AMGA & HERA: AMMUCCHIATA POLITICA (CON BOLLETTE DI FUOCO)

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Sulla vicenda Amga interviene la Femca Cisl Fvg: BASTA AI GIOCHI POLITICI, SI PENSI DI PIU’ ALLE AZIENDE. Via libera alla strada delle aggregazioni

ILDIVO

 

 

Sarebbe ora di finirla con questi giochi tutti politici, per iniziare finalmente a pensare alle aziende: la Femca Cisl del Friuli Venezia Giulia va dritta al punto sulla bufera che in queste ore ha investito l’Amga.
“Il teatrino della politica – denuncia per la categoria, Mauro Ferrante – non ha colpito solo Udine, ma tutte le aziende territoriali che si occupano di energia, di fatto impedendo quel processo di aggregazione indispensabile alla loro competitività sul mercato”.
A questo punto – si legge in una nota della Femca Cisl – vorremmo sperare che non venga ostacolata anche l’azione della nuova multiutility entrata in scena, vale a dire Hera, che dovrebbe incorporare al suo interno Amga, come già accaduto con la triestina Acegas Aps e sta avvenendo per la ex Iris di Gorizia“.
Per Ferrante, infatti, questa fusione – una volta sfumata miseramente la possibilità di arrivare ad un’azienda unica a livello regionale – è l’unica strada per fare in modo che i nostri territori se la giochino ad armi pari sul mercato, senza contare che è l’unica via anche per abbassare le tariffe e renderci più competitivi.
Insomma, ostacolare Hera a questo punto sarebbe un’autentica follia, tenuto conto della sua solidità, che ne fa addirittura la seconda multiutility a livello nazionale, con 8mila 500 dipendenti, 250 milioni di utili, di cui 166 distribuiti ad azionisti pubblici ed una capacità di investimento sul territorio pari a 300 milioni di euro annui, oltre alla dotazione di un miliardo, tra emissioni di bond e linee di credito, per la partecipazione alle gare ed il rapporto tra marine operativo lordo e posizione finanziaria, il migliore del settore.

Redazione

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