Fondi europei POR FESR, come nulla fosse, un trionfo

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Non è successo nulla, verrebbe da dire.
L’Italia non ha raggiunto il target di spesa FESR 2007-13 con un escamotage d’ingegneria finanziaria, da come viene addolcita la pillola.
I progetti transfrontalieri, Italia e Slovenia in primis, sono un successo, vorrebbero farci credere.
Ai trionfalismi abbiamo ribattuto con qualche documento, però, che offre un’analisi ben diversa: la gestione dei fondi strutturali europei è stata sinora fallimentare, l’esempio della regione Friuli Venezia Giulia è emblematico.
E carta canta:

 01 POR FESR

 01 POR FESR ITA-SLO

Ma, come ai tempi di Andropov, in cui addirittura la propaganda riusciva a prevalere sulle leggi di natura (spesso i leader sovietici che si alternavano “parlavano’ pur essendo già morti), ieri la regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha diramato questo splendido e trionfalistico comunicato, il cui titolo potrebbe essere “Non è successo niente“:

Quasi 430,50 milioni disponibili per i programmi transfrontalieri a cui partecipa anche il Friuli Venezia Giulia, pari a circa il 30 per cento in più rispetto al periodo 2007-2013.
Si dichiara dunque “molto soddisfatta” la presidente della Regione Debora Serracchiani a conclusione oggi a Roma della riunione della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome che ha sancito l’accordo sulle quote finanziarie riservate nella programmazione 2014-2020 alla cooperazione territoriale europea.
“Un accordo unanime tra le Regioni”, sottolinea Serracchiani, che di fatto vede il Friuli Venezia Giulia tra i “protagonisti” territoriali della nuova fase di programmazione, “con dotazioni finanziarie molto importanti ed in netto incremento rispetto ai precedenti sette anni”.
Ai programmi Italia-Austria ed Italia-Croazia sono stati infatti assegnati – rispettivamente – 54,80 e 172,06 milioni di euro; erano invece 37,68 ed 87,38 milioni di euro nella precedente programmazione Ue.
Di utile risultato conseguito parla inoltre Serracchiani in merito al programma Italia-Slovenia, passato da 92,4 a 66,02 milioni di euro, che sconta però la prevista contrazione di risorse a causa della più severa delimitazione delle aree interessate, oggi ristretta al solo Friuli Venezia Giulia ed alla Provincia di Venezia: “tale dote finanziaria rischiava una limatura ben superiore a favore di altri programmi – spiega Serracchiani- ad esempio di quello Italia-Malta, ma il decremento è stato contenuto anche in virtù delle positive relazioni già in atto proprio tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Slovenia”.
“Rispetto alla proposta di riparto formulata dal ministero per lo Sviluppo economico, i correttivi approvati oggi dalla Conferenza delle Regioni – segnala la presidente Serracchiani – vedono poi una significativa maggior attribuzione di fondi al programma transnazionale Adriatico-Ionico, al quale la nostra Regione partecipa con l’importante ruolo di coordinatore interregionale del settore ‘Trasporti e Energia’: a questo programma sono stati complessivamente attribuiti 57,11 milioni di euro (43,05 nella fase 2007-2013), mentre poste finanziarie per 42,00 milioni di euro sono state infine allocate sul programma Spazio alpino, anche in questo caso con un incremento rispetto al periodo precedente di oltre 6 milioni di euro, e per 38,35 milioni sul programma Central Europe (32,9 in precedenza)”.

 

Domanda: sanno di cosa parlano o ci pigliano per i fondelli?

 

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Tommaso Botto

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