Scandaloso trattamento imposto agli automobilisti italiani dalle autorità slovene, in violazione delle norme comunitarie: obbligatorio pretendere la reciprocità con l’Italia
“Le autorità autostradali della vicina Slovenia in caso di mancato pagamento della vignetta autostradale o anche solo per la sua mancata esposizione come richiesto applicano immediatamente una sanzione di 150 euro e ne pretendono l’immediato pagamento, a pena del sequestro dei documenti personali e della vettura, violando oltre che le norme del buon senso anche quelle del diritto comunitario. Ecco perché ho chiesto alla presidente Debora Serracchiani, visti i frequentissimi rapporti tra la nostra regione e la Slovenia, di intervenire per affermare la reciprocità di trattamento.”, dichiara Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale.
“Nell’arco di pochi giorni, infatti, si sono rivolti a me – precisa il consigliere di Forza Italia – due cittadini per denunciare comportamenti da parte delle autorità slovene, dalla polizia alla DARS d.d., società che gestisce le autostrade d’oltre confine, che contraddicono il buon senso e che si traducono nel ritiro di documenti personali e della vettura e di vere e proprie odissee cui i cittadini italiani sono costretti nel caso in cui non hanno pagato la cosiddetta “vignetta”, obbligatoria per transitare sulle autostrade slovene.”
“Un cittadino italiano – entrando nel dettaglio della segnalazione ricevuta – poiché, nonostante fosse regolarmente in possesso della vignetta per circolare sull’autostrada, non l’aveva posizionata come prescritto sul parabrezza, è incorso in una sanzione di € 150,00, per la quale non avendo potuto pagato al momento a causa di mancanza di adeguata liquidità, gli sono stati ritirati da impiegati della società slovena “DARS d.d.” i documenti di circolazione dell’autoveicolo, la patente di guida e la carta d’identità. Dopo aver provveduto, nei giorni successivi, ad effettuare il bonifico per il pagamento della contravvenzione, solo dopo mille difficoltà è riuscito a scoprire presso quale ufficio avrebbe potuto riprendersi i suoi documenti: una località in Slovenia accessibile peraltro solo percorrendo l’autostrada e pertanto pagando una nuova “vignetta”.
“La seconda segnalazione pervenutami è di una signora triestina – aggiunge Rodolfo Ziberna – la quale domenica 28 febbraio a Capodistria, a causa delle non adeguate indicazioni stradali, ha imboccato l’autostrada per recarsi ad Isola, sprovvista di “vignetta”. Scena già vista: fermata dal personale della società DARS si è vista consegnare per questa ragion una multa da 150,00 euro e, non avendo con sé adeguata liquidità, lo stesso personale ha immediatamente proceduto al sequestrato della patente e del libretto dell’autovettura, a fronte del rilascio di un foglio per la circolazione provvisoria solo in Slovenia. Anch’essa dopo aver pagato la contravvenzione alcuni giorni dopo riesce a scoprire dove poter ritirare quanto sequestratole. L’accesso a tale ufficio non è stato possibile a piedi ma solo in automobile, in possesso perciò di una nuova “vignetta”, obbligando l’uscita o in direzione Lubiana, prima uscita Senosece, o in direzione Capodistria, prima uscita Ospo. E’ dovuta pertanto ritornare successivamente con automobile adeguata, considerando che la propria italiana non poteva allo stato dei fatti circolare in Italia né lei poteva guidarla.”
“E’ opportuno precisare – afferma Ziberna – che in Italia le violazioni commesse da uno straniero al codice della strada, ai sensi dell’art. 207 dello stesso codice, non è ammesso il ritiro dei documenti di circolazione, tranne in casi eccezionali, né tanto meno dei documenti d’identità e/o di espatrio, poiché ciò limiterebbe il diritto dei cittadini dell’Unione di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, ai sensi della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004.”
“Per questa ragione – annuncia Ziberna – sono intervenuto con una interrogazione rivolta alla presidente Debora Serracchiani al fine di sollecitare un suo intervento presso il Governo sloveno per condividere un protocollo rispettoso delle norme comunitarie, oltre che del buon senso, in analogia al trattamento che viene applicato ai cittadini, siano essi italiani o stranieri, nel caso di violazione di norme del codice della strada o altre.
6 commenti
Erik says:
Mar 7, 2016
Prima di lamentarvi informatevi come vengono applicate le vostre leggi in italia a noi stranieri. Per un mancato timbro su una cmr compilata regolarmente ho pagato ben 2000 euro di multa… In piu applicano il fermo amministrativo al veicolo cio è sequestro.. Per non parlare che non è possibile pagare in contanti.. solo in posta con un modulo che è impossibile compilare da un autista straniero.. quindi non diffondete il falso e non mentite alla gente perche secondo me è piu difficile pagare una multa in italia che in slovenia..
Marco says:
Mar 9, 2016
A me sembra la solita lagna all’italiana. Non erano in regola (siamo sicuri che si trattasse di dimenticanza e non del solito trucco della vignetta che passa di mano in mano?), quindi hanno pagato. Il ritiro dei documenti serve ad evitare che il furbacchione di turno si dilegui senza pagare. Pagare tra l’altro con un sistema che, a differenza del nostro, e’ molto facile, dal momento che si puo’ pagare direttamente alla volante con bancomat o carta di credito.
giuseppe says:
Mar 9, 2016
posso assicurare che si sta dicendo il vero a me e successo in luglio 2012 la mancata esposizione della vignetta sul mio camper ho ricevuto lo stesso trattamento ritiro documenti se non pagavo 150 euro
Gian says:
Mar 11, 2016
Beh la legge mi sembra chiarissima a differenza delle nostre italiane… Vuoi andare in autostrada? Paghi. Non paghi? Ti ritiriamo tutto. Voglio vedere se la prossima volta uno non ci pensa due volte prima di fare il furbo
GUIDO says:
Apr 15, 2016
QUI NON CENTRANO LE VIGNETTE,E CHE HANNLIO UN ODIO CONTRO GLI ITALIANI ,BASTA VEDERE ALLA FINE DELLA GUERRA 1945 IL 9 CORPUS SLOVENO VENNE A TRIESTE NEI FAMOSI 40 GIORNI MASACRARONO 20000 ITALIANI DOVE NELLE FOIBE|||| E QUESTI SI CHIAMANO CITTADINI EUROPEI|||| PER ME SONO DEI BARBARI
Gabriele says:
Mag 3, 2016
Non si possono Sequestrare i documenti di identità emessi da un altro stato sovrano, tan più se i due stati sono facenti parte della Unione Europea.
E’ una violazione delle norme comunitarie. La cosa scandalosa è la inerzia delle autorità Italiane nel far sentire la propria voce e far terminare questi soprusi