Dopo 15 anni è ancora solo un progetto.
Intoppi burocratici e miope politica ghettizzano centinaia di appassionati di windsurf, kitesurf, vela, diving, canoeing, stand up paddling e similari. Tra TAR e Consiglio di Stato…
La tribù è sempre lì, con qualsiasi tempo, basta che ci sia vento.
“Febbraio è stato freddissimo, anche l’acqua era a 4-5 gradi ma ha fatto una gran Bora!”, ci racconta un ‘vecchio’ surfer mentre entra in acqua a Lignano Pineta, davanti a Piazza Marcello d’Olivo (Tenda Bar).
Siamo ai primi di Marzo, dieci gradi la temperatura dell’aria, qualcosa in più quella del mare, una decina di macchine, quattro furgoni, due camper, tavole e vele ammassate sottovento, dieci sportivi che sfrecciano in mare con windsurf e kitesurf, altri che si organizzano ad indossare mute, guanti e calzari, praticamente nudi, tra un’auto e un muretto.
Fa freddo solo a guardarli (a vestirsi); viene un’irrefrenabile voglia di lanciarsi con loro (onde e raffiche di Bora); fa pena vedere una località turistica morta (aperta solo 4 mesi all’anno).
È, infatti, tutto chiuso: bar, alberghi, ristoranti; qualcosa a Sabbiadoro ma, al 99%, è tutto sprangato. Molto strano per una località balneare del Mediterraneo.
A Scheveningen (Olanda, Mare del Nord!), nello stesso periodo, chiunque (dal milionario allo studentello squattrinato) può trovare da dormire, da mangiare… Boh?! E poi c’è crisi…
I surfisti che bazzicano Lignano (ce n’è di tutte le ‘targhe’: Udine, Trieste, Gorizia, Pordenone, Venezia, Treviso, Austria, Slovenia, Germania, Brescia, Cremona, Bologna etc.) devono proprio arrangiarsi: un nomadismo sportico che viene quasi ‘sopportato’ dagli operatori turistici (tranne qualche rara eccezione).
D’estate poi, non li vogliono proprio tra i piedi: la spiaggia è monopolizzata dagli ombrelloni e quindi, tranne nei giorni di mareggiate in cui i bagnanti non si fanno nemmeno vedere, i più sono costretti, grazie ad un Caronte di turno, a migrare nella vicina Isola delle Conchiglie.
.C’è un progetto (POLO SPORTIVO DISCIPLINE D’ACQUA) fermo sulle scrivanie della fantomatica Pubblica Amministrazione da 15 anni!
Promosso dall’Associazione Tiliaventum, consiste nella destinazione di un’area appositamente dedicata e mirata alle discipline sportive d’acqua di mare quali vela, windsurf, kitesurf, diving, canoeing, stand up paddling e similari a Lignano Sabbiadoro (UD), attualmente non esistente, utilizzabile durante tutto l’arco dell’anno a beneficio della Comunita’ locale, dei villeggianti, degli sportivi ed appassionati.
L’Associazione spiega così l’iniziativa:
“Lignano Sabbiadoro risulta disporre di 8 chilometri di spiaggia attrezzata con ombrelloni ed altre strutture dedicate prevalentemente all’accoglienza tradizionale del villeggiante, oltre ai rinomati marina che, considerando tutto il comprensorio, sono tra le piu’ capienti d’Europa, alle strutture sportive terrestri ultimamente aggiornate e riqualificate ed altri servizi turistici di primordine.
Lignano Sabbiadoro risulta disporre solamente di poche e precarie attivita’ stagionali durante la stagione turistica, attrezzate con semplici e limitati corridoi a mare (peraltro non adeguati alla sicurezza alla navigazione e troppo promiscui con la balneazione) per l’uscita/rientro dei mezzi nautici per tali sport.
Durante la stagione turistica risulterebbe impraticabile nella penisola lignanese, Citta’ di mare (!), la pratica della disciplina del kitesurf.
Durante la stagione turistica e le giornate ventose Lignano non offre siti adeguati per la pratica (windsurf, kitesurf e vela in particolare) in quanto i pochi accessi a mare sono densamente attrezzati con ombrelloni sino a mare non consentendo la movimentazione/preparazione delle attrezzature in sicurezza.
