Forse, si, no, boh. Come l’accesso agli atti in FVG prende il sapore di una sfida, sbattendo contro l’ottusità degli alti ranghi burocratici, a dispetto della trasparenza e sotto i tiri della lupara bianca. I dubbi sulle procedure di cottimo fiduciario e le ‘sorprese’ venute a galla.
Credevamo -il nostro orgoglio friulano sinceramente lo sperava- che, dopo nove mesi, una banale e legittima domanda di accesso agli atti, presentata alla Direzione Centrale Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, venisse finalmente accolta.
Invece no; oppure si; forse o non si è capito: neanche Totò avrebbe saputo rappresentare un teatrino del genere; un teatrino amaro, che lascia aperta la porta ai dubbi ed alle peggiori implicazioni. Ma andiamo per gradi.
È di Maggio 2011 la notizia che l’ufficio stampa della Regione (la redazione più grande del territorio…) abbia lasciato a casa tre giornalisti, collaboratori fissi da anni, nel filone dei presunti tagli alla spesa pubblica. Tagli in apparenza virtuosi ma incomprensibili alla luce di una curiosa ‘esternalizzazione’ di attività, proprie dell’ufficio stampa istituzionale, in capo alla società Vivaradio srl, concessionaria di pubblicità radiofonica, anche proprietaria di un sito web che campa su publiredazionali per una pluralità di committenti (Regione Fvg, Provincia di Udine, Cisl, Aziende Sanitarie -!-, associazioni o enti turistici, aziende private etc.).
Il sito web è www.euroregionenews.ue; è registrato come testata giornalistica presso il tribunale di Udine, seppur come derivazione di altre testate, originariamente, con altri nomi, altri editori e diversi direttori, tant’è che il registro, nella pagina di pertinenza, reca un vistosissimo post-it di annotazioni integrative). Viene reclamizzato, ambiziosamente, come agenzia d’informazione. Il sito web di Vivaradio funge, da anni, da cassa di risonanza delle notizie ‘positive’ (è il claim aziendale) della Giunta del Friuli Venezia Giulia: non essendo mai critico -ovviamente- nei confronti del committente, questo indirizzo internet appare, in particolare, come un servizio promozionale dell’operato della Giunta.
È sfacciatamente curioso che in calce ai comunicati stampa presenti sul portale della regione, vi sia un link che rimanda ad Euroregionenews, per ascoltare (in mp3) le dichiarazioni del Presidente e degli Assessori. Sembra quasi che Vivaradio sia un organo regionale…
Ma allora, com’è che la Regione ‘taglia’ tre giornalisti e, contemporaneamente, affida il loro lavoro (impropriamente, perchè l’ufficio stampa, sino a prova contraria, non fa mera pubblicità) ad una società esterna che ha un unico giornalista pubblicista assunto, nemmeno un professionista e due o tre precari che lavorano a cottimo o giù di lì? Probabilmente, vien da dedurre, il beneficio è economico: tre giornalisti assunti costano ‘x’ ma, leggendo le buste paga dei collaboratori di Vivaradio, si sta poco a calcolare in ‘x diviso tre’ il costo ‘aziendale’ di questa esternalizzazione.
Ma siamo nel campo delle supposizioni (anche se numericamente fondate): cerchiamo quindi nel database regionale di conoscere natura (ed importi) di questo idilliaco ‘rapporto’ che dura già dal 2007.
E qui casca l’asino! Anche ad inserire le discriminanti più particolareggiate (ente appaltante, partita iva del beneficiario, nominativi, tipologia di servizio, importi etc.), nel database della Regione non risulta esserci alcun rapporto economico con Vivaradio srl.
Nulla di nulla. Lo faranno gratis?
Visto che al telefono nulla trapela, dopo un paio di visite confidenziali a Palazzo, ci giunge, a Giugno 2011, una spifferata: “Guarda che c’è dell’altro. C’è subbuglio e son tutti sul chi va là. Io non ti ho detto nulla. Sono in rinnovo contrattuale.” Lupara bianca in Friuli? Purtroppo, ci sta.
Come fare per sapere? Anche perchè, a questo punto, non abbiamo nulla di concreto: solo, giuridicamente parlando, illazioni.
Notando che tra i ‘servizi’ di Euroregionenews c’è una inflazione di argomenti incentrati sulle attività della Direzione Centrale Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e comunitarie (Assessore Elio De Anna, direttore Augusto Viola, vicedirettore Giuseppe Napoli), da corretti giornalisti siamo andati a bussare alle porte di questi signori: gli uffici della faraonica sede di Udine ci hanno ascoltato, non hanno saputo dare informazioni e hanno scaricato la patata (che abbiamo subito percepito essere bollente) agli alti vertici.
