“Da anni le imprese denunciano i ritardi dei pagamenti alle imprese da parte delle pubbliche amministrazioni.
Bene, a parole, sono tutti d’accordo che la questione va regolamentata e risolta in tempi brevi adeguandola alla normativa europea.
Ma il Parlamento italiano che fa?
Rinvia, di più di un anno, il recepimento delle disposizioni che regolano le transazioni tra imprese e PA, dando l’immediato via libera alla Direttiva comunitaria riguardante le sole transazioni tra imprese.
E’ una distinzione che non ha giustificazioni.
Ancora una volta non si tiene conto delle esigenze concrete delle imprese che, in una fase delicata come quella attuale, sono in molti casi alle prese con problemi di liquidità”.
Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine, si professa deluso da questa decisione quando, al contrario, è attesa e auspicabile un’azione diretta a sostenere le imprese.
Il rinvio del Parlamento segue, a pochi giorni di distanza, un’altra delibera penalizzante: ovvero il taglio delle risorse del Fondo di Garanzia per le Pmi.
“Chiedevamo misure a supporto della crescita e scelte coraggiose – osserva Luci -.
Il tempo passa inesorabilmente e le risposte non stanno arrivando.
Speriamo che almeno l’approvazione della Direttiva comunitaria sui ritardi di pagamenti da parte della PA possa venir recuperata nel decreto sviluppo in corso di definizione, insieme alla definitiva attuazione delle norme che estendono la certificazione dei crediti al settore sanitario e ne consentano la compensazione con i debiti iscritti a ruolo”.