Mattia Uboldi, il primo Alpino radiato nella storia dell’Ana, commenta la sentenza del ‘cunicio’, sul ‘solito sito’ * . Lasciandoci nel dubbio di una sentenza ingiusta che viola il diritto d’espressione ed i diritti universali dell’accusato. E che lascia la porta aperta a gravi e pesanti sospetti sulla Dirigenza Nazionale. Ma, comunque, Viva gli Alpini!
“Cari ragazzi, sono certo che, ad oggi, vi eravate già “rassegnati” a un mio, tanto sospirato da alcuni, silenzio.
In questi ultimi tempi sono stato parecchio occupato da cose assai più serie di quelle cinquantaquattro pagine di sonore fregnacce che l’eccellentissimo Organo Disciplinare di Secondo Grado dell’A.N.A. mi ha fatto pervenire.
Tuttavia, non posso sottrarmi almeno a una risposta a tono, altrimenti la sagra per Lorsignori risulterebbe troppo bella.
Confesso di non aver letto tutto il malloppo: era troppo e, come si dice, “il troppo storpia”. Mi sono limitato a sonore risate scegliendo parti a casaccio. Pertanto mi limiterò a ribattere solo su alcune di queste.
Si cominci pure con il fuoco di sbarramento:
- Punto “L” pag. 34. Mi si da ragione, dandomi torto. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, contatta l’A.N.A. così formalmente da determinare il semplice avvio di contatti con il Prefetto Giorgio Bertolaso. In assenza di qualsiasi accordo definitivo, si procede a buttare dalla finestra € 47.000 di magliette, destinate all’emergenza rifiuti di Napoli. Scusate, ma non avreste dovuto spenderli solo ad accordi definitivi presi e siglati, e con carte scritte alla mano? Vi ha mai detto nessuno che quei soldi non erano vostri? Poco importa che adesso stiate cercando di rivendere dette magliette per rientrare. Tanto per dire, quante ne avete rivendute? Sarà un caso, ma io non ne ho vista una che sia una in giro nei gruppi. Naturalmente nella risposta parrebbe implicita la colpa del Bertolaso. Ma per favore!!
- Punto “M” da pag. 35 in avanti. Bella storia, peccato che, di tutti i citati a favore di Merlin e Zambardi, nessuno mi abbia smentito. Peggio, chi scrive dimostra di non aver nemmeno letto (sempre che di leggere sia capace) il pezzo sul “Dovatu” in cui si riporta la violenza subita dallo Zambardi (che ha confermato a più riprese i fatti): e chi ha mai detto che i disabili (perdonami Beniamino, uso questa espressione solo per farmi capire) fossero due? Non è che a Merlin vorreste dare l’incapacità di intendere e di volere? Ah, per mettere le bretelle all’Alfiere, al fine di portare il Labaro, dove siete andati, a Canicattì? Nemmeno i bambini piccoli se ne saltano fuori con certe corbellerie! In merito alla “tesi documentata” su due soggetti, tra cui un fondatore dell’A.N.A., che Cesare Lavizzari avrebbe, a detta dei due imputati ai “processi dei cra- cra – cra”, riportato- nella sentenza viene confermata essere stata fatta-, venga pure resa pubblica al popolo (io la conosco già) o state cercando di mettere in ordine i pezzi prima di farlo? Per quello che ne so, il resto della “brodaglia” non è altro che la vostra versione: la vostra parola, contro quella di chi ha riportato i fatti anche in sede di altri procedimenti, in cui non è stato smentito neppure dal Presidente Nazionale.
- I miei testimoni sarebbero poco credibili perché mancano di originalità, avendo compilato un modulo in cui si affermava univocamente quanto accaduto nella famosa “Baruffa a Torino”? Cos’è, poco credibili perché hanno copiato? Guardate, cari, che non dovevano mica prodursi in un temino di italiano. I vostri sodali, invece, sarebbero un esempio di limpidezza? Uno perché già Vice Presidente di una Sezione e l’altra perché donna e indifesa? Vi ricordo cosa mi scriveva proprio quest’ultima, via SMS, a tre giorni dalla baruffa, in merito alle vostre alte procedure:<< Non ho santi se non in paradiso! Chiofalo mi parla spesso di te e io in passato gli ho parlato di quando ci eravamo visti a Falcade e sui piani del Montasio. Domenica mi ha chiesto come era andata la serata e io gli ho riferito che ci eravamo incontrati e un po’ scontrati..ma certo non gli ho detto né di fare né di dire nulla. Lui ha preso le sue informazioni facendo qualche telefonata e poi ha agito senza dirmi nulla, ovviamente (non deve certo render conto a me!). Come vedi io non ho niente da nascondere, sono sincera sempre! E’ solo un pretesto per farti fuori, ma quest’ultima è solo una mia personale opinione.>>. Certo che, se la principale teste dell’accusa ha scritto così (lo sapete bene che ho conservato gelosamente quel SMS), sulla vostra imparzialità non c’è proprio da dubitare. A proposito, se i vostri testimoni sono così bravi e credibili, perché non mi avete dato ancora copia delle loro dichiarazioni? Penso che ne avrei avuto il diritto.
