INFORMEST: SCANDALO EXPOLIVE, SPRECHI E SOLITI NOTI

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Spreco di soldi pubblici (Regione FVG), prassi da Prima Repubblica e un sito web da 92.000 € che non esiste più…
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UN CARROZZONE CHIAMATO INFORMEST

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La Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha stigmatizzato, già un paio d’anni fa, “il proliferare di società per azioni create dalla Regione e dagli enti locali, attraverso le quali è possibile aggirare le norme (che limitano le assunzioni e regolamentano gli appalti pubblici) e creare nuove poltrone nei consigli di amministrazione delle società, con bilanci indipendenti, che troppo spesso presentano disavanzi economici, che si ripercuotono inevitabilmente su quelli pubblici”.
Non solo: “… le società partecipate, in quanto formalmente private, sono sottratte alla possibilità di intervento della Corte dei Conti nei casi di ‘mala gestio’.”

INFORMEST è l’agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale, costituita dalle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, dalle Camere di Commercio regionali e dal Ministero per lo sviluppo economico, con sede a Gorizia (legale) e a Lancenigo di Villorba (Tv).
Rivolge le sue attenzioni principalmente ad Est, soprattutto verso i Paesi balcanici ma anche nell’ex URSS, in Mongolia, in Nepal, in Vietnam,..
I risultati pratici ottenuti da Informest dal lontano 1991, anno di fondazione, sono di difficile valutazione: convegni, missioni, delegazioni, riunioni… sembrerebbero per lo più attività riconducibili al lavoro delle Ambasciate e dei Consolati.
Un raggio d’azione molto ampio, quindi, sotto il cappello di un non meglio specificato obiettivo “di promuovere lo sviluppo economico e i processi d’internazionalizzazione”: “obiettivo” caro un po’ a tutti (Regione, Assessorati, Camere di Commercio, Ministeri, Unione Europea, Province, Comuni, etc.) e che tutti (idem) finanziano già.
Che sia una sorte di Ministero degli Esteri Made in FVG?

Fatto sta che il carrozzone INFORMEST, con due dirigenti, due quadri e 22 dipendenti, è anche socio unico della partecipata INFORMEST CONSULTING Srl (con sede a Portogruaro VE), scorporo del ramo di azienda specialistico “Area Assistenza e Consulenza” di INFORMEST, che si occupava di fornire servizi specializzati nel campo dell’internazionalizzazione d’impresa. Essa ha sei dipendenti (cinque a tempo indeterminato), due collaboratori a progetto e una rete estera di 70 collaboratori “a chiamata”.
Visto che a “promuovere lo sviluppo economico e i processi d’internazionalizzazione”, hai voglia a far passare la giornata a 27 dipendenti, negli anni INFORMEST è stata convertita a “guida nell’assorbimento dei fondi europei attraverso un’azione quasi quotidiana di affiancamento”.

Cioè, l’ennesimo doppione del doppione che “fa” Fondi europei, se ne occupa supportando altri Enti ed aziende nell’intricato mondo dei finanziamenti comunitari.

Ma scopriamo un paradosso nel paradosso.
Il primo paradosso è riportato di seguito.

01 DG FVG 1260 2010

Già dalla delibera della Giunta Tondo n°1260 del 2010 (delibera di Generalità, un estratto del processo verbale della seduta del 23 giugno 2010), non pubblicata sul web della Regione, la Regione FVG invitava le Direzioni dell’Amministrazione regionale a stipulare con INFORMEST (partecipata della Regione) specifiche “convenzioni come supporto alle attività di cooperazione internazionale compresa la programmazione strategica delle singole Direzioni”.

Quindi, la Regione invitava se stessa ad affidarsi ad una propria partecipata per svolgere attività proprie della Regione stessa: una sorte di esternalizzazione (ma interna!), che estrinseca esemplarmente nel carrozzone INFORMEST quanto affermato dalla Corte dei Conti riguardo alle partecipate ‘di comodo’, ossia a quella sovrapposizione di Enti, giuridicamente sottratti alle azioni di controllo della Corte dei Conti, nelle loro attività.