Durante il periodo fuori stagione turistica non esistono spazi/logistiche mirate alla pratica degli sport d’acqua, nonostante il vistoso fenomeno spontaneo dei numerosissimi appassionati e sportivi che si precipitano nella localita’ (anche dall’estero) per approfittare delle (spesso gelide) giornate ventose per uscire in mare, senza un minimo di accoglienza (un semplice bagno, uno spogliatoio, un punto per il lavaggio attrezzature e, perche’ no, una doccia!)
Durante il periodo fuori stagione turistica molti degli accessi a mare risultano totalmente impraticabili in quanto chiusi da staccionate/inferriate, impedendo il passaggio dei carrellini delle barchette e anche delle piu’ semplice tavole e vele.
Non esistono scivoli per i piccoli mezzi sia sportivi che di eventuale supporto praticabili a Lignano Sabbiadoro (Citta’ di mare).
REQUISITI PRINCIPALI:
Uno spazio fisico libero a terra costituito da spiaggia e retrospiaggia, e/o area portuale turistica con relativi spazi accessori, possibilmente parzialmente recintato, capace di contenere natanti, tavole/kite a vela, canoe, ecc. con relativo sbocco diretto a mare, a gestione diretta utilizzabile durante tutto l’arco dell’anno solare (la gestione e/o concessione diretta consente di poter effettuare scelte e investimenti lungimiranti evitando la precarieta’ tipica delle microstrutture stagionali dipendenti dal Gestore Titolare ed evitando improvvisi sfratti e/o abbandoni come gia’ successo in piu’ occasioni proprio nel litorale legnanese – vedasi scuola vela-windsurf dei fratelli Urban);
un ampio corridoio a mare di atterraggio espressamente riservato agli sport evitando pericolose promiscuita’ con la balneazione
spazi a terra/spiaggia per ricovero mezzi, approntamenti attrezzature, organizzazione eventi e quant’altro necessario, come agevole collegamento a terra per carico/scarico attrezzature;
capanni e/o analoghe strutture leggere, spogliatoi, vani ricovero attrezzature, vani corsi, spazi coperti vari tipo saletta corsi/riunioni/eventi, bagni, punti acqua e luce per necessita’ operative
Possibile vicinanza fisica con altri servizi ed attività quali punto bar-ristoro, spiaggia attrezzata, strutture per l’ospitalità, ecc. e relativa facilità di poter interagire con esse.
A tal fine è doveroso ripensare ed aggiornare, pertanto, anche la mappatura del territorio degli arenili (ca. 8 km suddivisi in tre vaste aree in concessione a tre Soggetti giuridici ed altre molto piu’ limitate), ora pressochè saturo, con la coraggiosa ed indispensabile possibilità di poter proporre spazi dedicati, anche estrapolandoli, scorporandoli dai confini delle aree esistenti.
La gestione dell’iniziativa, con l’obiettivo di divenire unico strutturato punto di riferimento-base a mare per le discipline ludico-sportive acquatiche, potrebbe essere affidata ad un ente creato ad hoc, nel rispetto dei regimi di affidamento e rapporti con l’Ente Pubblico, i cui associati e sostenitori potrebbero essere rappresentati dalle singole Associazioni sportive partecipanti, dagli Enti Pubblici/Privati sostenitori e da chiunque intenda contribuire alla causa.
La gestione della stessa struttura deve prevedere la possibilità di utilizzo durante tutto l’arco temporale dell’anno, con la possibilità di accesso molto aperta, ovvero, ad esempio, sia ai soci dei Circoli/Associazioni/Enti/ecc. promotori ed organizzatori, che di eventuali utenti esterni previa definizione di relativi regolamenti di utilizzo e modalità anche con l’obiettivo di poter offrire la possibilità di praticare le discipline a costi il più possibile accessibili e sempre nel rispetto delle normative e legislazioni vigenti.
La struttura può prevedere di poter inserire al suo interno quelle attività attualmente precariamente inserite nel contesto balneare, quali Scuole Vela, scuole windsurf, kitesurf, SUP, noleggi, associazioni, ecc.. “
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Chiaro no?