- Il Presidentissimo è inutile che si incazzi per il “cunicio”. Questo termine lo intendo alla stregua del fuciliere alpino. Se la Corte, però, lo legge in altro modo, come riferimento al comportamento tenuto dal Perona rispetto al dibattimento e in spregio al Regolamento, adducendo motivazioni sulle quali non mi dilungo, debbo dire in tutta sincerità che a tale lettura potrei anche allinearmi, concordando con la tesi espressa nella sentenza. Ah, giusto per dire, capisco che il “cunicio” (fuciliere alpino) non abbia avuto l’ardire di presentarsi e guardarmi in faccia, ma la sua lettera di accusa quando me la farete pervenire? A Natale?
- Punto “F” pagina 31. Spiegate bene cosa intendete con il concetto sugli esami di terza media. Detta così pare affermiate che in Meridione i voti vengano regalati (saranno contenti docenti e studenti di quelle zone). Non vorrei aver capito male, ma non è un affermazione carina da dire rispetto a quegli alpini arruolati nelle regioni del Sud. Certe cose, se ho inteso bene, le si può pensare, ma non scrivere. Inoltre: si, ignoravo che, grazie all’A.N.A., dal punteggio per l’arruolamento fosse stato escluso il voto con cui si è usciti dalle medie (a me non risulta affatto); si, ignoravo che la componente di candidati del nord nelle TT.AA. avesse raggiunto, grazie all’A.N.A., la fantomatica quota del 50%. Considerando che alla “Julia” il dato non coincide, allora dobbiamo prendere atto che alla “Taurinense” si sia raggiunti una percentuale prossima al 100%. Su questi dati, mi sto ancora spanciando. Mah, ve li do buoni, allora, per quel che cambia.
- Sulla riunione con il Ministro Ignazio La Russa, c’è un’unica verità che dovreste spiegare con dovizia di particolari, rispondendo alla seguente domanda: se fosse come dite voi, perché ne avete negato l’esistenza fino a quando non ve l’ho sbattuta in faccia?
Per non parlare delle negazioni, raccontando pertanto balle, nelle diverse assemblee in merito alle decisioni prese sugli sfilamenti degli “stagisti” e loro trattamento. Ne avete negato la precoce esistenza nel 2008 e solo ora, candidamente, le ammettete. Ma c’è voluto così tanto tempo per dire cose tanto semplici? O tanto semplici non erano? Sta il fatto che avete raccontato “bubbole” in sede di assemblee a delegati e presidenti di sezione (di ciò se ne trova ampia traccia nei verbali di Udine, vi piaccia o meno) e solo questo fatto è, per come la vedo, uno scandalo oggettivo. Il resto, signori, è “fuffa”.
Si potrebbe proseguire così su tutto il testo della roboante sentenza che, peraltro, attesta inequivocabilmente una cosa precisa: quanto il Presidente Perona ha detto di me in assemblea 2011 non corrisponde al vero, essendo stato certificato ciò dall’A.N.A. medesima, per mezzo di 54 pagine di “divina commedia”. Tant’è che vengo radiato, con personale piacere, per cose che nel mio capo d’imputazione non sono nemmeno menzionate. Stando a ciò, il Presidente Perona ha affermato su di me il falso e chi dice il falso sapete bene cos’é.
Ultima cosa. Con che coraggio avete, sempre nel testo della sentenza, scaricato la responsabilità delle affermazioni fatte dal Corrado Perona nel 2010, in merito alla mai avvenuta aggressione ai danni del Valditara in quel del C.D.S. di Udine, allo stesso Valditara? A dire che, se balla è stata detta, è da attribuirsi al racconto di quest’ultimo. Se fosse così, allora è dimostrato che il vostro (non più mio) “Faro della Moralità” ha straparlato senza prendersi la briga di verificare, magari alzando la cornetta e chiedendo conto del fatto al Presidente della Sezione di Udine. Meglio e più elegante, sarebbe stato soprassedere nella sentenza, se il prezzo da pagare era quello di scaricare tutto su un ex Vice Presidente Vicario che, oggettivamente, ha servito con lealtà l’attuale Presidenza. Per inciso, tanto per capirci, e proprio perché conosco Marco Valditara, non ci credo per nulla che abbia riferito il fatto al Perona nella maniera in cui quest’ultimo l’ha riportata. Con buona pace del Corrado, affermo ciò sapendo che mai sarò smentito dall’interessato.