Addirittura, l’attuale presidente regionale Debora Serracchiani, dichiarando spudoratamente l’8 gennaio 2015, al convegno udinese “INFORMEST 2020”, che “Non sappiamo spendere i soldi dell’Europa” ha riconfermato il nuovo indirizzo di INFORMEST, consegnando alla ‘sua’ partecipata’ il “ruolo di consulente sui fondi strutturali comunitari”, ruolo che era già stato sottoscritto dal presidente di INFORMEST Enrico Bertossi (già assessore della giunta Illy e passato a INFORMEST nel giugno 2014) in una convenzione dalla quale risulta che INFORMEST sia “lo sportello della realtà di governo ed economiche del Fvg nell’accesso alle risorse Ue”.
“Faremo sistema, senza duplicazioni, non invadendo altrui competenze, come ad esempio quelle camerali o di Finest”, assicuravano i due. Un lapsus freudiano?
Pare di si, perché il conflitto psichico (tra quel che si sa e quel che si deve invece dire) emerge contestualmente: “Contano la missione e i risultati. Siamo tutti adeguatamente pagati per raggiungerli”.

E il paradosso nel paradosso?
Se INFORMEST è ufficialmente il (uno dei tanti) consulenti della Regione per i fondi strutturali, come fa contemporaneamente a partecipare direttamente, quindi in competizione con la Regione stessa, a progetti comunitari?
Infatti, a fronte di costanti contributi per sostenere le relazioni internazionali della regione stessa e la consulenza nella gestione dei fondi UE (ad esempio: GR 185/2012, 250.000€; GR 659/2013, 150.000€), INFORMEST ha ricevuto dal programma ITALIA-SLOVENIA il finanziamento per la partecipazione a vari progetti: ENJOY TOUR, PROFILI, JULIUS, MOTOR- Incubatore turistico mobile, iCON, ADRIA A.

02 DELIBERA 185 2012

03 DELIBERA FVG 659 2013

Inoltre, spulciando nella delibera GR 2022/2012 (21 Novembre), risulta che ad INFORMEST è stato assegnato nel 2012 un importo di 380.000 € per il Segretariato Tecnico permanente denominato International Desk, di cui 280.000 € per l’annualità 2011 e altri 100.000 € per l’annualità 2012.

04 DELIBERA FVG 2022 2012 pag3

Insomma, se non di sovrapposizioni e conflitti d’interesse, pare si tratti di un’ammucchiata.
Sul carrozzone.

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INFORMEST E’ SEMPRE ‘BRAVO’

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Ma INFORMEST non è nuova alle cronache.

Nel 1996, ad esempio, il deputato Francesco Corleone (Prog. Feder.) presentò un’interrogazione (n° 4/18753) al Ministro del commercio con l’estero, proprio su INFORMEST:
“Per sapere, premesso che … a Gorizia verrà aperto un ufficio dell’agenzia Mondimpresa… il direttore di questo ufficio di Mondimpresa risulterebbe il signor Gianni Bravo, che è stato condannato per vicende legate ad illeciti finanziamenti ai partiti, e che è stato in passato Presidente… di INFORMEST; INFORMEST è nata in seguito alla legge 19 del 1991 e tra i suoi fondatori c’e’ Unioncamere, nonchél’ICE (istituto per il commercio con l’estero); appare evidente la possibilità di sovrapposizione delle attività di tale nuova iniziativa (Mondimpresa) con la già esistente INFORMEST;…: se non ritenga il Ministro interrogato che vi sia un evidente conflitto di interessi nell’attività di queste due strutture che sono a partecipazione pubblica; se il Ministro ritenga opportuna la designazione ad incarico pubblico di una persona già coinvolta in fenomeni di malcostume della vita politica del nostro paese”. ( http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18753_12 )

Quindi: sovrapposizioni, enti ‘di comodo’, malcostume della vita politica… già 20 anni fa.

E una curiosità, attualissima: alla voce “Controlli e rilievi sull’amministrazione”, nelle pagine “Amministrazione trasparente” del web di INFORMEST, nemmeno un accenno all’interrogazione parlamentare, di per sé così esplicita.

05 informest www nessun rilievo

È cambiato qualcosa dal 1996?
Pare proprio di no.
Sfacciatamente, nel 2011, INFORMEST pubblica un “Esito indagine di mercato” per individuare operatori economici qualificati per l’affidamento del servizio relativo alle attività preparatorie relative all’organizzazione di un evento a carattere internazionale finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ex L. R. 11/2011 – CIG 356946822D : “A seguito dell’espletamento di tutte le fasi della procedura in oggetto, con verbale della Commissione di valutazione del 5 e 6 dicembre 2011, aggiudicataria dell’incarico in oggetto (periodo: dicembre 2011-maggio 2013; importo: € 154.725,00 IVA esclusa) è risultata S.C.I.C. srl di Udine”.