Facciamo fare sport in sicurezza, facciamo girare l’economia, la facciamo girare anche quando è in letargo…
Purtroppo, dopo 15 anni, solo parole, scartoffie, carte bollate…
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UNA VICENDA KAFKIANA
1997-2012
Riepilogo Cronologico Atti Formali – Estratto
01 1997 primi incontri e studi sulle necessita’/possibilita’ di creazione di un Punto di aggregazione con sbocco a mare dedicato alle Discipline Sportive di Mare a Lignano
02 1998-2012 presentazione in piu’ occasioni del Progetto attraverso incontri, deposito documenti, invio documenti, ecc. ai Soggetti/Enti interessati (Regione FVG-Presidente-Assessore Sport-Assessore Turismo-Assessore Pianif.Terr e Demanio e Uffici Competenti, Provincia UD Presidente-Assessore Sport-Assessore Turismo e Uffici Competenti, Comune Lignano S.Sindaco-Assessore Sport-Assessore Turismo e Uffici Competenti, Agenda21 Locale Lignano S., Agenzia del Demanio, Lignano Sabbiadoro Gestioni Presidente e Personale Delegato, PIAT-ex AIAT, Turismo FVG Direttore Generale, Capitaneria di Porto Monfalcone e Ufficio Locale Lignano, Associazioni Sportive locali, CNA Nautica, CCIAA Presidente, Assonautica Udine Presidente, ecc., nonche’ deposito di numerosi solleciti e promemoria in particolare presso Comune di Lignano S.
03 10.2005 organizzato incontro pubblico mirato LIGNANO E SPORT DI MARE, POTENZIALITA’ E PROSPETTIVE, c/o Biblioteca Comunale con la partecipazione, tra gli altri, di Sindaco Lignano, Direttore Regionale rif. Demanio, Capitaneria Porto, Presidenti Associazioni Sportive locali, ecc.
04 15.05.2007 ISTANZA DEPOSITATA C/O CAPITANERIA PORTO MONFALCONE
06 SENTENZA T.A.R. FVG 687.2007
07 Deposito ISTANZA RILASCIO CONCESSIONE DEMANIALE di data 21.12.2007 prot. 51816 presso Comune Lignano S.
08 DEPOSITO RICORSO CONSIGLIO DI STATO 692.2008
09 Deposito PROPOSTA RIUTILIZZO SITO EX PARCO UNICEF di data 07.11.2008 presso Comune Lignano S.
10 13.03.2009 DEPOSITO RACCOLTA CA 600 SOTTOSCRIZIONI A SOSTEGNO PROGETTO presso Comune Lignano S. (UD)
11 08.06.2009 MENZIONE SPECIALE PREMIO “START CUP FVG 2009” del Progetto Polo Sportivo Discipline d’Acqua da realizzarsi a Lignano Sabbiadoro
12 AVVISO PUBBLICO PER LA REDAZIONE DI PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AL P.R.G.C. – 30.07.2009-deposito proposta di data 26.08.2009 presso Comune Lignano
13 07.04.2010 SENTENZA CONSIGLIO DI STATO 01962.2010 favorevole a TILIAVENTUM contro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Capitaneria di Porto di Monfalcone e Turismo FVG, non costituitosi in giudizio;
14 21.05.2010 DEPOSITO OSSERVAZIONI P.R.P.C. INIZ. PRIV. E.F.A-VER. C.C. 40-24.03.2010 presso Comune Lignano S.
15 21.05.2010 RICHIESTA INSERIMENTO PROGETTO POLO SPORTIVO IN O.di G. COMMISSIONE URBANISTICA COMUNE LIGNANO SABBIADORO
16 30.06.2011 ESAME IN COMMISSIONE URBANISTICA PROGETTO POLO SPORTIVO DEL MARE Comune Lignano Sabbiadoro UD
N. 01962/2010 REG.DEC. N. 00692/2008 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente DECISIONESul ricorso numero di registro generale 692 del 2008, proposto dall’ Associazione dilettantistica cro “Tiliaventum”, rappresentata e difesa dagli avv. Luca Colombaro, Alessio Sambiagio, con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via Tacito, n. 64;
contro
– il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Capitaneria di Porto di Monfalcone, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio per legge in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
– Turismo FVG, non costituitosi in giudizio;
per la riforma della sentenza del TAR FRIULI VENEZIA GIULIA – TRIESTE n. 00687/2007, resa tra le parti, concernente DINIEGO ACCESSO ALLE PLANIMETRIE AREE PER DIPORTO NAUTICO E DARSENE.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa;
Relatore per l’ udienza pubblica del giorno 23 febbraio 2010 il consigliere Bruno Rosario Polito e uditi per le parti l’ avv.to Tedeschini, per delega dell’ avv.to Sambiagio, e l’ avvocato dello Stato Colelli;Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1). Con istanza in data 15.05.2007 indirizzata al Ministero dei Trasporti, Capitaneria di Porto di Monfalcone l’ Associazione sportiva “Tiliaventum” – affermando di essere interessata in relazione alle finalità associative, elencate in dettaglio, al rilascio di una concessione demaniale marittima nel Comune di Lignano Sabbiadoro – formulava domanda per ottenere copia della seguente documentazione:
“- planimetrie con legenda esplicativa delle aree del territorio lignanese di competenza (della Capitaneria di Monfalcone) destinate al diporto nautico/affini, in particolare delle darsene-marina-porti turistici siti a Lignano Sabbiadoro complete di identificazioni e perimetrazioni delle relative singole aree demaniali in concessione e/o libere; – stralcio cartografico tecnico delle aree del territorio comunale lignanese di cui al S.I.D.-Sistema Informativo Demanio e relativa tabella “U” Usi e Categorie; – elenco completo e dettagliato delle scadenze dei singoli rapporti concessori ivi esistenti; – modalità di richiesta e/o istanza ai fini dell’identificazione di aree utili al progetto citato in oggetto sia che esse possano essere riconducibili alle perimetrazioni delle superfici esistenti in concessione, sia che possano essere identificate con perimetrazione diversa da quanto esistente (scorpori, estrapolazioni, accorpamenti o quant’altro) e riferimenti normativi relativi; – quant’altro afferente e/o utile”.Con determinazione del 23.05.2007 la Capitaneria di porto di Monfalcone respingeva la domanda di accesso sul rilievo che le informazioni fornite non consentono “di ricondurre la richiesta di codesta Associazione. nelle previsioni di cui alla L. 241/1990 in materia di accesso ai documenti amministrativi formati e detenuti da questa Autorità Marittima”. Quanto precede con implicito rinvio “ob relationem” a precedente diniego della Capitaneria del 22.2.2007, riferito ad analoga richiesta di accesso della ricorrente, in cui si osservava che la domanda avrebbe dovuto recare l’ “indicazione precisa degli estremi del documento oggetto della richiesta e non un generico interesse a conoscere dati ed informazioni che dovrebbero essere ricercate, elaborate e ridotte a sintesi dall’Amministrazione e che di fatto ricomprendono tutto il territorio demaniale marittimo del Comune di Lignano Sabbiadoro”.
Avverso l’ atto ostativo all’ accesso l’ associazione interessata proponeva ricorso avanti al T.A.R. per il Friuli Venezia Giulia, deducendo motivi di violazione di legge ed eccesso di potere in diversi profili ed insistendo per la declaratoria dell’ obbligo dell’ amministrazione all’ esibizione dei documenti richiesti.Con la sentenza di estremi indicati in epigrafe il T.A.R. adito respingeva il ricorso. Il giudice territoriale, in particolare poneva in rilievo, con richiamo a conformi arresti della giurisprudenza amministrativa, che la disciplina sull’accesso ex L. 241/90 è finalizzata a “consentire la conoscenza degli atti materialmente esistenti negli archivi dell’amministrazione, ma non comporta il suo obbligo di porre in essere un’attività di elaborazione dei dati in suo possesso o di emanare ulteriori atti” con la conseguenza che il diniego dall’ Amministrazione doveva considerarsi giustificato “perché la domanda di accesso ex art. 22 e ss. L. 241/90 deve riferirsi a specifici documenti senza comportare la necessità di un’attività di elaborazione di dati da parte dell’amministrazione destinataria della richiesta”.Avverso detta sentenza l’associazione sportiva “Tiliaventum” ha proposto appello ed ha contestato le conclusioni del T.A.R., sottolinenando: l’ attualità dell’ interesse ad acquisire conoscenza dei documenti richiesti; la compiuta elencazioni dei documenti riferiti ad un’ individuata e ridotta porzione della costa (spiaggia i Lignano Sabbiadoro), nonché la loro materiale esistenza presso gli archivi dell’ amministrazione interpellata; l’ assenza di un’ adeguata e congrua motivazione a sostegno della determinazione reiettiva.
2). L’ appello è fondato.
2.1). Va ribadito in via preliminare che l’ Associazione ricorrente – che per statuto svolge attività per la diffusione e lo sviluppo delle discipline sportive d’ acqua – è titolare, secondo quanto prescritto dall’ art. 22, comma 1, lett. b, della legge n. 241/1990 e successive modificazioni, di una differenziata posizione di interesse concreto, diretto ed attuale, collegato ai documenti per i quali ha esercitato il diritto di accesso. Essi, infatti, riguardano la gestione e l’ affidamento in concessione a privati di beni appartenenti al demanio marittimo ed il rilascio del titolo concessorio per una porzione di dette aree demaniali costituisce indubbio supporto e mezzo per il miglior perseguimento degli scopi sociali.