Si torna a Palazzo, ad Udine, visto che il direttore Augusto Viola, che dirige a Trieste, tace ad una mail diretta, constatato anche che da lunedì alle ore 9, sino a venerdì alle ore 17, è sempre ‘in riunione’. Anche quando, leggiamo per caso, è ad un convegno in Sicilia…
Si incontra Giuseppe Napoli, gli si chiede un abboccamento. Risposta: “Ho ricevuto precise disposizioni: non parlo con la stampa. Chieda a Viola.”
Non vedo, non parlo, non sento.
Dopo una serie di e-mail ai massimi responsabili, non avendo ricevuto alcuna riposta, ci siamo rivolti, a Luglio 2011, al fantomatico Urp.
“Si, so di questi…. Ma no, non è possibile, è tutto su internet: come si chiama l’azienda?”, ci è stato detto da un responsabile che si è subito attivato nella ricerca on-line.
Prova e riprova, nulla di nulla. “Non c’è ma il servizio c’è”, ha sentenziato l’impiegato.
Che fare?
“Mandi una richiesta, anche via e-mail, di accesso agli atti, per la ‘pratica’ che le interessa.” “Ma, veramente, prima di attivare mille uffici, vorrei sapere… Non so nemmeno se il servizio è ‘in carico’ a quegli uffici, non so nemmeno come si chiama il servizio erogato…”. “Scriva ‘servizi di comunicazione’ e il nome della ditta, devono risponderle entro 30 giorni”.
Così è stato fatto ai primi di Settembre ma, al trentesimo giorno, nulla di nulla.
Raffica di e-mail: una ogni due giorni, passando dal vice-capo, al capo, a quello più su, sino, animati da caparbietà professionale (ed alpina!) al capo di tutti, il Governatore Renzo Tondo.
Apriti cielo: dopo due giorni giunge una email che anticipava, con un pdf, una raccomandata con ricevuta di ritorno, dal contenuto subdolo: “Egregio.., abbiamo dubbi sulla legittimità dell’istanza di accesso agli atti, voglia presentare domanda formale. Firmato: architetto Luciano Pozzecco.”
Bingo! Tipica risposta da coda di paglia.
Intanto giunge una notizia molto curiosa. 30 Settembre 2011: non si capisce se la sfrontatezza del potere è cieca o deriva, più banalmente, dal fatto che gli uffici non parlino tra di loro.
Vivaradio emigra, lascia Udine e va a vivere sopra un supermercato della provincia. Mostra le cose in grande, organizzando una cerimonia d’inaugurazione, alla quale invita tutti, anche Renzo Tondo.
Renzo Tondo non ci va e delega l’assessore Riccardo Riccardi (giornalista professionista).
Riportiamo il lancio dell’ufficio stampa regionale sulla visita della Regione a chi integra (o si sostituisce?) nel lavoro dell’ufficio stampa medesimo:
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COMUNICAZIONE: RICCARDI, BUONA INFORMAZIONE PER FAR CRESCERE IL FVG
Pradamano (UD), 30 set – Lacorretta informazioneè determinante per far conoscere alla gente le scelte strategiche operate dalla politica e per far comprendere la proiezione europea di una regione che ha nel proprio DNA la volontà di cooperare. Lo ha detto oggi a Pradamano (UD) l’assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardi Riccardi, intervenendo all’inaugurazione della nuova sede di Vivaradio. Nell’esprimere l’apprezzamento della Giunta regionale per l’iniziativa e per i risultati raggiunti da questa azienda editoriale, che trasmette, attraverso l’Agenzia Euroregione News diffusa da 11 emittenti, ‘buone notizie’ su quanto avviene in Friuli Venezia Giulia e nelle regioni vicine, Riccardi ha affermato che la collaborazione in quest’area dell’Europa, dove si è sviluppata la Comunità di lavoro Alpe Adria e dove sta per prendere corpo l’Euroregione, si basa anche proprio sulla capacità di diffondere corretta informazione. E questo, ha concluso l’assessore, è un Paese che ha tanto bisogno che i fatti siano raccontati per quello che sono. Al di là delle appartenenze. ‘
No comment.