06 esito indagine mercato s.c.i.c. srl

S.C.I.C. Srl è, leggiamo sul sito web, “Azienda presente sul territorio sin dal 1973 che si occupa di consulenze commerciali sul campo internazionale; specializzata inoltre nell’organizzazione fiere ed eventi all’estero e nell’esportazione di prodotti italiani in Paesi extra-europei, spaziando dal settore alimentare a quello del mobile e dell’edilizia”.
Che strano, però!
Scartabellando, si scopre che l’incarico è stato aggiudicato con la pubblicazione sul sito di un avviso d’indagine di mercato meramente conoscitivo, ai sensi del combinato dispositivo artt. 25 e seguenti del D. Lgsl. 163/2006 e dell’articolo 10 del Regolamento interno che prevede per l’affidamento di servizio diretto ad un unico operatore il tetto massimo di 20.000 euro.

Le stranezze aumentano: si legge nel contratto che “è stata ritenuta idonea l’unica domanda pervenuta”.

07 unica domanda pervenuta
Un tempismo eccezionale, dunque, ha fatto vincere -da sola!- S.C.I.C. Srl di Udine.

Ma un’altra curiosità ancora interessa S.C.I.C. Srl e la ricollega al lontano 1996: Gina Berton presiede il consiglio d’amministrazione che, oltre a lei, ha un unico altro consigliere, suo marito.
Risponde al nome di Gianni Bravo, già presidente di INFORMEST etc., che incassa proprio da INFORMEST, tre anni fa, oltre 180 mila euro.

08 bravo berton s.c.i.c. srl

09 bravo berton s.c.i.c. srl

Un bel po’ di quattrini che però non bastano a Bravo e consorte: dal bilancio 2014, infatti, “emerge una perdita rilevante per S.C.I.C. Srl di complessivi 73.838 €, superiore all’ammontare del capitale sociale”. Il deficit, ci fanno sapere, sarebbe imputabile all’embargo nei confronti della Federazione Russa…

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INFORMEST CHE FA? ‘METALINGUISTICA’…

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Il baraccone INFORMEST, partecipata della Regione Autonoma FVG che beneficia di rilevanti contributi comunitari e riceve dalla Regione stessa importanti contributi per la gestione ordinaria (ad esempio: 250.000 € ex DGR 185/2012 ; 150.000 ex DGR etc.).

“Gestione ordinaria” per attività che vengono aggiornate (datosi che INFORMEST è stata costituita nel 1991) nel 2011: l’art.2, commi 130 e seguenti della LR 11, ha infatti previsto l’istituzione presso INFORMEST, in quanto Centro di servizi e documentazione per la cooperazione economica, di un Segretariato Tecnico Permanente denominato “International Desk” per favorire lo sviluppo di iniziative strategiche per il sistema socio-economico regionale del sud-est Europa e nella Federazione Russa.

L’intervento è stato finanziato da mamma Regione in due tranche, per un totale di 380.000 euro.

In cosa è consistito questo “International Desk”?
Quali sono state le attività portate a termine?

Quali i risultati?
Vi è traccia di un’unica attività portata a termine, almeno formalmente, all’interno di questo programma rivolto alla Russia: si tratta proprio dell’appalto vinto da S.C.I.C. Srl, dal ‘titolo’ “affidamento del servizio relativo alle attività preparatorie relative all’organizzazione di un evento a carattere internazionale finanziato dalla regione autonoma FVG”.
S.C.I.C. Srl (uno dei due soci, Gianni Bravo, fu in precedenza presidente di INFORMEST) vinse quest’appalto in quanto fu l’unica ditta a presentare domanda a seguito di avviso di indagine di mercato meramente conoscitivo (n° 32/2011): un tempismo che portò a S.C.I.C. Srl la bellezza di 187.000 euro della Regione FVG, per il tramite di INFORMEST.
Per fare cosa?
L’accordo contrattuale prevedeva, inizialmente, le “attività preparatorie ed esecutive relative all’organizzazione di un evento a carattere internazionale finalizzato all’implementazione di rapporti economici/finanziari con la Federazione Russa” e uno, massimo due, convegni mirati.
Dei convegni a corollario non se ne fece nulla.

