione dello Stato. La Banca d’ Italia, che è un’ istituto privato, stampa la moneta e se la fa pagare dallo Stato che a sua volta scarica su noi cittadini (con BOT, CCT ecc.) il relativo costo. Il debito pubblico che aumenta di anno in anno non è altro che la somma dei debiti che lo Stato contrae nei confronti delle banche. Se la Banca d’Italia fosse interamente in mano allo Stato gli enormi utili che produce rimarrebbero nelle nostre tasche.
2. I POLITICI
Destra e Sinistra sono le due facce della stessa medaglia, costituita dal il P.U.P. (Partito Unico Parassitario). Tutti i politici sono alleati tra loro nell’ unico intento di mantenere gli ignobili privilegi di cui godono a nostre spese; a noi impongono di tirare la cinghia, lavorare e pagare le tasse per appianare l’ enorme debito pubblico che essi stessi hanno generato per mantenere le loro clientele elettorali. La classe politica con le nostre tasse arricchisce se stessa, le banche e gli amici (quelli che ricevono in svendita le aziende di stato) e ci costringe ad indebitataci ulteriormente con gli istituti bancari per le nostre spese di sopravvivenza. Hanno deciso loro di portarci in Europa e regalarci l’ Euro, senza interpellare noi cittadini. Ieri hanno creato una legge elettorale che ci ha espropriato del diritto di scegliere i nostri rappresentanti; domani applicheranno il voto elettronico, così basterà un buon programmatore per decidere senza alcun controllo chi ha vinto le elezioni.
3. LA GRANDE INDUSTRIA
Spreme il sudore degli operai, munge i contributi dalle tasche dei cittadini e porta le sue sedi ed i suoi capitali all’ estero. E’ esente da ogni controllo; per lei non esistono studi di settore. Se incontra difficoltà finanziarie, queste vengono scaricate sulle spalle della Comunità con la complicità delle banche (vedi i casi Cirio, Parmalat, Telecom) o dei politici (cassa integrazione, contributi per la rottamazione, privatizzazioni). Il furto ai cittadini è vietato dalla legge ma nei confronti di questa triade l’ autorità giudiziaria non ha mai applicato pene. La triade decide per sé quanto deve speculare e per noi quanto dobbiamo lavorare, quanto dobbiamo guadagnare, quanto dobbiamo versare in tasse lasciandoci le briciole per indebitarci a suon di mutui.
I NUOVI VASSALLI (ovvero coloro che sfruttano i lavoratori per conto di feudatari):
4. I SINDACATI
Fino a poco tempo fa i dipendenti privati non potevano essere licenziati, la busta paga permetteva di vivere dignitosamente, se c’ erano dei problemi si risolvevano anche con le manifestazioni, il TFR era garantito. Oggi invece i lavoratori dipendenti sono presi a calci nel sedere (tanto ci sono le cooperative, gli interinali, gli immigrati…); la busta paga dei figli, anche se laureati, è inferiore a quella dei genitori e gli scioperi per difendere il potere d’acquisto o i diritti lavorativi sono un lontano ricordo. Ma i sindacati cosa fanno? Tengono buoni gli operai e gli fanno fare quello che vuole la triade. Non rappresentano più le classi produttive, ma tutelano gli interessi dei dipendenti pubblici, rabboniscono le masse dei lavoratori dipendenti e si spartiscono il bottino a spese di questi ultimi (fondi per i CAF, TFR ecc).
5. I DIPENTENTI PUBBLICI
Non sono schiavi del lavoro, non hanno responsabilità precise. Se qualcosa non li aggrada (orari di lavoro, aumenti di paga) scioperano danneggiando il Paese ed ottenendo i loro privilegi sulle spalle dei cittadini che producono. Sono tutelati dai sindacati e dalla classe politica perché rappresentano un’ indispensabile parcheggio per parenti e amici ed un’ inesauribile bacino di voti. I dipendenti pubblici esercitano il sottile potere della burocrazia che da solo è capace di schiacciarci e di far fallire qualsiasi impresa e qualsiasi libero cittadino.
I NUOVI SERVI DELLA GLEBA:
6. I LAVORATORI AUTONOMI
La triade ed i vassalli hanno stabilito che vanno colpiti in quanto detentori di piccola ricchezza da depredare ed indipendenza intellettuale da limitare. Eccoli allora trasformati dallo Stato in evasori per antonomasia, in parassiti che devono inginocchiarsi agli studi di settore ed alla burocrazia. E’ lo stato a decidere qual è il loro reddito e quanto ne deve trattenere, prelevandolo direttamente dal loro conto corrente. Normalmente sono tassati dell’ 85% in più delle grandi imprese.
7. I DIPENDENTI PRIVATI
Sono gli schiavi del lavoro, e come tali devono essere controllati, guadagnare poco ed indebitarsi il più possibile per essere sempre ricattabili. Con l’ ingresso dell’ Euro è stata la classe sociale più massacrata, avendo mantenuto redditi e potere d’ acquisto antecedenti al 2001. Oggi triade e vassalli gli rubano il TFR, gli tassano i risparmi, gli aumentano tutti i costi.
