Dopo Gheddafi, Uboldi: l'Alpino scampa a Piazzale Loreto, eviterà la Foiba?

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ALPINI PUNITI A UDINE. La seconda audizione di Mattia Uboldi a Milano. Accuse come neve al sole. Caparbietà tutta alpina. La Birra PERONA e il PSA alto dell’Ana.

Come è andato il processino, è esaurientemente riassunto sul Messaggero Veneto del 12 Novembre 2011.

Noi facciamo opinione e interpretiamo così la divertente vicenda.

Immaginatevi due Alpini (abiti civili e Cappello Alpino) in giro per Milano in un giorno feriale (giovedì 10.11.11): qual miglior visibilità per il Corpo?

Pensate a questi due, che si conoscono da un paio di settimane, età over 30, friulani, cosa stanno andando a fare, dopo un avvicinamento, per vie sconosciute al nemico, lungo 400km: vanno nella sede centrale dell’ Associazione Nazionale Alpini (la più grande associazione d’Arma del mondo, somma un esercito di oltre 300mila iscritti) a subire un processo disciplinare.

Uno (Alpino) subisce, l’altro (Tenente) difende e accresce il suo bagaglio culturale e giornalistico.

Subire: perché, stanti le lacune regolamentative del procedimento disciplinare (applicato molto raramente in seno (!) all’Ana), la piega che ha preso lo avvicina di più ad un arbitrato che ad un giusto processo, più inquisitorio che contraddittorio.

Subito la mente palesa un dubbio sostanziale: ma perché noi Alpini dobbiamo impolverarci nel centro di Milano dove di alpino non c’è un piffero? Boh? ‘Italien!’ è la risposta sarcastica che si danno.

Uomini di mondo sono e divengono comunque in breve protagonisti, riservati ma gioiosi, delle piazze del semicentro milanese.

Spuntino, grappa da asporto e arrivan sull’uscio della gloriosa sede dell’Ana.
In verità la sede gloriosa stava in Piazza Duomo, adesso sta in Via Marsala: se non altro evoca un vino. Però, a differenza di tutte le sedi, baite, case alpine d’Italia, non è esposto il tricolore. E’ tutto molto Padano…

Mattia Uboldi si gusta il suo sigaro, suona il citofono, entrano per la ‘carraia’ scansando un incredulo sudamericano alla guida di un Suv, incrociano un tailandese, salgono le scale e, dopo aperture elettriche e porte blindate, giungono in zona d’operazioni.

L’Indagato (attualmente sospeso dalle funzioni sociali) ed il Difensore, si trovano così negli uffici della Presidenza Nazionale (Corrado Perona), davanti ad un soviet di 7 membri: l’età media è 63 anni ed uno solo porta il Cappello Alpino.

Verrebbe da ridere (sempre rispettosamente), se il piccoletto che funge da PR (avvocato trentino) non guardasse con il nasino all’insù, anche lui stralunato, fisicamente teso e mentalmente agitato.

Gli altri sei, come Signori Alpini che si possono incrociare in qualsiasi Adunata: avendoli visti entrare però, senza Cappello Alpino (tranne un Tenente), sorgono dubbi sull’identità alpina.

Potrebbero essere anche dei semplici impiegati: nessuno ha la penna.
Se ce l’hanno, è nascosta da qualche parte.
Tutti portano però, sul bavero, la spilletta dell’Ana, come ordinari massoni.

Convenevoli burocratici, breve introduzione del presidente (non dell’Ana ma della Commissione: il presidente Perona ci aveva comunicato, tramite l’avvocato milanese Lavizzari, che non intende tornare sull’argomento che “non è cosa nostra ma esclusiva della Commissione giudicante”), ha inizio il processo.

Ah.., l’identificazione del Difensore: nome, cognome, Gruppo Udine Sud.., “Lei è iscritto all’Ana?”, “Si, lo giuro.”

Visi tirati e sguardi superiori: attaccano tutti i registratori disponibili e il piccoletto legge una sentenza di rigetto delle precedenti istanze dell’Alpino Mattia Uboldi, giusto il giorno del suo 33° Compleanno.

Ora la vicenda prende, consapevolmente, una piega molto noiosa: Uboldi deve recitare tutta la documentazione che produce.
Trovate qua copia dei documenti (ndr per il presidente della sezione di Udine, Dante Soravito de Franceschi, fratello del Vescovo di Rovigo: visto che ci ha precedentemente chiesto come siamo entrati in possesso di documenti sul caso, ecco: è superfluo rispondere, non trova?):

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Una difesa dovuta, che è solo un assaggio…

Uboldi, che è Alpino fin nel midollo, spiazza le forze avverse: “Tutto nasce da qui!”, sbotta la sua lunga e folta barba rossa.
Ed estrae le prime prove testimoniali: due bottiglie di birra ma che birra! L’etichetta è entusiasmante: BIRRA PERONA, dal 2009 sponsor ufficiale dell’Adunata Nazionale Mininaja!

 

Cimeli di guerra (Adunata Alpini 2009), acquistati (o regalati) in circostanze, a dir poco, goliardiche.

La fantastica prova del nove per contestare le fragili accuse: il dissenso della base alpina dalla dirigenza milanese è diffusa in tutte le valli.

Il Difensore Ufficiale ha dovuto/potuto dire ben poco; ha pensato però questo: “Se scoppia la Guerra, me lo porto con me”.

Nello sconcerto stralunato degli astanti, l’Alpino Uboldi non perde occasione di commentare (tutto comunque a verbale) i singoli passaggi delle sue memorie difensive.
L’avvocato trentino non ci crede, due Alpini che han l’aria di chi la sa lunga trasaliscono forse divertiti, altri si chiedono a cosa serva tutta questa manfrina.

