GUERRA DEI TRENI TRA FRIULI E VENETO: I CONSIGLIERI PD RACCONTANO PALLE

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Cresce il disagio tra i viaggiatori che prendono il treno in Friuli Venezia Giulia, l’ennesima segnalazione è chiara e lampante: “In questo periodo viaggiamo in treno come delle sardine. Il FVG non si e’ accordato con il Veneto e quindi quando il treno proveniente da Venezia entra in territorio regionale, alcuni vagoni vengono chiusi. I passeggeri che sono seduti devono alzarsi e spostarsi” è quanto dichiara oggi un utente.

E il cartello affisso sui vagoni è altrettanto chiaro ed esplicito.

treni disagio

A sollevare la questione in Consiglio Regionale è stato il consigliere regionale FVG di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Luca Ciriani, che ha chiesto con urgenza l’audizione dell’assessore Santoro in Commissione poiché si tratta di “una cosa senza precedenti ed unica in Italia dove la gente non è nemmeno messa nelle condizioni di avere un servizio decente per andare a lavorare”.

Ma la maggioranza, rappresentata da un gruppo di consiglieri che si definiscono “pendolari”, tra i quali Chiara Da Giau, Silvana Cremaschi e Armando Zecchinon (Pd) ha fatto quadrato attorno all’assessora, dichiarando che “Prima di fare certe dichiarazioni terroristiche sarebbe bene informarsi” in quanto “Non c’è alcuna riduzione del servizio per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. L’esperienza di viaggio di tutti questi mesi non ci ha mostrato carenze di posti a sedere”.

Secca la smentita di una pendolare: “Non è vero, durante le ore di punta siamo in tantissimi e dobbiamo viaggiare in piedi”.

Noi crediamo alla pendolare (ogni volta che usiamo il treno proviamo disagio e disgusto) e chiediamo ai soliti politici politicanti di smetterla di raccontare palle, ne stiamo contando un po’ troppe e la gente sta perdendo la pazienza. Come ha dichiarato Ciriani, infatti, ““Andando avanti di questo passo la Serracchiani rischia di compromettere la pace sociale”.

 


Redazione

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