Messaggero Veneto (Gruppo Espresso): se i giornali sono così, figurarsi l’Italia (e gli Alpini)

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Dopo mille articoli, 250mila visite, un milione di pagine lette e qualche premio, questo giornale/sito/blog/testata registrata può considerare riuscita la sua fase di startup. Ora dove vogliamo andare? Boh? Scappare all’estero pare la cosa migliore…

conigli

Impossibile competere con i giornali grossi: il grande, si sa, mangia il piccolo.

Ma possiamo rompergli le palle, perché oltre che grossi, son tutti complici dell’attuale disfatta dell’Italia. Beppe Grillo, ogni tanto, a modo suo, ha ragione.

L’opinione pubblica è ammansita, veicolata, disprezzata; negli anni ci siamo accorti, sul campo, di come viene distorta l’informazione: ognuno tira l’acqua al suo mulino, anche chi -soprattutto- non dovrebbe, ossia i giornalisti. E i giornali, si sa, sono lo specchio di una società.

Marchette a go-go, in mille salse e notizie occultate: questo è quello che possiamo testimoniare, quello che vediamo sotto i nostri occhi. No, non siamo i migiori, anche se bravini: soprattutto, non avendo nulla da perdere perché non siamo mai scesi a compromessi con nessuno, siamo puri, tentiamo di interpretare l’informazione nella maniera più chirurgica possibile (ma umani siamo!) e poi… siamo microscopici e totalmente privi di finanziamento (abbiamo tolto anche le pubblicità on-line perché c’era una gran puzza anche lì).

Ci vuole coraggio ma… almeno ci guardiamo in faccia al mattino.

 

Messaggero Veneto (Espresso): tutta Udine lo chiama Menzognero, non abbiamo mai dato per scontato questo sfottò…

Ma adesso la misura è colma, un esempio per tutti: oggi, finalmente, dopo 4 mesi, MV dà la notizia che Udine non ospiterà l’adunata alpini di Udine prevista nel 2015. Argomento secondario, si potrebbe dire: a Udine l’argomento è sicuramente sentito… e in Italia qualsiasi notizia svela retroscena detonanti.

Il 20 Maggio avevamo diramato la notizia, letta anche dai benpagati giornalisti del MV.

Non solo in ritardo, viene data la notizia, ma anche con inesattezze da paura, in primis il fatto che un Alpino sarebbe ancora sospeso?

Signori/signore: Mattia Uboldi è stato radiato più di un anno fa!

 

La polemica ha fatto il giro delle Alpi e degli Appennini, altri han subito l’epurazione di Perona, Lavizzari & Co, noi stessi siamo stati messi sotto processo perché non avremmo dovuto osare dire la nostra… e voi non lo sapete ancora? Perché non ne avete mai parlato?

Ma vi pagano sottobanco?

Avete stretto un patto segreto?

Perché non dite la verità, se non mezza e nel tempo?

 

E così in mille altre tematiche, inizialmente suggerite con rispetto, poi con le buone, poi con necessaria arguzia: da qualche giorno, ad ogni articolo ‘interessante’ postiamo il nostro scomodo approfondimento (un misero link), notando, in primis, quanto poco traffico sviluppa il giornalone, e poi quanto stupore in tanti lettori che ‘non ci credono’…

 

Oggi la barzelletta è diventata un coniglio: i nostri post ufficiali vengono censurati.

Cioè: un grande gruppo editoriale si nasconde da un singolo giornalista.

 

E già in alcune occasioni abbiamo tentato di comprendere e dal signor Monestier, e dal signor Cerno (che ci ha presi in giro sottraendoci alcuni documenti) e dal signor Mosanghini, e dal signor Rinaldi…

Ma il muro di gomma è stato elevato tra noi e loro. Proprio chi dovrebbe cavalcare il cavallo della libertà di stampa, evita il confronto, confermando di non dare informazioni ma di farle. Alla faccia, tra l’altro, dello spirito di collaborazione tra colleghi giornalisti…

 

Monestier: perché non parli delle ultime sparate di Tondo su Promotur? Noi le abbiamo ribaltate in 5minuti…

Quando parlerai dei finti chilometri di piste da sci di Promotur? Son passati due anni ormai…

Etc.

Cerno: invece di arrovellarti su come imporre ostinatamente la tua omosessualità anche alla stragrande maggioranza degli eterosessuali (pare che per te tutto dipenda dalle abitudini a letto), calati nella parte di chi ha figli e spera per loro che le cose veramente cambino in questo Paese. Attendo sempre che tu mi restituisca quelle carte: sarebbe un buon inizio.

Tommaso Botto

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