FVG: APPROVATA CREAZIONE CENTRI DI TURISMO ATTIVO

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L’aggregazione e la messa in rete tra operatori economici nel settore del turismo attraverso la creazione dei Centri di Turismo Attivo la Regione Friuli Venezia Giulia potrà ampliare un’importante fetta di mercato turistico di nicchia in modo diffuso sul proprio territorio e porre in maggior risalto l’offerta naturale di molte delle sue località dai monti al mare.
Nei Centri di turismo attivo il turista potrà trovare sul territorio un punto di riferimento dove rivolgersi per poter svolgere oltre alle tradizionali attività alpinistiche, sciistiche, speleologiche e naturalistiche con l’assistenza di guide qualificate, anche pratiche sportive svolte a livello non agonistico, secondo il principio del
benstare, al seguito di accompagnatori qualificati.
Cresce in questo campo la domanda di pratiche e di discipline come l’accompagnamento del ciclo turistico, a cavallo, in barca a vela, la camminata nordica (nordic walking), l’attività subacquea ed altre discipline del tempo libero”.

Lo afferma il vicepresidente del Gruppo Pdl in Consiglio Regionale ed estensore dell’emendamento approvato all’unanimità dalla IV Commissione Integrata, Franco Baritussio.

Si tratta di una piccola integrazione alla legge regionale 2/2002 (Disciplina organica del Turismo).
Il fine è quello di stimolare, ampliare e rafforzare, a costo zero, l’offerta del così detto
Turismo sportivo.
Con questo emendamento – precisa Baritussio – si riprende, esemplificandola al massimo, una proposta di legge recentemente depositata a firma lunga e trasversale (22 consiglieri di tutte le forze politiche)”.

Non si entra più nel terreno scivoloso della creazione di nuove figure professionali, come prevedeva la proposta di legge originaria, con relativi corsi di formazione, ma si attiva una leva utile a rafforzare ed ampliare un settore dell’offerta turistica ancora poco sviluppato nelle nostra regione ma potenzialmente molto interessante (degli esempi in tal senso li troviamo in Austria, nell’alta Slovenia, in Trentino Alto Adige, in Svizzera, etc.)”

Questa offerta del turismo sportivo – conclude Baritussio – risponde tra l’altro in modo assolutamente coerente alla campagna effettuata quest’estate dalla Turismo FVG, relativa alle c.d. vacanze low-cost “a chilometro zero”, puntando tra l’altro a movimentare flussi turistici locali e non anche nelle stagioni non alte, creando micro-economia e dando anche opportunità di occupazione ai giovani”.

BARITUSSIO, EMENDAMENTO AGGIUNTIVO

1. Dopo l’articolo 137 della legge regionale 16 aprile 2002, n. 2 (Disciplina organica del turismo), è aggiunto il seguente:

Art. 137 bis

(Aggregazioni tra operatori economici nel settore del turismo all’aria aperta e a carattere sportivo denominate “Centri di turismo attivo”)

1. La Regione Friuli Venezia Giulia riconosce e sostiene le aggregazioni tra operatori economici nel settore del turismo all’aria aperta e a carattere sportivo denominate “Centri di turismo attivo”, finalizzate all’offerta congiunta di servizi di fruizione turistica, naturalistica e sportiva del territorio regionale.

2. Ai fini del comma 1, per operatori economici nel settore del turismo all’aria aperta e a carattere sportivo si intende qualunque persona fisica o giuridica rientrante tra i professionisti abilitati all’esercizio delle professioni turistiche disciplinate dal Titolo VIII o tra gli operatori qualificati per l’insegnamento, anche con finalità non agonistiche, degli sport all’aria aperta, ovvero un raggruppamento di tali persone, anche se non perseguono un preminente scopo di lucro e non dispongono della struttura organizzativa di un’impresa.

3. Ai fini del riconoscimento di cui al comma 1, sono determinate con regolamento regionale le modalità di costituzione dei “Centri di turismo attivo” e gli interventi di sostegno alla loro attività.”.>>.

Redazione

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