Tra pareggio di bilancio e fiscal compact, ci sono molte posizioni poco chiare rispetto al Governo Monti
In questi giorni siamo impegnati a raccogliere firme contro provvedimenti approvati da Governo Monti, art. 18, art.8 (contratto nazionale di lavoro), Fornero (pensioni) ed inoltre sulla diaria dei parlamentari.
Il Governo Monti è per noi un Governo costituente perché ha approvato provvedimenti che costituiranno i binari obbligati per la politica economica dei prossimi venti anni.
Per questo, oggi, c’è un problema di schieramento che salta ogni discussione. Ovvero: il centrosinistra si presenterà alle prossime elezioni per fuoriuscire da quel recinto che viene chiamato austerità, e che invece si traduce in tagli a chi ha subito, e non causato, la crisi o cercheranno di rimescolare le carte per continuare sulle orme di Monti?
Se non si prende posizione stiamo facendo letteratura. Nessun governo che ignori la necessità di uscire dalle logiche Montiane può pensare veramente di dare un segno diverso alla politica economica del paese, a nessun livello.
Oggi, nel mondo della politica parliamo d’altro. Di istituzioni, di autonomia, di Udc, di legge elettorale ecc. I tagli del Governo, che alla fine arrivano oggi ai cittadini (vedasi i tagli alla finanziaria regionale che a sua volta vuole scaricare i problemi sui Comuni e sui servizi), cambiano radicalmente la società. Chi era ricco diventerà più ricco, chi stava male starà peggio.
C’è la possibilità di riportare i Partiti a discutere della drammatica condizione dei cittadini e delle cittadine tutte? In Regione come in Parlamento il tema del lavoro, viste anche le recenti e le prossime mobilitazioni sindacali, deve tornare centrale. Altrimenti nemmeno un tema così chiaro come l’errore del Governo sugli esodati riuscirà ad essere corretto.
Kristian Franzil
Seg. Reg. PRC Friuli Venezia Giulia
2 commenti
franca says:
Nov 15, 2012
che vadano tutti a casa,con tutto quello che mi fanno pagare ,ciaoooooooo
lucia says:
Nov 15, 2012
paghiamo sempre noi i sigg.ri nessuno