Da Sesto a Pontebba… grandi cabinovie crescono!

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Monte Elmo / Croda Rossa e Progetto Pramollo : due importanti collegamenti, indispensabili e dibattuti, per la sopravvivenza delle vallate. Montagne graffiate e ski business in una sostenibilità necessaria.

 

Proprio nelle zone più periferiche di un Nord-Est in inimmaginabile affanno economico pulsano due grossi progetti legati allo sviluppo turistico: a Sesto/Sexten in Pusteria (Bz) come a Pontebba/Pramollo (Ud), una cabinovia sta per rivoluzionare gli assetti socio-economici locali.

01 collegamento Monte Elmo Croda Rossa Sesto Sexten

Assetti molto differenti tra le due località: in Pusteria la ski resort è già rodata ed opulenta, quasi un emblema di tutto l’arco alpino; a Pontebba, invece, il Progetto Pramollo aggancerà il fondovalle italiano -con la sua stazione ferroviaria ed il suo casello autostradale- all’Eldorado Bianco di Nassfeld Pramollo, convertendo un paese di ex caserme ed ex dogane in una stazione sciistica al passo coi tempi e con le esigenze del turismo contemporaneo.

Due grosse sfide per dare un futuro agli abitanti di queste valli: 45 milioni d’investimento per il business a Sesto, 82 milioni di euro per lo sviluppo di Pontebba: grosse cifre per progetti ambiziosi che modificheranno gli assetti dell’offerta sciistica delle Alpi Orientali.

Progetti a lungo dibattuti e contrastati: del collegamento tra Monte Elmo e Croda Rossa, indispensabile per chiudere il circuito dell’Alta Pusteria sci ai piedi, si parla da almeno quindici anni: un carosello che darà ossigeno ad una vallata ormai satura.

Il collegamento (cabinovia, piste ed alberghi) tra Pontebba e Passo Pramollo ha assunto, in oltre 30 anni, le sembianze di una telenovela, una soap-opera fatta di micropuntate che hanno descritto il peggio dell’immobilismo infrastrutturale e della politica italiana.

Ora, casualmente, entrambi i progetti sono giunti all’approvazione definitiva: due delibere, una della Provincia Autonoma di Bolzano, l’altra della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, hanno sancito l’utilità e la validità dei due progetti.
I lavori sono già iniziati a Sesto, poco prima di Ferragosto, con il disboscamento delle aree su cui insisteranno gli impianti e le piste da sci, un ‘blitz’, come lo definiscono i detrattori dell’opera, contestato per la sua irruenza anche dall’assessore provinciale all’ambiente Elmar Pichler Rolle.

02 collegamento Monte Elmo Croda Rossa

 

Anche a Pontebba, in parte, un taglio selettivo concentratosi lungo alcuni tratti della futura cabinovia, è già stato effettuato nelle stagioni passate.

Ma dopo tre giorni dall’inizio dei lavori, a Sesto, l’ennesimo stop, tramite il Tar che, su richiesta di un’associazione ambientalista, la Dachverband für Natur und Umweltschutz, ha bloccato i lavori -autorizzati- per il collegamento sciistico Monte Elmo – Croda Rossa, a ‘danno’ già fatto: la montagna è evidentemente graffiata, stoppare l’opera adesso pare più una ripicca.

03 collegamento Monte Elmo Croda Rossa

La montagna graffiata: si ripropone l’annoso dilemma sull’equilibrio tra natura ed attività antropica. Lasciare la montagna selvaggia e senza uomini o giungere ad un compromesso, con un conseguente minimo ‘sacrificio’ ambientale, per consentire all’uomo di vivere in contesto alpino, in queste enormi foreste?

Sabato scorso a Sesto hanno manifestato quelli che “contestano il boicottaggio dell’economia locale”, circa duemila persone che reputano necessario “colmare il vuoto tra i due comprensori sciistici di Sesto” e che reputano “iconcepibile che un’intera regione sia tenuta in ostaggio da un pugno di individui, capaci di compromettere l’avvenire di centinaia di famiglie”.

“Un pugno di individui”, però, che esprime lecitamente le proprie opinioni: opinioni, genericamente, condivisibili, perché chiunque, abbattendo un albero, si fa due conti, in coscienza…

Ma, ribatte una splendida albergatrice, “il gallo cedrone canta meglio sulla pista!”.

04 petizione Elmo Croda

Due punti di vista diametralmente opposti in odore, forse, di bega di condominio…

Certo è che, sinora, l’Alto Adige Süd Tirol ha dato prova, alla grande, di riuscire a stare in equilibrio, contemperando l’ambiente, la sua risorsa principe, con lo sviluppo ed il benessere.

Vedremo cosa deciderà il Tar di Bolzano il 24 Settembre.

Vedremo se Pontebba saprà agganciarsi a Nassfeld Pramollo con la delicata eleganza che tutti si attendono…

Tommaso Botto

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