2.2). Diversamente da quanto ritenuto dal T.A.R. la gran parte dei capi della domanda di accesso avanzata dall’ Associazione sportiva “Tiliaventum” non impone all’ Amministrazione un’ attività di elaborazione e creazione dei documenti, che si affermano non esistenti nella loro materialità negli archivi della Capitaneria di Porto di Monfalcone, con conseguente inammissibilità della domanda stessa.Ciò risulta evidente con riguardo alle “planimetrie con legenda esplicativa delle aree del territorio lignanese di competenza (della Capitaneria di Monfalcone) destinate al diporto nautico/affini, in particolare delle darsene-marina-porti turistici siti a Lignano Sabbiadoro complete di identificazioni e perimetrazioni delle relative singole aree demaniali in concessione e/o libere”, nonché allo “stralcio cartografico tecnico delle aree del territorio comunale lignanese di cui al S.I.D.-Sistema Informativo Demanio e relativa tabella “U” Usi e Categorie”.Si tratta di rappresentazioni grafiche riconducibili nella nozione di “documento amministrativo” – quale si enuclea dall’ art. 22, comma 1, lett. d, della legge n. 241/1990 – che, nella misura in cui risultino predisposte e detenute dalla Capitaneria di Porto, concorrono con i dati in esse contenuti a rendere concretamente attuabile l’ interesse di cui è portatrice l’ Associazione sportiva “Tiliaventum”, inerente alla possibilità di rivestire la qualità di concessionaria di un porzione di area suscettibile di destinazione ad attività di diporto nautico o affine.Inoltre, come ulteriormente precisato nell’ atto di appello, l’ Associazione ha identificato nella spiaggia del Comune di Lignano Sabbiadoro la porzione del demanio marittimo cui è riferita la domanda di accesso, così che la stessa, per la determinatezza dell’ oggetto, non presenta connotazioni meramente esplorative e di controllo delle funzioni svolti dalla Capitaneria di Porto nella gestione del demanio marittimo nella circoscrizione di competenza.Non costituisce, inoltre, onere del richiedente l’ indicazione degli estremi di protocollo e della data identificativi di ciascun documento, trattandosi di elementi che non sono nell’ ordinaria disponibilità e cognizione del privatoQuanto agli ulteriori capi della domanda di accesso – che come in precedenza precisato deve avere ad oggetto nella loro materialità documenti già perfezionati dall’ Amministrazione – non spetta alla Capitaneria di Porto svolgere, ai fini del riscontro, un’ attività di preistruttoria per identificare un’ area del proprio demanio che, nella sua consistenza e ubicazione, si presti idonea al progetto elaborato dall’ Associazione “Tiliaventum”, né di procedere alla redazione di un apposito “elenco completo e dettagliato delle scadenze dei singoli rapporti concessori ivi esistenti”. Quest’ ultimo, solo se già esistente, va posto nella disponibilità dell’ Associazione, unitamente ad eventuali modelli e nota esplicativa degli atti ed adempimenti a carico dell’ aspirante concessionario, se già predisposti dalla Capitaneria di Porto a disciplina del relativo procedimento.Nei sensi e limiti di cui innanzi l’ appello merita accoglimento; per l’ effetto, in riforma della sentenza appellata, va annullata in parte “de qua” la determinazione impugnata del 23.05.2007 e va dichiarato l’ obbligo della Capitaneria di Porto di Monfalcone di consentire la visione ed estrazione in copia, con onere di spesa a carico del richiedente, della documentazione secondo quanto indicato in motivazione.Spese ed onorari del giudizio possono essere compensati fra le parti nei due gradi di giudizio stante la reciprocità dei capi di soccombenza.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato, Sezione VI^ in sede giurisdizionale, accoglie in parte l’ appello e per l’ effetto, in riforma della sentenza impugnata, dichiara l’ obbligo dell’ Amministrazione convenuta di consentire l’ accesso documentale nei sensi e con le modalità di cui in motivazione.Spese compensate.
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 23 febbraio 2010 con l’intervento dei Signori:
Claudio Varrone, Presidente Paolo Buonvino, Consigliere Domenico Cafini, Consigliere Maurizio Meschino, Consigliere Bruno Rosario Polito, Consigliere, Estensore
BUON VENTO !!!
1 comment
gianluigi says:
Mar 21, 2012
finealmente che qualcuno si accordge della disastrosa attenzione per il mare …..