Siglato dal presidente Da Pozzo e dal procuratore capo Biancardi, affiancato dal procuratore aggiunto Tito
Semplificazione e più telematica al centro del nuovo accordo tra la Camera di Commercio di Udine e la Procura della Repubblica del capoluogo friulano.
Con il protocollo d’intesa siglato dal presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo e dal procuratore capo di Udine Antonio Biancardi, affiancato dal procuratore aggiunto Raffaele Tito, l’ente camerale consente dunque alla Procura accesso e consultazione diretta degli archivi camerali attraverso il sistema Telemaco: sarà così possibile per la Procura interrogare le banche-dati del Registro Imprese e del Registro Protesti per ricerche anagrafiche e visure e per la consultazione di atti e bilanci, nonché per una serie di funzionalità telematiche che velocizzano notevolmente i processi di ricerca. La Cciaa assicurerà, inoltre, hardware di supporto, ma anche appoggio al personale della Procura per il miglior utilizzo dei software.
«La Cciaa conferma dunque la sua volontà di spingere per la velocizzazione e la digitalizzazione delle Pa, diventandone propulsore e sostenitore – spiega il presidente camerale Da Pozzo –. Un ruolo che crediamo importante in particolar modo quando si pone al fianco dei servizi della giustizia, determinando un conseguente beneficio anche per tutte le imprese della Provincia».
Prosegue dunque la collaborazione della Cciaa con le altre Pubbliche amministrazioni per l’innovazione e la semplificazione, attività in cui si colloca tra i primi enti camerali, all’avanguardia in Italia. Con i servizi della giustizia, in particolare, all’inizio dell’anno era già stato avviato un primo protocollo d’intesa con il Tribunale di Tolmezzo.