MIGRANTI: COME L’EUROPA AFFRONTA L’EMERGENZA? SU FACEBOOK

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La politica è senza imbarazzo.
Quella europea è oltremodo una pericolosa pagliacciata che dimostra la sua autoreferenzialità, improduttiva ed impotente, inutile quanto dannosa.
A sentire certi rappresentanti delle istituzioni, in questo caso un membro del parlamento europeo, ci si sente smarriti, avviliti, presi per i fondelli. I più furbi (pochi) tacciono: tanto il profumato mensile arriva lo stesso. Altri parlano o, meglio, postano, sempre a caccia di like, voti, consensi anche mentre un continente sta sfondando il nostro.

DE MONTE EMERGENZA MIGRANTI


Ma è normale che proprio un rappresentante della UE, scriva su FB, riguardo all’ennesima tragedia del Mediterraneo, che “è ora di chiedere alla UE con forza di fare la propria parte”?
Ma un eurodeputato, signora De Monte del PD di Renzi, non è la UE?

Ha le visioni mistiche il parlamentare europeo, quando scrive al mondo che si trova “come ogni settimana a Bruxelles” -proprio tutte?- “…per fare pressing sulle istituzioni europee e trovare una via d’uscita”? Cos’è, uno e trino?
Ma un europarlamentare non è un’istituzione europea? Cosa fa, pressing su se stessa? E’ una contorsionista?

Adesso basta”, come lanciasse un ultimatum ad uno Stato estero, è ridicolo: la UE sei tu! Ha una crisi d’identità?

Voglio vedere dei risultati” è semplicemente patetico: semmai, noi (popolo sovrano) vorremmo, da voi tutti parlamentari europei, aver visto già anni fa qualche piccolo risultato, altro che convegni sul turismo, relazioni sul cinema europeo nell’era digitale o la discussione in sessione plenaria sullo sfruttamento sostenibile della spigola.

Redazione

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