Ottobre 2011: divertiamoci un po’. Il burocrate si ancora sull’effimero appiglio della vacuità legale? Stiamo al giuoco…
Letta e riletta la giurisprudenza del caso, approfondita con interminabili sessioni di studio la regolamentazione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, evinto il concetto che la Legge dice tutto ed il contrario di tutto, il sistema migliore per ottenere informazioni, in questi casi, è la richiesta diretta via email, a giorni alterni, a tutti i -numerosissimi- attori di questi bellissimi uffici, corredata da identificazione personale presso l’Urp, con fuoco d’accerchiamento via email presso i vertici politici (assessori, consiglieri e, immancabilmente, Presidente), nonché qualche periodico articolo sardonico-polemico (strappando anche preziosissime dichiarazioni al presidente nazionale dell’Odine dei giornalisti, Enzo Iacopino, e al presidente regionale, Piero Villotta) sul work in progress della grottesca pratica di accesso agli atti.
Per i posteri, il concetto da comunicare è questo: “Io giornalista sono il tramite tra l’opinione pubblica e te, pubblica amministrazione; tu devi darmi tutte le informazioni che ti chiedo. Non ti manderò mai una raccomandata perchè è uno strumento di sopraffazione ai danni del cittadino. Siamo negli anni Dieci del Terzo Millennio. Predicate no paper e quindi no paper sia.”
Novembre: tutte le email ottengono ogni singola ricevuta di ritorno.
Ma nessuna risposta.
Approfondiamo allora la conoscenza dell’azienda interessata e scopriamo i precedenti penali del suo titolare: 29.11.1996, emissione di assegno senza provvista; 16.12.1996, violenza privata in concorso (morì, di botte, una persona); 12.12.2005, quattro bancarotte fraudolente in concorso.
Multe, pene pecuniarie, attenuanti generiche, circostanze attenuanti prevalenti su quelle generiche, sospensione condizionale della pena e pene accessorie ( inabilitazione dall’esercizio di una impresa commerciale per anni dieci e incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per anni dieci).
Un ‘bel’ curriculum.
“E noi dobbiamo pagare le tasse per farsi fare pubblicità da un pregiudicato? Senza sapere perchè, per come e per quanto?”, è stato il senso dell’articolo pubblicato sull’argomento, con dovizia di particolari.
Articolo meditato, riguardo alla pubblicazione del nome del ‘galantuomo’: la deontologia non è chiara al riguardo. La responsabilità della coscienza individuale si, soprattutto riguardo ai minori: il ‘soggetto’ ha un figlio, scegliamo di attribuirgli una sorte di -indiretto- diritto all’oblio, omettendo nome e cognome.
Scossone a Palazzo ma imbarazzato silenzio: ancora nessuna nuova sull’accesso agli atti.
Unica nuova, di tipo ‘lupara bianca’, da parte del pregiudicato: si costituisce in quei giorni come assai improbabile testimone (di parte avversa) in una lunga (ma limpida) causa di lavoro che ci vede vittime dell’esasperata precarietà giornalistica. Vendetta o intimidazione? Boh…
Febbraio 2012: altra visita all’Urp della Regione (che, lo sottolineiamo, fa il suo lavoro).
“Allora che si fa? Dacchè vi ho chiesto lumi, tanto tempo è passato che è nato il mio terzo figlio…” “Ha ragione: invierò oggi una richiesta circostanziata. Ora devono risponderle.”
Non ci basta: l’inchiesta è come un droga. Giornalista è un curioso al servizio della gente. E non ha pelo sullo stomaco: professione ‘maschia’, se esercitata fuori dalle redazioni ‘convenzionali’.
Tanta fatica, cosparsa di dubbi e di bieche denigrazioni trasversali: il freelance che punzecchia, che indaga i poteri forti, che non si accontenta di presunte verità, annusa anche la puzza dell’emarginazione, soprattutto professionale.
Fantasmi diffondono voci infamanti: ‘persona pericolosa’, ‘fallito’, ‘mantenuto’ etc.
In quei mesi il calo di ‘commesse’ lavorative è sensibile, la lupara bianca ci sta, sempre di più.
