E’ una coincidenza: quando nel mondo sta per nascere il “baby” numero “7 miliardi“, in Friuli Venezia Giulia ci si preoccupa della vita nascente con una nuova linea di spesa e sostegno delle gestanti in difficoltà, per favorire la nascita stessa.
Sono due le facce del mondo di oggi: nei Paesi in via di sviluppo il boom demografico non rallenta, con i conseguenti
problemi di sopravvivenza dei nascituri; nel mondo occidentale, in Europa ma soprattutto in Italia, le nascite, da tempo, non riescono a sostituire i decessi, con un inesorabile invecchiamento della popolazione.
Il Friuli Venezia Giulia, dal canto suo, con una deliberazione recente della Giunta regionale ha dato attuazione, con un primo stanziamento di 500 mila euro, alle linee d’intervento previste dall’articolo 8 della legge regionale 11 del 2006, per il sostegno economico alle gestanti in difficoltà.
“Il legislatore regionale ha voluto schierarsi già a suo tempo in favore della vita, riconoscendo il valore sociale della maternità – sottolinea l’assessore regionale alla Famiglia Roberto Molinaro – prevedendo uno specifico intervento economico, per la durata della gravidanza e per i primi sei mesi di vita del bambino.
L’intervento è effettuato dal servizio sociale del Comune di residenza mediante la predisposizione di un piano
individualizzato, che può prevedere anche il diretto intervento delle associazioni che perseguono il sostegno alla maternità”.
La linea di spesa regionale prevede un’erogazione massima di 2.400 euro, con le modalità stabilite dal piano individualizzato predisposto dal servizio sociale competente per territorio, e potrà contare sulle risorse assegnate agli ambiti socio-assistenzali.
“Le misure per favorire e sostenere le nascite in Friuli Venezia Giulia risalgono ancora alla metà degli anni ’80, con l’assegno di natalità per le donne prive di copertura previdenziale – precisa ancora l’assessore Molinaro – proseguite con gli assegni di natalità già in corso che sono destinati mediamente ad un nato su due.
La nuova misura, invece, vuole ulteriormente intervenire in quelle situazioni di disagio sociale ed economico che,
purtroppo, talvolta non consentono alle donne di portare a termine la gravidanza.
Quanti operano sul campo, nei servizi sociali e nelle associazioni, ci hanno più volte segnalato che una parte delle interruzioni volontarie delle gravidanze è evitabile e noi vorremmo contribuire a questo con una prima
applicazione sperimentale delle norme regionali dove, beninteso, l’aiuto economico è solo una parte del progetto individualizzato, che deve indicare tutti i previsti e specifici sostegni”.
La deliberazione della Giunta regionale oltre a fissare gli indirizzi per l’attuazione dell’intervento, compresa la verifica
della documentazione prodotta per ottenere il beneficio, ha disposto anche l’assegnazione degli acconti ai soggetti gestori, che saranno successivamente compensati in relazione ai fabbisogni rilevati.
Andamento FVG Nascite-Interruzioni volontarie gravidanza/IVG 2006/2010
2006 2007 2008 2009 2010 Tot. %IVG ’06/10
Nati 10.355 10.557 10.501 10.468 10.337 52.218
IVG 1.964 2.180 2.093 2.077 1.970 10.284 19,69%
TOT. 12.319 12.737 12.594 12.545 12.307 62.502
(Fonte: Min.Salute e ISTAT – Elaborazione Area Welfare ASS 5 “Bassa Friulana” – Attenzione: dati 2010 ancora non definitivi)
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