L’evento internazionale, invece, ci fu, nonostante alcuni problemi iniziali nella redazione del piano operativo (aggiustato in alcune fasi di trattativa alle quali accenna il contratto stesso) e non meglio precisate “criticità riscontrate” segnalate nel Decreto n° 3875 del 2012, a firma dell’allora direttore centrale “Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie” Augusto Viola, attuale Segretario Generale del Consiglio Regionale FVG.

10 DECRETO 3875 1
Nel preventivo di riferimento che INFORMEST gira alla Regione si ‘precisano’ le attività di S.C.I.C. Srl: “Progetto esecutivo e lavoro preparatorio inclusa ricerca aziende russe in congruo numero per lancio piattaforma telematica”.

11 PREVENTIVO INFORMEST RAFVG EXPOLIVE MEETING

Il “meeting internazionale” si tenne ala Fiera di Pordenone il 26 Febbraio 2013; venne battezzato con il nome: “EXPO’LIVE – opportunità di business con la Federazione Russa”.

Non vi è alcuna trasparenza sul ‘contrattone’ di S.C.I.C. Srl, del valore di 187.250 euro : sul sito web di INFORMEST, infatti, alla solita pagina “Amministrazione trasparente”, non vi è alcuna evidenza di S.C.I.C. Srl.
Riguardo al “Desk”, vi è un’unica annotazione: ulteriori 33.980 € liquidati a The Office Srl di Trieste per l’organizzazione del meeting pordenonese.
Ma il contratto esiste, sottoscritto da Gina Berton e Silvia Acerbi il 23 Dicembre 2011, come pure esistono tre distinte fatture che pubblichiamo in esclusiva.

12 FATTURA 1 13 FATTURA 2

14 FATTURA 3

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EXPOLIVE.IT: DA FIERA VIRTUALE A NEGOZIO DI SCARPE

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Ma l’invito al meeting ha tenuto a precisare che “parallelamente ai lavori” (di tre ore e un quarto) “sarà possibile consultare ed avere informazioni tecniche sull’utilizzo ed implementazione della piattaforma telematica”, presentata dall’allora presidente di INFORMEST Silvia Acerbi (precedentemente segretaria di Roberto Antonione, ex presidente della Regione, Sottosegretario del Ministero degli Esteri, Senatore, Deputato,..) come “il nuovo strumento di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia”.

Un assurdo spreco di denaro pubblico e un’inaccettabile mancanza di rispetto verso i cittadini”, commenta amaramente Marco Zullo, eurodeputato del Movimento 5 Stelle, che sottolinea come Expòlive doveva servire da vetrina per le imprese regionali, così da facilitare la ricerca di partner commerciali stranieri.

Infatti, oltre ai 187.250 euro IVA compresa messi in conto da S.C.I.C. Srl (il preventivo della ditta arrotonda a 188.000€), INFORMEST, per ‘arrivare’ ai 380.000 euro promessi da mamma Regione, ha infilato in fattura anche 92.000 euro sotto la voce “Piattaforma telematica ‘Fieraonline’”: ben 52.000 euro di software, 20.000 euro di grafica, 10.000 euro di messa a punto e altri 10.000 euro per “traduzioni e supporto metalinguistico”.

Pur apprezzando il risvolto ‘umanistico’ della fiera (metalinguistica è la scienza teorica che riflette su principi, metodi e finalità del linguaggio), per importi così cospicui uno si aspetterebbe almeno Vladimir Putin in persona: invece, una sfilza di politici locali (Renzo Tondo i più alto in grado) e due soli ospiti russi, che si sono alternati in interventi risicatissimi dalle ore 10.00 (dopo il Welcome coffee dell 9.45) sino alle 13.15 (13.30 colazione a buffet).