Mentre la Direzione con il nome lungo che sa di macedonia resta immobile sul fronte della nostra richiesta di accesso agli atti, facendo scadere nuovamente i termini legali, contemporaneamente comunica al mondo, a Marzo 2012, un’altra ‘novità’; Vivaradio srl ha ricevuto un nuovo incarico: alla Regione, infatti, non basta il mega-portale istituzionale con le efficientissime e dettagliatissime sezioni che offrono al mondo migliaia di news e comunicati; nonostante la crisi che sta richiedendo terribili sacrifici ai contribuenti per risanare l’enorme debito pubblico, ha ‘dovuto’ spendere altri 90.000 euro (destinati a Vivaradio) per creare il sito www.fvginternazionale.org. Non dimentichiamoci, sempre, quei tre giornalisti lasciati a casa…
La crisi si diffonde e la ‘lupara bianca’ è sempre più minacciosa. Tant’è che siamo in procinto di emigrare. Rimane poco tempo, bisogna agire.
Mail a Vivaradio, alla faccia della privacy di Pulcinella dietro la quale si nasconde la Direzione: “Vorrei conoscere i dettagli dei vostri rapporti economici con la Regione”.
Risposta, dopo due giorni: “Solo di persona”.
E così ci fiondiamo da loro: il titolare, nonostante esplicita richiesta, non si fa vedere. Ci riceve gentilmente Gianfranco Biondi, direttore responsabile, col quale si riesce a dialogare chiaramente, nonostante un leggero imbarazzo iniziale.
Ci parla di: un incarico diretto dell’Ufficio Stampa regionale, in corso dal 2007, avente ad oggetto la fornitura dei ‘contributi audio’ che vanno in calce ai comunicati istituzionali; in cambio l’Arc (Agenzia Regionale Cronache, una delle due che dà copertura alle notizie della Regione) è abbonata all’agenzia Euroregionenews e paga 20.000 € lordi annui; gran parte delle notizie di Euroregionenews vengono elaborate da quegli stessi ‘contributi audio’; altri enti seguono lo stesso meccanismo, come l’Azienda Sanitaria di Udine (5.000 €); nel novembre 2010 è stata indetta una gara d’appalto per www.fvginternazionale.org (90.000 € netti per un anno); hanno partecipato tre ditte, ha vinto Vivaradio con Emporio Adv (agenzia di Comunicazione di Udine) che ha realizzato la componente informatica. Vivaradio ha assunto un ‘giornalista’ (che otterrà a breve la tessera di pubblicista) per gestire questo portale che viene definito come “supplemento di Euroregionenews”.
Quindi, ci par di capire, la Regione (o gli altri stakeholders) compra la ‘notizia’ -che dà essa stessa e che dovrebbe conoscere già perchè già coperta dal suo efficientissimo Ufficio Stampa- tre volte: integrazione audio, testo web e audio su Euroregionenews, supplemento web su Fvginternazionale.
Per poco meno di 110.000 euro netti all’anno.
Ecco spiegato come la ‘corretta informazione’ (“Non è pubblicità”, ribadisce più volte Gianfranco Biondi) si è pagata la sede nuova.
Condanne del proprietario: Biondi indica che il problema è stato risolto con la nomina di un amministratore unico e che le sentenze sono dovute ad uno sfortunato episodio che ha incatenato una serie di spiacevoli inconvenienti. Mmhh…
“Tutto alla luce del sole”, specifica Biondi. Infatti di tutti questi rapporti economici non vi è traccia nel database regionale.
La serena visita a Vivaradio ha ha avuto un effetto insperato: come una magica peristalsi, ha stimolato l’architetto Luciano Pozzecco, il responsabile del famoso procedimento di accesso agli atti…..
Giunge una mail (Oggetto: cottimo fiduciario per servizi di comunicazione) che anticipa la Raccomandata di turno.
Anzi, le mail sono due (come le raccomandate, che diventano poi quattro perchè indirizzate al richiedente ed alla ditta interessata).
Una in cui si dà parere positivo, quindi si accoglie l’istanza di accesso agli atti. Eureka.
Un’altra in cui si comunica che Vivaradio può opporsi a tale accoglimento.
Né carne, né pesce.
Telefonata a Trieste: “Architetto, quando mi fa leggere qualcosa?”; “Deve venire a Trieste”; “Non possiamo usare la Pec?”; “Non siamo attrezzati”. “Via e-mail?”; “Sono tanti fogli”.
3 Aprile 2012, data storica: con grandissima scomodità, poche ore prima di partire per sfuggire alla ‘lupara bianca’, andiamo a Trieste. Saliamo a Palazzo. Breve attesa. Silenzio, frescura e massima tranquillità. Veniamo ricevuti da Luciano Pozzecco (responsabile del procedimento) ed Elena Mengotti (responsabile dell’istruttoria).
