Dire che è uno scandalo è banale.
Dopo le numerose segnalazioni di quest’Estate, l’isola siciliana di Favignana non ha assolutamente risolto il problema degli sversamenti di amianto-cemento tipo Eternit.
Qualcuno avvisi il sindaco Pagoto che, anziché parlare di guerre puniche in 3D, dovrebbe occuparsi di questo grave problema di sicurezza ambientale e di salute, spesso sottovalutato dagli stessi isolani.
Se, come ammise ad Agosto, si tratta d’un vecchio problema… beh, il problema si sta complicando notevolmente.
Infatti, nuove discariche abusive d’Eternit spuntano, come funghi, sull’isola: quintali di amianto abbandonati sulle strade!
Questa escalation è imputabile, oltre che all’irresponsabilità dei singoli, ad una maldestra ordinanza che anziché incentivare lo smaltimento dell’amianto nei terreni e negli edifici dei privati (e la regione Sicilia ha stanziato un bel po’ di piccioli per questa necessaria opera di bonifica), ha seminato paura e scompiglio, promettendo solo multe salate per chi non segnalerà la presenza del materiale cancerogeno. Presenza che, lo ribadiamo, è nota, basta farsi un giro per l’isola.
E il Comune non ha per nulla dato il buon esempio, lasciando intatti quei ‘giacimenti’ sul terreno pubblico, già segnalati e noti, che anzi attraggono nuovi illeciti conferimenti, realizzati, per altro, con spregio della sicurezza e della salute di quei disgraziati che fanno questo mestiere (leggi:Favignana: “Toglievo Eternit per 100 euro ).
E le discariche abusive già segnalate stanno incrementando di dimensione e di pericolosità.
Guardate infatti questa foto di fine Settembre:
Qui invece vedete come la discarica, oggi, su suolo pubblico, sia incrementata in due mesi, nella totale incuranza del Comune: non un avviso, una copertura, una transenna.
Tanto meno un accenno di rimozione…
Niente di niente: la leadership faugnanise se ne sbatte proprio.
La gente, comunque, inizia seriamente a preoccuparsi per la propria salute e a dubitare della politica di Pagoto, basata su annunci e proclami a mezzo stampa.
Ma lo Stato Italiano dov’è?
E la stampa siciliana?