15 PROGRAMMA LOCANDINA 1

16 PROGRAMMA LOCANDINA 2

Un convegno dove spiccano le più alte personalità della nostra politica – afferma Zullo – Da Alvaro Cardin ex sindaco ed ex presidente della Fiera di Pordenone, coinvolto in Tangentopoli; a Elio De Anna all’epoca assessore alle Politiche Comunitarie, un assessorato che tra l’altro ha visto andare in fumo milioni di euro di fondi europei. Una responsabilità condivisa con Federica Seganti, assessore alle Politiche Comunitarie prima di De Anna, anche lei presente al convegno. E non parliamo di Michele Agrusti, ex Democristiano, anche lui coinvolto in Tangentopoli, nonché nello scandalo di Telecom Brasile. E di Silvano Stefanutti, che ha da poco portato alla bancarotta la fondazione regionale Villa Russiz”.

Ma il portale qual è?
www.expolive.it è l’indirizzo.

17 www.expolive.it

O meglio, era l’indirizzo, perché Expolive non c’è più.
Era così:

WWW.EXPOLIVE.IT dismesso
WWW.EXPOLIVE.IT dismesso 2

Insomma, quello che doveva essere “il primo network dedicato al business, creato appositamente dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a supporto dell’internazionalizzazione d’impresa”(scarica qui il video di presentazione: Silvia Acerbi – Informest ) , si è concretizzato, commenta Zullo, “in una serie di prassi da prima repubblica che ci lasciano con uno spreco enorme di denaro pubblico e con una questione sospesa: dove è finito il sito Expolive?

E allora, dove è finito Expolive?
Attualmente, tenetevi forti, è un portale di vendita online di scarpe e capi d’abbigliamento

18 sito expolive_it

E’ di un paio di mesi fa, infatti, l’acquisto del dominio expolive.it da parte di una società straniera che pratica commercio on-line.
Ad INFORMEST, contattati, son caduti dalle nuvole: “… un mese fa abbiamo aggiornato il server…” è stata l’unica risposta.

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Tommaso Botto

7 commenti

  1. Marco says:

    Mag 19, 2016

    Rispondi

    Rabbia e sconcerto sono i primi sentimenti che appaiono.

  2. Elisa 78 says:

    Mag 19, 2016

    Rispondi

    una sfacciataggine che fa veramente incazzare. VERAMENTE!!!

  3. SESSELIFT says:

    Mag 19, 2016

    Rispondi

    Magari è struttura di comodo dei servizi segreti ma… è un po’ costosetta!

  4. Ezio Raber says:

    Ott 23, 2018

    Rispondi

    Oportet It Scandali Eveniant!
    MA SCARAMUZZA PERCHÉ
    NON ARRESTA PONTAROLO?

  5. Ezio Raber says:

    Nov 29, 2018

    Rispondi

    MA ALLA BOCCONI SANNO CHE COS E
    LA DEVIANZA?
    IO CONFERMO 121.750.000.000 IL CHE
    SIGNIFICA CHE I PESSIMI AMMINISTRATORI MEDIOCREDITO FVG
    DOVREBBERO MUTUARE 21.000.000.000
    E IL LEGHISTA FEDRIGA FARMI 750.000.000 E IO E FABIO 48.000.000 LI
    DAREMO A FONDO PERSO A SALVINI MA
    NON A DAL MUSC! EVITANDO ALTRE NON BELLE FIGURE DA PELLEGRINI ED
    EVITANDO LE CAUSE PERSE SALVO UNA
    LEZIONE ETICA DI SCIENZE A RICCESI
    CHE IN TEMA DI COSTRUZIONI NON È IL
    TOP. PRONTO A DIMOSTRARLO.

  6. Ezio Raber says:

    Dic 15, 2018

    Rispondi

    Ma il Pessimo Penalista Ezio Franz che non voleva che il mio Amico Maurizio mi
    difendesse mi paga la Consulenza AITA?
    E GLI AUSTROUNGARICI IL CONTENZIOSO CROCE ROSSA AUSTRIA?

  7. Ezio Raber says:

    Mar 9, 2019

    Rispondi

    MA LA CARADONNA VISTO IL RILIEVO IN
    TEMPI NON SOSPETTI DI 488.750 ML E
    CARICO DELLA FABBICA VESCOVO CICLISTA;SA SUGGERIRE I BANDI DELLE
    SUORE EVITANDO GLI SCANDALI OVERDOSE? NON NE POSSO PIÙ DI LEGGERE LE STUPIDAGGINI SESSUALI.
    E POI SI LAMENTANO CHE CALANO LE
    VENDITE.

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