Bla, bla, bla: “Lei ha frainteso, dobbiamo rispettare il regolamento e tutelare la privacy…”; finalmente abbiamo davanti il ‘prezioso’ fascicolo. Siamo diventati tutti ‘amici’.
Lo sfogliamo e lo fotografiamo; manca qualcosa, però, e stiamo fotografando con nostri mezzi: “Accidenti, batteria esaurita”, ci inventiamo, per dirimere qualsiasi eventuale equivoco probatorio. “Procedo alla scansione, non si preoccupi”. “Ha la chiavetta?”.
Ecco il file pdf: 700 Kb, prodotto in un paio di minuti (avevano proprio voglia di scomodarci).
Non si accorgono (o forse si) di un particolare: la nostra istanza partiva dalla volontà di conoscere i dettagli del servizio, chiamiamolo così, Euroregionenews.
Invece, mettevamo in tasca il ‘fascicolo’ di Fvginternazionale. Precisini, eh?
4 aprile: si parte, fuga dalla ‘lupara bianca’ friulana.
“Chi la dura, la vince. Ardisci e credi”, si pensa durante il lungo viaggio.
Ma si pensa anche: “Con quelli non si è mai tranquilli.”
Ultimo segnale internet, prima del silenzio digitale: un’occhiatina alla posta elettronica e… sorpresa!
Gianfranco Biondi scrive: “Avendo informazione che la relazione, probabilmente per errore, le è stata consegnata prima della ricezione della nostra risposta, desideriamo sottolinearle che il nostro parere a tal riguardo è stato negativo, come specificato e motivato nella lettera che ci premuriamo di allegarLe, visto che l’avvenuta consegna dei documenti rende oramai superflua una comunicazione da parte della Regione. Bla-bla-bla …
A Vivaradio preme assai non divulgare l’offerta tecnica, tant’è che in successiva e-mail (si sta poco a stuzzicarli), il pubblicista Biondi sfodera un ardito: “Ogni utilizzo dei contenuti a fini pubblicistici o a scopi professionali/commerciali non è consentito”.
La Direzione del minestrone ha la stessa premura ma, ovviamente, con tempistiche più dilatate. 17 Aprile 2012. E-mail dell’architetto Pozzecco, tramite tal Monica Muggia (ma quanti sono?), che anticipa le solite due raccomandate, che pagano i cittadini del Friuli Venezia Giulia: “Oggetto: rigetto istanza. … L’amministrazione regionale ritiene di escludere il diritto d’accesso all’offerta tecnica…”.
Oibò, la questione prende una piega metafisica: la Regione rigetta l’istanza di un accesso che ha già autorizzato, eseguito e materialmente agevolato?
O nega la consequenzialità temporale (il prima del dopo e viceversa), ponendosi in una limbica -e molto bene remunerata- dimensione che sta oltre l’immanente spazio-tempo?
Bizantinismi di lana caprina o ontologiche blasfemìe?
Chiediamo lumi via e-mail: non rispondono.
Vediamo come sono stati attribuiti i nostri 90mila euro (e lasciamo perdere -per il momento!- quei 20mila per cui ci eravamo mossi inizialmente).
Innazitutto, notiamo che con uno schizofrenico balletto, l’amministratore unico di Vivaradio autorizza il proprietario pregiudicato ed inabilitato ad assistere all’apertura dei plichi. É l’unico presente, oltre ai quattro membri della commissione giudicante (tra cui Napoli e Mengotti), alla seduta di valutazione dell’offerta economica.
I plichi sono tre, con tre differenti offerte economiche, da parte di tre aziende delle sette invitate (tutte locali, alla faccia delle Relazioni Comunitarie): Unidea Srl di Udine, 64mila euro. Espressione Srl di Udine, 79.990,00 euro. Vivaradio srl, 90mila euro.
Due riflessioni: Vivaradio è la più cara; nessuna azienda privata spenderebbe sì tanto per un sito web. Prezzi estremamente fuori mercato.
Biondi dice: “Non è solo un sito web, c’è dell’altro”. Anche perchè il sito web, materialmente, viene subappaltato (“Vivaradio non ha assolutamente le competenze”) a Emporio ADV, ragione sociale che non troviamo mai citata negli atti.
Leggiamo tra gli atti la tabella con il Punteggio dell’offerta tecnica: Unidea, 37; Espressione, 47; Vivaradio, 55.
Ma l’offerta tecnica -che tanto preoccupa- dov’è?
