Dal libro ‘Europacchia: Amici, sprechi e pasticci dei fondi europei’, Capitolo Quinto, dal titolo “ Raccontano fiabe”: Fondi europei, come nulla fosse, un trionfo – L’oppio mediatico sui fondi Italia-Slovenia – Peroni racconta una bella storia – Il peggior marketing della nostra vita – FVG sorvola su difficoltà….
Indorano la pillola, edulcorano la realtà, ci raccontano fiabe.
È accaduto anche ieri: l’assessore regionale Bolzonello, il vice di Serracchiani, ha dato prova di come la politica dimostri ostinatamente di avere sempre ragione, di non assumersi mai le proprie responsabilità, di scaricarle su altri e di glissare sulla realtà.
Il politico del PD, infatti, ha fatto pubblicare sul quotidiano di Udine, il Messaggero Veneto, una secca e spocchiosa replica a quanto dichiarato da Marco Zullo, parlamentare europeo del M5S, che, in buona sostanza, denunciava le mille magagne, gli sprechi, i ritardi etc. che hanno contrassegnato in Friuli Venezia Giulia lo scorso settennato (2007-13) di gestione dei fondi europei.
Incolliamo in fondo il testo del comunicato di Bolzonello (non si trova su internet).
È spassoso, però, demolirlo.
Bolzonello dice che fu colpa di Renzo Tondo se 70 dei 303 milioni complessivi Por Fesr 2007-13 furono girati sul Piano di azione per la coesione (Pac) e poi comunque persi.
In verità, fu la Giunta Serracchiani ad adottare il nuovo Piano Finanziario, con la delibera n. 2442 del 20 dicembre 2013, otto mesi dopo la nomina di Debora Serracchiani a Presidente della Regione: Tondo, all’epoca, era già attivamente occupato nel suo bel ristorante di Verzegnis, pur conservando il lauto mensile di consigliere regionale di minoranza.
Le criticità, certamente, erano note sin dal 2010: lo dimostra un documento del ministro Tremonti.
Ma il ‘gioco delle tre carte’, questo sofismo finanziario per cui, in corso d’opera, il budget di spesa è sceso da 303 a 233 milioni di euro, l’ha firmato Serracchiani, non Tondo: e se l’ha firmato è stato, in maniera alquanto infantile, per trarsi d’impaccio ed ottenere una buona media, un buon voto nella pagella di quella folle corsa a chi spende di più, senza badare più di tanto a come si spende, che sono i fondi europei.
Il vicepresidente Bolzonello dichiara quindi che “il Pac contiene una serie di impegni di investimento sul territorio da parte del governo centrale e sulle cui modalità di attuazione, come noto, l’amministrazione regionale ha presentato due ricorsi alla Corte costituzionale.”
Quel “come noto” mistifica la realtà: diremmo “come noto adesso”, solo dopo che, nel giugno 2015, abbiamo svelato un documento segretissimo in cui lo stesso Bolzonello rappresentava alla Giunta di aver scoperto che erano appena 7 i milioni impegnati in tempo utile sui 63 a disposizione.
Passando di palo in frasca, rinfrescando la memoria all’assessore che sull’argomento ha sempre evitato di risponderci, è come se un domani Bolzonello scoprisse che il comprensorio sciistico di Nassfeld-Pramollo è quasi interamente di proprietà della defunta Hypo Alpe Adria che ha trascinato l’intero Land Carinzia in una storica e catastrofica situazione d’insolvenza (e volete dargli anche il regalino di 80mil€?): noi lo scrivemmo oltre due anni fa ma la giunta Serracchiani ha sempre evitato di parlarne. Viste le tempistiche, fra un annetto, forse…
Piccola digressione… torniamo al ‘FESR-gate’ di mister Bolzonello.
Egli dichiara che “a ogni settennato di programmazione vengono rinegoziate le regole di riparto dei fondi, ovvero la definizione della parte di risorse finanziata dagli stati e di quella stanziata da Bruxelles”. Beh, una cosa l’ha detta giusta!
Peccato che quest’affermazione, seppur vera, gli si rivolti contro e ci dimostri, con applicazione dell’aritmetica della seconda elementare, che la regione ‘virtuosa’ FVG ha perso almeno 140 milioni di euro di finanziamenti. “Almeno 140”…
Infatti, all’interno del nuovo settennato (la UE usa la periodicità 7, come gli anni di vacche magre e vacche grasse) del Programma operativo FESR Friuli Venezia Giulia 2014 / 2020, ci accorgiamo che le altre Regioni italiane hanno ottenuto finanziamenti ben superiori, meno del Friuli Venezia Giulia – che vede confermati i 230 milioni scaturiti dal “gioco delle tre carte” a firma Serracchiani- solo la Valle D’Aosta e il Molise, regioni notevolmente più piccole.
1. Friuli Venezia Giulia Totale budget: 230.779.184,00 € (altri 70 milioni di euro in meno di quanto stanziato nel 2013; 70+70=140 milioni di euro in meno)
2. Piemonte Totale budget: 965.844.740,00 €
3. Puglia Totale budget: 7.120.958.992,00 €
4. Toscana Total OP budget: 792.454.508,00 €
5. Lombardia Total OP budget: 970.474.516,00 €
6. Emilia Romagna Total OP budget: 481.895.272,00 €
7. Veneto Total OP budget: 600.310.716,00 €
8. Liguria Total OP budget: 392.545.240,00 €
9. Calabria Total OP budget: 2.378.956.841,00 €
10. Campania Total OP budget: 4.113.545.843,00 €
11. Sardegna Total OP budget: 930.979.082,00 €
12. Trento Total OP budget: 108.668.094,00 €
13. Bolzano Total OP budget: 136.621.198,00 €
14. Valle D’Aosta Total OP budget: 64.350.950,00 €
15. Lazio Total OP budget: 913.065.194,00 €
16. Basilicata Total OP budget: 826.031.332,00 €
17. Abruzzo Total OP budget: 231.509,780.00 €
18. Sicilia Total OP budget: 4.557.908.024,00 €
19. Molise Total OP budget: 153.607.454,00 €
20. Marche Total OP budget: 337.383.288,00 €
21. Umbria Total OP budget: 356.293.204,00 €
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Dulcis in fundo, Bolzonello Sergio dichiara che “ la compartecipazione europea nel programma Por Fesr non solo non è diminuita, ma è aumentata da 74 a 115 milioni di euro”. Come dire: “siam così bravi che l’Europa ci dà più soldi”.
A parte che, gira e rigira, i soldi son sempre dei contribuenti…
Ma è esilarante scoprire che sul sito della Commissione Europea, su 19 regioni italiane e due provincie autonome, l’unico assente dall’elenco pubblicato è proprio il Friuli Venezia Giulia: non pervenuto!
Dal Messaggero Veneto del 16 Marzo 2016
Il vicepresidente replica a Zullo (M5s): l’incapacità di spenderli va attribuita alla giunta Tondo
Fondi Ue persi, Bolzonello scarica le colpe
UDINE Il vice presidente Sergio Bolzonello rispedisce al mittente le accuse sui fondi europei persi. «Visibilità ed elezioni vicine inducono all’attacco – premette Bolzonello riferendosi all’eurodeputato M5s Marco Zullo –, ma i numeri degli interventi europei relativi alla Regione sono stati usati in maniera strumentale ed errata. Quando infatti Zullo parla di 140 milioni di euro di finanziamenti europei “persi” dalla Regione dimostra di non avere familiarità con meccanismi comunitari che, stando a Strasburgo, dovrebbe invece conoscere meglio degli altri». Bolzonello ricostruisce la dinamica di quei fondi persi perché inutilizzati: «L’incapacità di spesa manifestatasi nel 2012 sul programma Por Fesr 2007-2013 a sostegno di produttività e occupazione, che sta alla base della rinegoziazione con lo Stato, calendario alla mano non è ascrivibile alla responsabilità di questa giunta. E non si tratta di uno scaricabarile, ma di un incontrovertibile dato di fatto. Proprio a causa di quel passaggio che 70 dei 303 milioni complessivi Por Fesr, furono girati sul Piano di azione per la coesione (Pac). Piano che contiene una serie di impegni di investimento sul territorio da parte del governo centrale e sulle cui modalità di attuazione, come noto, l’amministrazione regionale ha presentato due ricorsi alla Corte costituzionale». Quanto alla programmazione 2014 -2020, passata a 233 milioni, Bolzonello segnala a Zullo che «pur dal suo osservatorio privilegiato, gli è sfuggito un elemento non proprio trascurabile: a ogni settennato di programmazione vengono rinegoziate le regole di riparto dei fondi, ovvero la definizione della parte di risorse finanziata dagli stati e di quella stanziata da Bruxelles. Anche perché negli ultimi quattordici anni l’Unione ha vissuto cambiamenti piuttosto significativi, come il passaggio da 15 a 28 stati, per esempio. In questo nuovo contesto la quota per la compartecipazione europea nel programma Por Fesr non solo non è diminuita, ma è aumentata da 74 a 115 milioni di euro. Invito quindi l’onorevole Zullo ad approfondire le sue conoscenza sul tema e magari, con l’occasione, anche di far sentire pragmaticamente la sua presenza in Parlamento europeo difendendo gli interessi del Friuli Venezia Giulia in termini costruttivi e più utili della propaganda elettorale».(m.z.)