Ora, passiamo alle ultime cose interessanti di cui intendo accennare.
Siccome vengo espulso per motivi di lesa maestà (ricordo che, checché ne dicano i miei “giudiconi”, ho fatto delle domande e non delle affermazioni), proseguo nel porre almeno ancora un paio di quesiti:
- Ricordate quei due buchi di bilancio per il cui risanamento il Casini ha ben lavorato per tutto il suo mandato? Se non sbaglio si parlava di cifre a cinque zeri. Che provvedimenti sono stati presi per i responsabili di una simile debacle finanziaria?
- Ci raccontereste com’è andata?
Siccome per le risposte che avete dato nel “decreto d’espulsione” vi siete premurati di non fare riferimento alle audio registrazioni e ai verbali del CDN degli ultimi cinque anni (come da me più volte richiesto, essendo gli unici atti che avrebbero potuto turarmi la bocca se le cose fossero andate come da voi raccontato), in questo caso consiglierei di dare puntuali risposte, a scanso di equivoci, ai Soci con l’ausilio degli estratti conti bancari degli ultimi dieci anni di: A.N.A., A.N.A. servizi, ONLUS A.N.A. e Circolo Culturale.
Orbene, giungo alla fine.
So benissimo che molti mi vorrebbero spingere a proseguire la lotta, parlando di tutti i retroscena che conosco, ma è anche vero che, su una cosa implicita nella sentenza, debbo convenire con i miei detrattori: non essendo più Socio (a divinis), le questioni dell’Associazione non possono più riguardarmi.
A meno che qualche “illuminato” non decida di fare lo “sborone” e ritirami in ballo in qualche maniera.
Pertanto, porto la corazzata in porto e vado a bermi una meritata birra.
Ringrazio, infine, le fedeli “Truppe Cammellate” che tanto supporto mi hanno dato.
Il resto è giusto lasciarlo a chi resta.
Artigliere Alpino
Mattia Uboldi
”
P.S.: Prendete la sentenza e provate a compilare le 21 domande sulla “Mini- Naja”. Vedi, Corrado, che alla fine t’è toccato rispondere, anche se per interposta persona e controvoglia. 😉
* NDR: Il Consiglio Direttivo della Sezione ANA di Udine, Organo Disciplinare per la Sezione, nella seduta di giovedì 26 aprile 2012 ha deliberato di non procedere nei confronti del socio alpino Tommaso Botto in quanto non ha ravvisato gli estremi per una procedura disciplinare nei suoi confronti. Con questa comunicazione la Sezione ritiene chiusa la vertenza a tutti gli effetti. Vertenza, lo ricordiamo, avviata dall’Organo Disciplinare di primo grado dell’Ana di Milano, nei confronti del suddetto, difensore di Mattia Uboldi, considerato “colpevole di aver riportato la cronaca della seduta con toni non consoni alla sua posizione di difensore ma aggiungendo espressioni di gratuito dileggio, confondendo pertanto tale ruolo con l’attività giornalistica”. ARDISCI E CREDI!
4 commenti
Carlos Tire e Tas says:
Mag 17, 2012
Mattia, Tu sei comunque un ALPINO, ops scusa un ARTIGLIERE ALPINO, con il suo Sacro Cappello, che non Ti è stato regalato con i 15 gg di colonia alpina, e che non Ti ha regalato l’ANA. A differenza di tanti ciarlatani che si spacciano alpini,vale anche per coloro che indossano il Bantam e non sono ufficiali o sottuff.
oppure gli alpini con l’autocertificazione, o peggio ancora i minisfigati di pianeta giocattoli.
Possono radiarti dall’associazione ma sei e resterai per sempre un Alpino della JULIA !! Nomine tanto firmissima, ed io credo che Tu abbia fatto fede e rispettato questo motto da vero alpino del vecjo Friul e da questo non potrà radiarti nessuno ed è la cosa più importante.
No all’autocertificazione !!
NO alla mini naja !!
Un abbraccio fraterno. Mandi di cur !!
Gruppo Udine Tire e Tas !!
Andrea says:
Mag 17, 2012
allora è tutto finito?
friz says:
Mag 21, 2012
perchè quelle belle testoline che non gradiscono i voti regalati delle scuole del sud non propongono di restituire le medaglie al valore di cui si fregia il Labaro grazie a quegli Alpini che quelle scuole avevano frequentato?
che squallore in questa vicenda, come in molte altre che non vengono (ancora) a galla…
Andrea says:
Giu 26, 2012
Uboldi come mai tutto questo silenzio? l’offensiva è sospesa?
forza non mollare!