Nel fascicolo digitale consegnatoci (e nelle foto scattate), troviamo solo questo stringatissimo ‘preventivo’, che ricopia, punto per punto, le singole voci della lettera d’invito, aggiungendo il prezzo:
Vivaradio ha vinto per 4,4 punti, grazie ad una mirabolante performance dell’offerta tecnica che ha spiazzato i due competitor.
L’interrogativo che ci si pone è questo: è incompleta la documentazione fornita dall’Amministrazione (il famoso accesso agli atti) o l’offerta tecnica è proprio questa?
Propendiamo per la seconda ipotesi, altrimenti perchè l’Amministrazione si sarebbe premurata di impedirne la diffusione?
Dai verbali si legge che la seduta pubblica ha avuto qualche ‘problemuccio’; viene infatti sospesa e, quindi, il pregiudicato rappresentante di Vivaradio accompagnato all’uscio, per effettuare un approfondimento giuridico.
Il contraddittorio risultato del ‘concistoro’ è questo: “le tre offerte non sono comparabili per le attività previste.. alla luce del principio del favor partecipationis… in considerazione dell’interesse dell’Amministrazione ad un prezzo economicamente favorevole… stabilisce l’aggiudicazione provvisoria a Vivaradio Srl”. Logico, no?
Insomma: ha vinto Vivaradio e basta.
8 commenti
SICILIA: ISOLE SENZA RIFORNIMENTI, RISCHIO PARALISI « Dovatu says:
Ago 2, 2012
[…] una miriade di ruscelli e ruscelletti che svuotano, in non si sa cosa, le casse pubbliche etc). Sprechi e insostenibili favori vengono a galla in tutte le regioni d’Italia: ma qui in Sicilia la mangiata è un banchetto […]
INTERVISTE A PAGAMENTO NON SONO GIORNALISMO « Dovatu says:
Set 10, 2012
[…] La Fnsi e tutto il Sindacato di categoria sono costantemente in campo contro ogni distorsione e snaturamento dell’attività professionale. […]
RIFORMA FORNERO? NO PAY, NO PLAY! « Dovatu says:
Ott 9, 2012
[…] Flessibilità insostenibile, compensi da fame, proposte di collaborazioni gratuite: questa è la realtà, per chi fa giornalismo puro, libero, senza bavaglio, deontologicamente perfetto, d’inchiesta (comprensivo di aggressioni fisiche e minacce legali), antitetico agli intrallazzi che sfociano negli scandali delle interviste a pagamento, sotto gli occhi di tutti da anni ma taciute in una sottintesa complicità. […]
SPRECONI says:
Ott 27, 2012
ALLUCINANTE ANDATE A VEDERE http://www.fvginternazionale.org
4 NOTIZIE FUMOSE SU PROGETTI EUROPEI CHI SE NE FREGA SIAMO MATTI90000EURO!!”
IN SUBAPPALTO DEL SUBAPPALTO
Domain Name:FVGINTERNAZIONALE.ORG
Created On:13-Dec-2011 16:41:13 UTC
Last Updated On:22-Sep-2012 02:32:49 UTC
Expiration Date:13-Dec-2012 16:41:13 UTC
Registrant Name:Luciano Pozzecco
Registrant Email:luciano.pozzecco@regione.fvg.it
Admin Name:Andrea Virgilio
Admin Organization:Studio Associato Digitlife di Virgilio A – Cudicini F
SCI: ALL’INIZIO FU IL CAOS, POI ARRIVARONO PROMOTUR E IL 118 « Dovatu says:
Nov 6, 2012
[…] esempio di costosa follia di una malsana burocrazia. Tommaso Botto […]
Lega Nord: spending review tipicamente friulana « Dovatu says:
Nov 13, 2012
[…] però, che “la classe dirigente, negli ultimi anni, è incorsa in qualche scivolone. Gemona non è esattamente un esempio virtuoso in questo […]
Giornalismo, assegnati i premi Simona Cigana « Dovatu says:
Nov 16, 2012
[…] pubblico e di un’informazione arroccati su posizioni autoreferenziali. Il testo, intitolato “La costosa follia di una malsana burocrazia”, è stato pubblicato su “Dovatu.it” (sito web udinese di cui l’autore è editore e […]
BUON NATALE CONCORSO MAIALE « Dovatu says:
Dic 26, 2012
[…] all’ufficio stampa del Comune di Udine. La sagra dell’enigmistica di una tracotante burocrazia così puntigliosa che… non si accorge che il bando ha un grave […]