8. I GIOVANI
La triade è consapevole che questa è l’ unica categoria che potrebbe innescare una rivoluzione sociale (vedi 1968) che la prenderebbe a calci nel sedere. Per questo ha innescato tutti i meccanismi per narcotizzare ed incatenare i giovani. A loro non deve essere concesso il presente, né garantito il futuro; devono essere lavoratori interinali o cooperativizzati, mai lavoratori autonomi od economicamente indipendenti, altrimenti non sarebbero più ricattabili. E’ pericoloso lasciarli pensare liberamente; è meglio spingerli a drogarsi di telefonini TV, macchine o con altro di peggio. Per quelli che decidono di mettersi in proprio c’è subito da pagare: il 50% di tasse allo Stato, il 10% di interessi sul prestito concesso dalle banche, il 15 % di spese generali.
9. I PENSIONATI
Viste le loro limitate attitudine allo spreco, erano considerati i risparmiatori per eccellenza e per questo sono stati “espropriati” con l’uso dell’ effetto Euro. Oggi le banche gli hanno “concesso” di vincolare 1/5 della loro pensione per accendere prestiti con cui acquistare generi di prima necessità o per aiutare i propri nipoti strozzati dal lavoro precario.
GLI SCHIAVI DI DOMANI:
10. I BAMBINI
Figli di immigrati è meglio: non saranno radicati al territorio, saranno più soggetti a ricatti e discriminazioni e di conseguenza più disponibili ad ogni compromesso con lo Stato. La triade preferisce che non ci sia il part-time per le donne ne i contributi per le famiglie. I figli devono essere un conto sociale: i loro genitori si devono indebitare, obbligandoli a lavorare entrambi per non dargli la possibilità ne il tempo di badare a loro. In questo “vuoto” imposto dal sistema i bimbi crescono privi di valori, sudditi perfetti.
11. GLI IMMIGRATI
Sono i nuovi poveri che si contendono le risorse in una guerra senza colpi con i nostri diseredati. Pronti a tutto pur di avere una collocazione dallo Stato o dalla malavita. In questo quadro fanno crescere l’ insicurezza del Paese, strumenti inconsapevoli nelle mani della triade e dei vassalli che lontano dai riflettori della cronaca aumentano le loro ricchezze frodando i servi della gleba e mantenendo la proprie impunità.
LA RIVOLUZIONE PER LA LIBERTA’
LOTTA ALL’ EVASIONE
Oggi la triade a noi impone regole assurde in nome della Privacy mentre lei ci controlla tutto, il nostro conto corrente, il telefono, le tasse che paghiamo, la nostra assicurazione, la proprietà privata e perfino la nostra famiglia; Però lei dice di essere costretta a farlo perché ci sono toppi evasori,… Abbiamo un’ esercito di controllori che serve solo a difendere la triade dal vero nemico: il cittadino onesto che lavora e produce. Un regime da “grande fratello” non risolve il problema dell’ evasione ma aumenta il divario tra chi è costretto a pagare le tasse e chi viene lasciato libero di evadere. La nostra proposta è quella di consentire ai cittadini di detrarre dalle tasse tutte le spese, come già avviene in tutti i paesi civili; si avrebbe così il doppio vantaggio di eliminare il commercio ed il lavoro nero e di incentivare i consumi interni.
BANCA D’ITALIA IN MANO ALLO STATO
La Banca d’Italia introita ogni anno un’ utile di circa € 100 Mld sulla ricchezza prodotta dai cittadini, pari a 2 volte gli introiti fiscali intascati dalla Repubblica Italiana. Noi proponiamo di restituire la Banca d’Italia al controllo ed alla proprietà dello Stato, così da ridistribuire gli utili dell’ Istituto ai cittadini che li hanno generati. La Banca del Giappone è di proprietà dello Stato ed il tasso di sconto in quella nazione è dello 0,2%
DEMOCRAZIA DIRETTA
Per spezzare la triade è indispensabile restituire al popolo il diritto di scegliere i propri rappresentanti. La nostra proposta è quella di un sistema elettorale proporzionale che tenga conto del voto di ogni cittadino (ogni sbarramento o correzione maggioritaria difatti espropria o rende nullo il voto di un gran numero di persone che hanno il sacrosanto diritto di essere rappresentate in quanto hanno votato) con l’ indicazione della preferenza. Il mandato degli eletti deve essere vincolato ad un programma sottoposto ad una verifica elettorale di metà legislatura. Devono essere introdotti i referendum legislativi con cui l’ elettorato, senza il vincolo del quorum e senza la presa in giro della consultività (fatto per cui i risultati di gran parte dei referendum passati sono stati ignorati), possano imporre le legittime scelte della comunità alla classe politica.
RIFORMA DELLO STATO
L’ attuale forma repubblicana è destinata solo ad incrementare a dismisura le disparità e le ingiustizie che alimentano la triade. E’ necessario riformulare il patto sociale che aggrega questo Paese prendendo a modello la costituzione confederale Elvetica. Ogni Regione avrebbe garantita la propria sovranità è potestà legislativa, delegando di propria volontà solo determinate funzioni agli organi centrali della Confederazione, senza possibilità di conflitti di competenze o imposizioni arbitrarie. In tale regime ogni territorio avrebbe il controllo razionale delle risorse prodotte, permettendo un circolo virtuoso nella tassazione, nelle politiche del lavoro, della famiglia ecc. che risolverebbero gran parte degli attuali problemi e consentirebbero uno stile di vita moderno, sviluppato equo e sostenibile.
FRONT FURLAN FRONTE FRIULANO
FEDERICO SIMEONI CANDIDATO PRESIDENTE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA