La trasparenza è sempre più opaca
Le ammissioni della Giunta del Friuli Venezia Giulia, implicite alla richiesta di deroga dal disimpegno automatico dell’Unione Europea riguardo alla programmazione ItaliaSlovenia 2007-13, lasciano l’amaro in bocca e un dubbio sostanziale: tutti quei milioni di euro spesi ma “non spesi a sufficienza”, dove sono finiti? Il programma intero vale 136 milioni di euro…
Non è facile indagare: la trasparenza tanto decantata dalla regione FVG, autorità di gestione dei fondi strutturali destinati a Italia-Slovenia, è parziale, verrebbe da dire “di facciata”.
Oltre ad una miriade di consulenze esterne per attività di controllo, programmazione e bilancio, in parte leggibili nel sito web della regione, poche altre informazioni di dettaglio sono pubbliche: per vie traverse e spulciando nel web di altre amministrazioni pubbliche ci si imbatte in situazioni -già segnalate in queste pagine- che evidenziano come conflitti d’interesse ed irregolarità abbiano rallentato e compromesso la gestione di importanti finanziamenti pubblici.
Quello che sinora abbiamo pubblicato -e che non è reperibile dal sito stesso della regione- lascia intendere che vi sia una mole di dati sommersi che ci piacerebbe invece vedere pubblicati dall’autorità di gestione.
Solo indirettamente, ad esempio, si riscontra un’interrogazione, rimasta inevasa, dell’allora consigliera regionale Alessia Rosolen, risalente al 15 Gennaio 2013.
La Rosolen chiedeva alla Giunta regionale come mai la società GEIE Net Europe non risulta tra le società partecipate dalla Regione.
Perché Rosolen chiedeva questo?
Perché la Giunta regionale, con delibera n. 1186 di data 21 maggio 2009, aveva approvato la costituzione del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) Net Europe tra la Regione FVG, l’Univerzitetni inkubator Primorske d.o.o.e l’Europski Center za Cezemejno Gospodarsko Sodelovanje d.o.o., due s.r.l. con sede in Slovenia; il GEIE Net Europe risulta presente nei progetti transfrontalieri E-HEALTH, E-CARDIONET, E-SURGERYNET, TRANSARMON, progetti finanziati con i fondi pubblici del Programma transfrontaliero Italia/Slovenia 2007-2013; in particolare, il GEIE Net Europe gestiva per i quattro progetti oltre un milione di fondi comunitari e la sua partecipazione al progetto strategico E-HEALTH è di oltre 900.000 euro:
Risultando quindi che he il GEIE Net Europe è partecipato dalla Regione FVG per il 40%, Rosolen interrogava l’Assessore competente “per conoscere le motivazioni che il GEIE Net Europe non compare nell’elenco delle società partecipate dalla Regione”, “gli estremi della delibera con la quale la Giunta regionale ha dotato pro quota il GEIE, di almeno 400.000 euro, considerato che gestisce oltre un milione di fondi comunitari solo con la partecipazione ai quattro progetti finanziati dal Programma Italia Slovenia, premesso che in assenza di adeguata delibera che garantisce la capacità finanziaria, detto GEIE non poteva essere assegnatario di fondi comunitari e visto che le norme comunitarie richiedono un’adeguata capacità finanziaria propria” e, infine, per conoscere “a quanto ammontano i compensi annuali degli amministratori del GEIE e specificamente i compensi per il Presidente del GEIE medesimo”.
Come già detto, l’interrogazione è rimasta inevasa.
GEIE è un fantasma, allora?
Non crediamo ai fantasmi e tentiamo di far luce con i dati in nostro possesso.
Su http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/GEN/amministrazione-trasparente/FOGLIA7/FOGLIA2/ , GEIE non risulta tra le partecipate. Non solo: il motore di ricerca del sito della regione non dà alcun risultato per “GEIE”.
Ma la Corte dei Conti segnala, nella deliberazione FVG/78/2013/PARI, che GEIE NET EUROPE è un organismo direttamente partecipato.
Sul perché di questa lacuna possiamo solo esprimere un dubbio: è meglio non parlare di GEIE.