Della Mea, non va frenato il progetto Pontebba-Pramollo

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Trieste, 21 lug — Consiglio Regionale FVG —

Preoccupato dalla notizie stampa secondo le quali la Giunta intenderebbe frenare il progetto di sviluppo di Pontebba-Pramollo, il consigliere regionale del PD Sandro Della Mea ha presentato un’interrogazione per conoscere le intenzioni della maggioranza e per chiedere se intende rispettare tempi e contenuti, dando seguito al parere pienamente positivo della commissione di valutazione del project financing, in quanto progetto di interesse pubblico.

“La commissione – ha dichiarato Della Mea – oltre al parere positivo, ha dichiarato che sussistono gli elementi tecnico economici di interesse pubblico del progetto. Non si può solo a questo punto inserire, come pare qualcuno sia intenzionato a fare, elementi estranei al bando quali la valutazione di impatto del progetto sui poli invernali della regione e sul debito Promotur. Tutto era noto già da prima della pubblicazione del bando e ora non resta che proseguire l’iter prima di innescare inevitabili contenziosi con conseguenti addebiti di responsabilità”.

“Siamo un’area di confine che dovrebbe privilegiare progetti di integrazione e sviluppo europeo, e in quell’ottica si dovrebbe proseguire la realizzazione della progettualità condotta all’insegna di Senza Confini. Se questi sono gli obiettivi e i programmi – aggiunge Della Mea – allora i contesti disegnati vanno ben oltre gli interessi di parte, per cogliere opportunità di ben altro livello, strategiche non solo per un’area, ma per una regione e quindi una nazione”.

“Come può allora lo sviluppo di Pramollo cozzare con gli interessi degli altri poli regionali? Come può essere questo un tema da dibattere? Non è forse meglio riproporre semplicemente, in tutte le sue declinazioni, il progetto di sviluppo complessivo Senza Confini e in quel contesto completare e migliorare anche i poli turistici già esistenti?”

“La vera forza delle nostra regione – ha concluso Della Mea – e in particolare del Canal del Ferro e della Val Canale, territorio multietnico e aperto a diverse culture, sta proprio nell’essersi ritrovata finalmente senza confini, diventando un laboratorio e un simbolo per la collaborazione fra i popoli e proprio qui può realizzarsi compiutamente il sogno di uno sviluppo economico in un’Europa unita”.

Aggiornamenti: Vai a Pramollo: il silenzio di Renzo 5.8.2011

Redazione

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