“I numeri dell’assessorato al lavoro non tranquillizzano, ma preoccupano e fa specie che chi li fornisce non se ne renda conto”.
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Ad affermarlo è Alessia Rosolen, consigliere regionale di Un’Altra Trieste ed ex assessore regionale al lavoro, che legge con preoccupazione i dati annunciati dall’Amministrazione regionale e ha presentato un’interrogazione alla Giunta.
“L’aumento della cassa integrazione straordinaria in deroga infatti – prosegue – fotografa una realtà in cui c’è una
sofferenza ormai consolidata di un settore imprenditoriale che, nella maggior parte dei casi, ha esaurito gli strumenti ordinari ed è costretto a ricorrere a strumenti di sostegno ormai residuali.
Il vistoso aumento delle ore di cassa straordinaria in deroga sono tutt’altro che trascurabili e dovrebbero essere oggetto di una diversa attenzione”.
“A ciò – prosegue Rosolen – si deve aggiungere che i numeri sulla cassa integrazione poco o nulla ci dicono del reale stato di salute dell’occupazione regionale, se non sono affiancati dai dati sugli ingressi in mobilità“.
“Sarebbe meglio – conclude Alessia Rosolen – che alla luce della delicata congiuntura economica e delle sofferenze occupazionali del Friuli Venezia Giulia, fossero illustrati quali provvedimenti normativi, al di là dell’adozione degli ammortizzatori sociali che si limitano a tamponare gli effetti della crisi, si intendono assumere in sede di Finanziaria regionale, per rilanciare concretamente il mercato del lavoro nella Regione Friuli Venezia Giulia“.
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2 commenti
paolo 65 says:
Dic 20, 2011
i nostri governanti sia in parlamento che in regione e meglio che si diano una mossa sul reale problema lavoro e disoccupazione se no e meglio che che se ne vadano altrove a guadagnarsi da vivere,siamo veramente stufi.e sono convinto che prima o poi la gente molla il botto.
paolo 65 says:
Dic 20, 2011
i nostri governanti sia in parlamento che in regione e meglio che si diano una mossa sul reale problema lavoro e disoccupazione ,siamo veramente stufi.e sono convinto che prima o poi la gente molla il botto.