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L’isola dei preziosi
13 Giugno 2011 News
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Forse la più bella delle isole Egadi, Marettimo s’impone per la sua incontaminata insularità. Un gioiello ricco di preziose sorprese…

Marettimo sta tra il cielo e il mare.
A 40km da Trapani (Sicilia) si erge quest’isola la cui sommità raggiunge i 684 metri.

È incredibilmente verde: basta avviarsi lungo i suoi sentieri ben tracciati, accompagnati magari da qualche asinello, per infilarsi in una natura florida e selvaggia.

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Il periplo è frastagliato in un’alternanza di scogliere, faraglioni, calette, grotte e scenari subacquei mozzafiato.

L’etimologia è incerta: chi propende per la miscela tra Mare e Timo, chi ricorda il nome arabo Gazìrat Malìtimah. Nella fossa del castello i detenuti sperimentarono pene terribili: da queste orribili esperienze entrò nell’uso, tra i prigionieri, di appellare quest’isola con il suo bieco anagramma: Morte Mia.

Marettimo sa di mare ma anche di cielo, per una spiritualità che infonde la sua aria, sempre in movimento ma mai fastidiosa.

La sua insularità è spiccata: isola lontana al centro del Mediterraneo, porta d’ingresso del Canale di Sicilia, con un paesino bianco e turchese che giuoca con il blu e lo smeraldo del mare, gode di un privilegio assai esclusivo, l’assenza di auto.

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Tranne due o tre mezzi di servizio, si incontrano solo persone a piedi, tuttalpiù in bicicletta.

È un ritmo lento ma vitale, quello che traspira quest’isola.

Isola: un concetto molto interessante che in questo luogo fantastico cresce col passare delle ore, ammaliando l’animo, sequestrandolo da frenesie e routinarietà di città.

Isola uguale mistero: interrogativi mistici, esistenziali, s’intrecciano a storie antiche, leggende, fatti e personaggi di epoche passate come Ruggero II, Guglielmo Pepe e Giuseppe Garibaldi.

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È un’isola preziosa, o meglio, un prezioso a se.

Riprendendo il mare, lasciandola nel suo molle agio, sembra uno scrigno, ricco di natura, di tempi umani, di modi di fare saggi e cortesi, di colori, di aria pura, di pesce e cibo genuino.

Un tesoro prezioso con una sorpresa molto preziosa: chi lo direbbe mai che qui, in mezzo al mare, lontano dalle vie di transito (a Marettimo si arriva solo per arrivare a Marettimo), possa esserci una bottega che crea e commercializza preziosi?
Si chiamano Aleo: padre e figlio, trapanesi, da anni vivono qua, non solo d’estate e ci lavorano, dedicandosi a chi capita a Marettimo o fa tanta strada apposta per un piccolo pensiero o una grande occasione.

Al curioso di turno capita spontaneo chiedersi: “Perché proprio qua una gioielleria?”.
Oltre ai vip che vi soggiornano, a chiunque Marettimo appare come un gioiello, indubbiamente.
Quest’accostamento riesce proprio bene, visto l’afflusso nel piccolo negozio o davanti alla vetrinetta sotto casa dei proprietari.
È dal maggio del 1990 che Carmelo ha avviato questa piccola attività, sulla scia di una lunga esperienza nel settore dei coralli (“Li pescavo”, ci dice, “addirittura a strascico, che ‘delinquenti’ che eravamo ma all’epoca si poteva…”, confessa un po’ pentito).

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Coralli, oro e pietre dure trovano così forma, con personalizzazioni che possono vantare un assortimento vario ed esclusivo.
C’è il tema della sicurezza poi: “Lascio la porta aperta, di qui non si scappa e poi malintenzionati non se ne vedono proprio!”, assicura.

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È così che le 35 tonalità dell’oro rosso prendono letteralmente il mare, sapientemente lavorati, portando con sé, oltre al proprio valore intrinseco, quell’aura magica che Marettimo ti lascia addosso.

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