COSTI IMMIGRAZIONE: QUASI 16 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI SOLO PER GORIZIA E L’ISONTINO

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Quasi 16 milioni di euro in tre anni. È quanto costerà il servizio di accoglienza e assistenza dei richiedenti protezione internazionale a Gorizia e nel resto dell’Isontino. Lo prevede lo specifico bando di gara trasmesso alla Prefettura di Gorizia dall’Ufficio per le pubblicazioni dell’Unione Europea.

gorizia frazione di kabul

“Gorizia è senza dubbio tra le città più accoglienti e solidali d’Italia – evidenzia il Consigliere regionale e candidato sindaco del centrodestra Rodolfo Ziberna – ma non è ammissibile che per l’accoglienza sul nostro territorio si spenda una cifra praticamente pari a quella che il Comune di Gorizia destina a tutti i servizi sociali per tutti i propri cittadini bisognosi?
È indispensabile modificare la politica dell’accoglienza accelerando le pratiche per il riconoscimento e per il rimpatrio di coloro che non hanno diritto all’asilo.
Persino l’Europa si è accorta che l’Italia effettua i rimpatri con grave ritardo e questo assorbe forti risorse.
Quasi l’80 per cento dei profughi presenti a Gorizia arrivano dall’Austria o da altri paesi europei, non da paesi in guerra – insiste Ziberna e, quindi, non sono rifugiati ma emigranti economici o umanitari.

“Vanno triplicate le commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato – continua Ziberna – è l’unica soluzione per snellire e velocizzare le procedure e non permettere che i costi diventino permanenti pesando ancor più sulle tasche dei contribuenti. A Gorizia la presenza degli immigrati è in gran numero ben superiore rispetto a quanto previsto dal piano regionale Torrenti – tuona Ziberna – oltre 400 presenze rispetto alle 90 massime previste dal piano regionale. Non è accettabile che in periodi di crisi come l’attuale si taglino servizi a livello sanitario e sociale mentre si continuino a sostenere spese milionarie  per i richiedenti. E non mi si venga a dire che si tratta di fondi europei perché è arcinoto che la componente europea è minima rispetto alle risorse italiane, che ai aggravano dei costi collegati“.

Il bando riguarda un numero complessivo di circa 600 posti da distribuire sul territorio provinciale. Ai richiedenti asilo dovranno essere assicurati, oltre a vitto e alloggio, i servizi di mediazione linguistica, accoglienza materiale, inserimento lavorativo, inserimento sociale, accompagnamento legale, facilitazione della relazione e della comunicazione e tutela psico-socio-sanitaria

“Fino a quando lo Stato e la Regione non apriranno gli occhi sarà difficile trovare una soluzione. Un problema divenuto ormai insostenibile, Gorizia si è fatta carico di una emergenza che la politica irresponsabile del governo regionale di sinistra ha preferito far finta di non vedere” – conclude Ziberna.

Redazione

1 comment

  1. gianni1956 says:

    Mar 15, 2017

    Rispondi

    Tranquilli. Tutto sotto controllo. Paga Pantalone.

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