Considerato il volume di informazioni (vuoi note, vuoi recondite) passate dall’Alpino al nemico (bonariamente), il gran giurì ha quindi aggiornato la puntata numero 3 a data x.
Uboldi (artigliere di 103 kg) ha fermamente sottolineato un concetto: “Voi siete tutti in pensione, io lavoro, fissate una data festiva: l’infrasettimanale mi costa!”.

Il Difensore non ha potuto apporre l’ultimo commento, escluso dal dibattito dallo “sbattere i piedi” del piccoletto avvocato trentino (che ha frequentato la sua stessa Scuola Militare).
Lo annota adesso (ndr per il Consigliere Nazionale Chiofalo: visto che ci ha chiesto a che titolo ci interessiamo della vicenda, penso non necessiti di ulteriori approfondimenti…):

“La goliardia è insopprimibile elemento di quell’esclusivo fenomeno antropologico che è l’alpinità.
L’anelito all’insubordinazione è nel dna di tutti subalterni. Sta poi ai Comandanti interpretarlo come ostilità o ossigeno di membra giovani, indirizzando queste energie verso risultati tattici e strategici ottimali. Non siamo in tempo di guerra. L’Ana è consunta da un grosso paradosso ontologico: ragiona da associazione d’Arma pur non riconoscendo il Grado. Senza Grado, c’è democrazia. In democrazia ognuno esprime liberamente il proprio pensiero. In democrazia, le accuse vanno provate. Mi chiedo perché noi nove oggi siamo qua, a dissipare energie e risorse nella fureria di Milano, piuttosto che impiegarle nel ripristino di migliaia di chilometri di sentieri alpini lasciati in abbandono.
La mininaja è una minchiata!”

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Saluti Alpini.

Tommaso Botto

17 commenti

  1. umberto says:

    Nov 13, 2011

    Rispondi

    chissà quanto male si è sentito bevendo quella birra ……conoscendo l’Uboldi

  2. Renato says:

    Nov 13, 2011

    Rispondi

    Controprova :tanto rumore per nulla ,ma tantè tutti ritornano ai loro posti non è accaduto nulla e il capo non si ènemmeno interessato della cosa perchè la cosa non è poi così grave.
    risultato ma se qualcuno vulo dirlo ……..

  3. Sergio says:

    Nov 14, 2011

    Rispondi

    La goliardia Alpina veniva praticata fra di noi. Mai di fronte ai nostri Superiori, altrimenti saremmo stati puniti pesantemente. Ma venendo al nocciolo della questione, appare palese che si stia cercando di far passare per azione goliardica una vera e propria congiura verso l’A.N.A. ed a chi la rappresenta. Qui non si tratta di fumo o di arrosto, ma di sanare una situazione ormai incancrenita dalla faziosità di alcuni oppositori delle linee dirigenziali dell’A.N.A.

    • Mariût says:

      Apr 15, 2016

      Rispondi

      Sergio, commento dopo parecchi anni, spero tu mi possa leggere. Deve essersi trattato proprio di congiura,e pericolosa e vigliacca, visto il grave procedimento disciplinare attuato nei confronti dell ‘Art. Mont. Uboldi ! O forse dissenso ?

  4. Massa E. says:

    Nov 14, 2011

    Rispondi

    Sergio, forse i faziosi stanno ai vertici?

  5. vecchia guardia says:

    Nov 14, 2011

    Rispondi

    daghe daghe daghe !

  6. Sergio says:

    Nov 14, 2011

    Rispondi

    Massa; nel forse ogni persona di buon senso non inizierebbe nessuna guerra.

  7. […] GRANDE RICHIESTA pubblichiamo integralmente i documenti presentati da Mattia Uboldi durante la sua seconda audizione a Milano, durante il procedimento disciplinare dell’Associazione Nazionale […]

  8. […] Avviato pure il procedimento disciplinare nei confronti del difensore, reo di aver pubblicato la cronaca della seconda udienza. Mentre la questione del ‘Legionario disertore’ sta orripilando la famiglia […]

  9. […] Politburo (Политическое Бюро) dell’Associazione Nazionale Alpini emette la sentenza contro Mattia Uboldi. In esclusiva, la pubblichiamo integralmente. “Mi condannano a un anno per un […]

  10. […] (“alcuni” usano dargli del “maledetto”) Artigliere Uboldi sono oramai in posizione.  Il bunker di Milano è cinto d’assedio dalle sue divisioni panzer (molto “panzer”: dai 103 kg in su).  Lo […]

  11. […] il segno. Forse ciò che ha irritato maggiormente gli animi è stato l’abbandonare al plotone d’esecuzione di Milano Mattia Uboldi (condannato in primo grado a dodici mesi di sospensione per aver scritto di […]

  12. […] Capogruppo di San Daniele del Friuli) davanti al leader maximo Corrado Perona, per l’ Uboldi-Gate: Udine potrebbe ospitare l’Adunata Nazionale del 2015. (Grazie […]

  13. […] turistica invernale. Quindi è previsto il miglioramento delle piste di sci di fondo, dei sentieri montani escursionistici e turistici, dei percorsi di mountain […]

  14. […] L’edizione odierna ha visto l’Alpino friulano davanti ad una ventina di consiglieri: un bel plotone, come ha dichiarato Uboldi,  ”Robe che a far mucchio chiamavano anche gli usceri del […]

  15. […] in questione è capitanata dal Consigliere Nazionale Giuliano Chiofalo, l’uomo che a detta della sig.na Mariolina, principale e inattendibile “testimone” dell’accusa nell’arcinoto processo, ha innescato […]

  16. […] questi, un’Associazione Nazionale Alpini costituita da sole tre persone: lui, il lider maximo Corrado Perona ed il suo Pr Cesare […]

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